Uno strano castello si erge sulle verdi alture delle Terre Desolate: all'esterno tutto è ferro, la ruggine aranciata ne avviluppa lo scheletro, facendone un eterno sole morente, che si dissolve tra i pendii; dieci torri s'innalzano al cielo, cinque delle quali sbuffano fumo grigio, simili a ciminiere di una fabbrica d'incubi; la facciata è un ammasso confuso di bulloni e travi, ordinatamente organizzati a formare un volto inquietante, buchi neri come occhi e bocca.
Sulla ringhiera di un terrazzo, in bilico, a troppi metri d'altezza, ogni anno, da anni, un nido di cicogne si riempie di pulcini. Sulla fiancata sinistra, quella che, negli ultimi mesi, è stata esposta maggiormente a nord, è cresciuto uno strato di muschio.
Quattro zampe d'uccello, artigli e ferro, sono le fondamenta mobili dell'edificio, che, su di esse, appare instabile, pericolosamente traballante. Deambula faticosamente, artigliando il terreno ad ogni passo e trascinandosi, lento come un animale ferito, da una valle all'altra, percorrendo le Terre Desolate in lungo ed in largo.
È il castello errante di Simone, un rottame inadatto alla propria funzione di casa, ma perfetta espressione del proprietario, Mago sbadato ed affascinante insieme, senza fissa dimora.
A Market Chipper, l'umile cittadina del regno d'Ingary ai margini delle Terre Desolate, i giovani subiscono l'incanto del Mago Simone: le voci affermano che sottragga il cuore a chi abbia l'ardore d'innamorarsi di lui, rendendo trappola la sua bellezza, ma c'è sempre qualcuno convinto di poterlo trasformare in un Mago buono, appellandosi alla forza dell'amore. Ai bambini, invece, viene intimato di non fare i birbanti o: «chiamo il Mago Simone, che ti punirà!»
Tuttavia, nonostante le dicerie siano molteplici, nessuno pare averle verificate personalmente - nessuno degli arditi esploratori che si avventurano nelle Terre Desolate, eroi della patria, inviati del re, è mai tornato a confutarle. Perciò gli abitanti di Market Chipper posso solo parlare, mentre il castello dondola in lontananza, stagliandosi contro il tramonto.
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A Manuel, la magia, non è mai piaciuta. Ancora meno da quando la sua strada si è incrociata con quella della Strega delle Terre Desolate.
La sua famiglia - lui e sua madre, unici superstiti di una sequela di sventure morali ed economiche - non ne ha mai avuto bisogno, perciò le sue conoscenze in materia sono alquanto limitate. Tuttavia, durante l'infanzia, ha vissuto nello stesso quartiere di una modesta scuola di magia: un locale dalle dimensioni troppo ridotte, per adempiere a tale ruolo, ma c'erano studenti e tanto bastava.
A Manuel, quegli studenti, non sono mai piaciuti. Li osservava dalla finestra della sua camera, durante i pomeriggi autunnali, uscire dalle lezioni, gonfiare il petto quando le loro mani scoppiettavano di magia, assumere un'ingiustificata aria di superiorità, come se studiassero alla Royal Academy of Magic, invece che nel tugurio di un'anziana maga annoiata. Capitava, durante l'estate, che, con loro, invece d'interessanti nozioni magiche, scambiasse qualche pugno privo di alcuna magia - non c'è da stupirsi, dunque, che, vincendo la maggior parte degl'incontri, Manuel si sia convinto dell'inutilità della magia, almeno nella propria vita.
Pertanto, è naturale che, d'almeno quattro giorni, abbia la bocca costantemente impegnata nel formulare le più fantasiose bestemmie che gli sovvengano, direzionandole ad un destinatario, di cui, tuttavia, è impossibilitato a pronunciare il nome - le labbra si chiudono, i denti mordono la carne, contro la propria volontà, se solo tenta di buttare fuori la prima s.
Da tre giorni e mezzo, infatti, si è inoltrato nelle Terre Desolate, senza meta, cercando rifugio in un ambiente che più si addice alla sua nuova forma: agli artigli appuntiti, ai canini affilati, alle orecchie pelose, che spuntano dai capelli. Quella megera, vecchia frustrata, che si atteggia come una giovane in fiore, subdola vipera, senza pietà, stronza-

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Dov'è custodito il cuore del Mago
Fanfiction[AU - Il castello errante di Howl] In cui Manuel, vittima di una maledizione, si rifugia nel castello del Mago Simone.