• Prologo •

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Seduta sulla piccola panca posta sotto la finestra della sua camera, ammirava il ciel sereno. Appariva tranquilla ma dentro non lo era per niente, nascondeva un caos di emozioni contrastanti.. speventata dall'idea di tornare nella sua città, nella realtà dei suoi vecchi problemi, ma contemporaneamente a darle forza era il pensiero di rivedere la sua famiglia, i suoi nipoti. Avrebbe anche partecipato al famoso matrimonio di suo cugino, che aspettavano quanto lei, il faditico giorno...
Fissava le nuvole come se si muovessero all'unisono, anche se era consapevole che quello, era un effetto ottico, ma comunque non le importava, anzi bensì l'asserenava, le faceva ricordare di quand'era bambina e rincorreva la sua sorellina per tutto il parco, mentre il papà le guardava innamorato e divertito mentre mangiucchiava delle patatine. Fece un bel sorriso dolce amaro, ricordando che non avrebbe provato più quella spensieratezza infantile.
Si girò è guardò l'enorme caos che occupava il letto, e in quel momento capì che doveva darsi una mossa o la valigia non sarebbe mai stata pronta per il giorno seguente. Sbuffò e si mise all'opera ascoltando musica e canticchiando..

L'indomani era ormai giunto, e Vyvienne camminava avanti e indietro agitata, dopo circa un'anno sarebbe ritornata in Italia, e sperava solo di non incontrare persone spiacevoli, come il suo ex. L'aveva fatta soffrire così tanto da star malissimo, facendola cadere in una profonda depressione, e per lei un'anno era poco per lasciarsi tutto alle spalle, ma sapeva che doveva affrontare il problema. La chiamata del suo volo la fece trisalire, e senza riluttanza corse verso l'ingresso dell'imbarco, e una volta arrivata, diede il biglietto al ragazzo, che la guardò divertito facendole un mezzo sorriso. Vyvienne sorrise e mosse la testa, probabilmente il ragazzo la guardava divertito per i suoi buffi capelli spettinati, visto che fino a due secondi fa correva come un pinguino. Prese il borsone e si avviò verso il gigantesco aereo.. aveva sempre quel pizzico di timore ma allo stesso tempo un brivido di euforia.. volare è sempre stato il suo passatempo preferito.
Cercò il suo posto e si sedette, mettendosi ben comoda, perché di li a poco l'aereo sarebbe decollato e sarebbero state le undici ore più lunghe della sua vita.

INCENDIAMI L'ANIMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora