Stray Kids - One Shot [Ita]

Hyunlix - Oddinary

Hyunlix  - "Do you want to be Oddinary?"

Smut, NC17, Adult Content

Felix P.O.V.

Due occhi di un straordinario azzurro mi inchiodano. Sono magnetici, sono ipnotici.

Il suo sguardo mi penetra, mi trafigge. Fa quasi male.

Ha i capelli tinti di un rosso intenso, gli danno un'aria strana. La sua pelle risplende sotto il pallido chiarore della luna. È candida, è perfetta. Nella mano destra regge una mela scarlatta, sembra esser stata rubata a Biancaneve.

Mi guarda e, nonostante sia a diversi metri da me, ho paura.

Sento un rumore di vetri rotti, che squarcia quel macabro silenzio. Una porta cigola o, forse, me la sono immaginato.

Quegli occhi mi guardano e fanno rumore.

Non so perché sono qui, ma so di dover uscire da questo posto. Devo andarmene, subito. 

Scendo velocemente le scale che mi trovo davanti, cercando di non inciampare sui miei stessi piedi. Svolto a destra, in un lungo corridoio poco illuminato e lo percorro correndo. Il mio respiro affannato è l'unico suono a farmi compagnia. Inquietante.

Mi ritrovo in un altro vicolo cieco. Ci sarà un modo per uscire da questo maledetto posto.

O forse no.

Ho solo due opzioni: tornare indietro o entrare nell'ascensore che mi blocca il passaggio.

Porto due dita al collo, per sentirmi il battito cardiaco, e respiro profondamente, nel tentativo di farlo rallentare. Cerco di ricordarmi quanti piani ho fatto, a che altezza mi trovo, come sono arrivato in questo albergo... ma non importa, devo solo selezionare il pianoterra. Sono entrato per forza da un pianoterra, giusto?

Trattengo il fiato ed entro nell'ascensore metallico. Ha una parete completamente in vetro, che affaccia sulla città, immersa nella notte. Se non fossi nel panico, penserei che la vista è meravigliosa. Premo il tasto argenteo per il pianterreno, dove spero di trovare l'ingresso, e cerco di regolarizzare la respirazione. 

L'ascensore si muove, ma con orrore mi accorgo che si sta dirigendo verso l'alto. Che succede?

La luce bianca che illumina quella scatola di latta lampeggia e, per qualche istante, resto al buio. C'è un ronzio elettrico di sottofondo e penso che forse il silenzio di prima era meglio. Non so come sia possibile, ma sento un cuore pulsare e non è il mio. 

Non sono solo qui dentro, c'è qualcun altro.

Penso di nuovo a quegli occhi azzurri e non riesco a muovermi. Una presenza dietro di me, un respiro accanto al mio orecchio. È qui.

La luce sembra riassestarsi, ma non ho il coraggio di girarmi, sono paralizzato. Delle dita sfiorano la mia mano sinistra. 

"Do you want to be oddinary?"

Nessuno ha parlato, c'è solo una ammaliante voce nella mia testa.

Mi volto e lui è lì, con le mani in tasca. Ha il capo leggermente inclinato e mi guarda come se fossi un quadro da comprare. Mi sta valutando.