Capitolo 1

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Pioggia. Dannata pioggia. L'unica cosa che porta veramente è tristezza. Ti costringe a stare a casa. Ti impedisce di uscire fuori a giocare. A volte però ti costringe ad andare a lavoro per portare avanti la tua famiglia.e gocce di pioggia aumentano, tutti rientrano nei propri appartamenti. Tutti tranne una bambina dai capelli bianchi mantenuti corti che sta piangendo sotto ad un albero provando a ripararsi. Le gocce di pioggia si mescolano perfettamente col suo pianto, a volte singhiozza. Sta con le ginocchia strette al petto ed il volto nascosto fra di esse. Sussurra parole frammentate a volte, quasi incomprensibili. Ha tre anni la bambina ed il motivo per cui sta piangendo è semplice: è la seconda volta che viene abbandonata. Il suo nome è Mirajane.
"Perché? Cos'ho che non va? Tutti mi evitano come se avessi una malattia contagiosa. Sono brutta? Non riesco a capire... Perché nessuno mi vuole bene? "
Ecco quello che ripeteva tutto il tempo, sotto quell'albero.
Non sapeva però che dall'altra parte del bosco un altro bambino stava piangendo per lo stesso motivo e stava nella sua stessa posizione: aveva cinque anni, capelli verdi ed il suo nome era Freed. Non parla tanto ma ciò non vuol dire che si è arreso. Il pianto di Mira è più rumoroso rispetto a quello di Freed, molto silenzioso, quasi impercettibile.
Smise di piangere Freed e si mise a vagare nel bosco quando la sua attenzione fu attirata dal singhiozzare continuo di Mira. Si mise a cercare la fonte di quei singhiozzi, lo sentiva vicino ma non capiva da dove proveniva. Girò tutto il bosco finché non la trovò accovacciata dietro un albero con il viso immerso tra le ginocchia, il corpo attraversato da brividi continui.

PDV Freed

Smetto di piangere ed inizio a guardarmi intorno per trovare la via d'uscita.
Non riesco a trovarla, è un labirinto questo bosco.
Aspetta: sento un pianto. C'è qualcun altro che sta piangendo. Chi oltre me c'è in questo bosco? Non riesco a vedere la fonte del pianto ma capisco che è vicina. Provo a capire di chi si tratta parlandole.
"Dove sei? Perché stai piangendo? Non ti farò del male, se mi dici dove sei forse posso provare ad aiutarti"
La fonte del pianto mi risponde. Dalla voce intuisco che è una bambina.
"Chi sei? Perché vuoi aiutarmi? "
"Dimmi dove sei e te lo spiego" rispondo.
"Non mi fido degli estranei" mi risponde.
È spaventata giustamente.
"Facciamo così: mi chiamo Freed e ho cinque anni, vorrei aiutarti ma se non mi dici dove sei non posso farlo"
"Non te lo voglio dire... Ho paura"
Perché non vuole dirmi dove si trova?

PDV Mirajane

Perché vuole aiutarmi se nemmeno mi conosce? Lui mi ha detto come si chiama e quanti anni ha: si chiama Freed ed ha cinque anni ma non bastano per diventare amici.
"Almeno mi dici anche tu come ti chiami? " continua Freed.
"Mirajane " gli rispondo semplicemente.
"D'accordo Mirajane: puoi spiegarmi perché continui a piangere? "
Non so se dirglielo o meno, non mi fido di nessuno da quando sono stata abbandonata.
Smetto di piangere ritornando a respirare normalmente.
Di una cosa sono certa però: non può farmi del male perciò decido di raccontargli il motivo.
"D'accordo te lo racconterò ma vieni dietro l'albero grande, sono lì" gli rispondo.
Sento dei passi avvicinarsi e poi fermarsi, segno che è arrivato.
"Sei proprio piccolina Mirajane"
Alzo lo sguardo e vedo un bambino poco più alto di me, capelli verdi corti, pantaloncini bianchi un po' sporchi e strappati ai bordi con i piedi scalzi. Sorride e quando lo fa agli angoli degli occhi gli si formano delle pieghette.
Sta appoggiato all'albero con la spalla.
"Allora? Mi dici perché piangevi? "
Si siede vicino a me portandosi le ginocchia al petto e guardandomi con curiosità. Lo guardo e noto il colore strano dei suoi occhi: blu con sfumature verdi, un colore che non ho mai visto.
"Bhe... perché sono stata abbandonata di nuovo" dico abbassando di nuovo lo sguardo.
"Di nuovo? "
"Mhmh... ho tre anni e sono stata abbandonata due volte, il motivo non lo so... " dico con voce piatta.
Inizio a piangere di nuovo ma non sono l'unica, sento dei singhiozzi provenire anche da lui. Perché piange anche lui?

****

Premessa: i primi cinque capitoli di questa nuova storia li ho scritti nel 2019 e non scrivevo come scrivo ora, usavo molte, forse troppe, punteggiature da quanto si può notare da questo primo capitolo. Fino al quinto li metterò uguali poi dal sesto scriverò meglio, decisamente meglio. Un grande abbraccio ed un grande bacio.


Tra petali taglienti e boccioli di rosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora