Capitolo 1

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27 Marzo 2015

''Ragazza di 16 anni che si suicida dal tetto della scuola a Dallas.''

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30 Marzo 2015

''Benvenuti al funerale della dolce e a noi tutti cara Tess Brincket.''

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27 Giugno 2015

Ciao a tutti coloro che non hanno nient'altro da fare che leggere la mia storia. Ah! Come dimenticare io sono Emily Stein, una 17enne di Dallas, Texas.
Non so perché voi stiate leggendo la mia schifosissima vita, beh un'idea ce l'ho: forse state leggendo di me perché la vostra vita fa talmente schifo da servirvi la mia per rallegrarvi. Beh se è questa la vostra intenzione forse avete trovato una vita più schifosa della vostra e spero di rendervi felici e soddisfatti.
Beh allora inizio a dirvi cos'ha di tanto schifoso la vita di una 17enne texana:
Inizio col dirvi che mio padre è in prigione e mia madre è in un ospedale psichiatrico perché dopo che mio padre è stato arrestato lei ha dato di matto.
Oltre a tutto ciò la mia migliore amica Tess è morta il giorno del mio compleanno (27 Marzo).
Ah l'unica cosa positiva è il mio ragazzo Lucas. È una persona dolcissima e io anche se non sembro sono molto sensibile.
Sto pensando a Tess e mi scende una lacrima... era una splendida ragazza. Ad un certo punto sento qualcosa che mi tocca il fianco. Mi giro. È Lucas!

"Ehi!" dice mentre mi asciuga la lacrima.
"Lucas..." dico. Non è che non sono felice di vederlo ma in questo momento preferirei affondare nella mia tristezza da sola.
"Pensi ancora a Tess?"
"Come potrei non farlo! Era comunque la mia migliore amica."
"Certo, certo. Hai ragione."
"È colpa mia se ora non c'è" dico facendo uscire un'altra lacrima. Mi viene molto difficile pensarci.
"Non è colpa tua se è morta! È stata una sua scelta."
"Ma non ti ricordi?! Era alla mia festa e poi...beh...non ho voglia di parlarene"
"Stai tranquilla e pensa a qualcosa di felice" mi dice cercando di rassicurarmi.
In questo momento riesco a pensare solo a Tess, ma mi sforzo. In fondo l'unica cosa che mi rende felice, adesso , è proprio davanti ai miei occhi: Lucas. Lui c'è sempre.
Vorrei che lui sia felice e che viva una vita stupenda.
"Okay..." mi limito a dire.
"Va bene andiamo ora. Matematica ci aspetta."

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