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C'era lei,la suddetta Vedova delle montagne,tutti avevano paura di lei..avevano paura anche solo a nominarla,dicevano che era una strega e giravano voci che essa aveva più di 200 anni..mi sembra una teoria assurda,tutti sappiamo che la stregoneria non esiste..vero?

ad ogni modo era la vedova Kesley,suo marito morì alcuni anni fa mentre salpava gli oceani,e da quel giorno,iniziò ad abitare da sola sul monte che faceva da vista al nostro piccolo paese,nessuno vuole nominarla perché tutti i fatti di cui ha parlato..si sono avverati,disse alla signora delle torte che avrebbe trovato qualcosa di misterioso in una delle sue delizie al limone,e così fu..trovo una coda di topo,misterioso e disgustoso.

camminava tranquillamente,si vedevano solo le sue labbra e naso dal suo mantello che la copriva da capo a bacino,i suoi lunghi capelli ricci neri,il rossetto bordeaux e le unghie rosso sangue,indossava un.. amuleto? una collana che all'interno aveva una pietra o un cristallo verde.

iniziarono tutti a guardarla come se avessero visto un fantasma,alcuni che parlavano dalle finestre,le chiusero quasi ermeticamente,altri si nascosero dietro ai barili di vino mentre io e Nicola la guardavamo passare.

Nicola si girò verso di me e si avvicinò al mio orecchio:
<<Non guardarla negli occhi,ti lancerà una maledizione>>

io aggrottai le sopracciglia.
<<secondo me la state solamente giudicando male..magari ha solo avuto la depressione a causa della sua perdita,non avete mai provato a darle una chance?>>

una signora di mezza età si avvicinò a noi,ci guardò male..intendo guardò male me.
<<Non si nomina la vedova,è sfortuna quella donna,chissà cosa è scesa fare qui..non è la benvenuta>>

la odiavano solo perché gli piace stare da sola e ha un sesto senso per le coincidenze..? mi chiedo cosa ci sia davvero nell'affare di quella donna..

<<Non so signora,a me non piace giudicare senza conoscere..ora con permesso,devo tornare alla mia dimora o i miei genitori saranno in pensiero>> dissi.

misi il cestino nella piegatura del braccio e avambraccio,diedi uno sguardo di saluto a Nicola e mi incamminai verso casa,arrivata lì aprì la porta,i miei genitori stavano lavorando,mio padre mi accolse sorridendo.

<<Ben tornata Tesoro,abbiamo visto che..hai parlato con il figlio del nobile..Nicola Borbone!>> sembrava felice,credeva sul serio che lui si sarebbe messo con me e avremmo avuto una vita prosperosa? no,non starò con lui..ci siamo appena conosciuti.

<<Si padre, non iniziate a farvi strane idee,mi ha parlato perché entrambi ci siamo chinati a raccogliere una mela che mi era caduta dal cestino..sembra un donnaiolo,lo vogliono tutte>> dissi,mettendo sul tavolo il cestino con le compere,prendendo e mettendo le verdure sulla cucina,mia madre si alzò dalla sua sedia a dondolo.

<<Ma tesoro,tutte le storie d'amore iniziano così,e poi sei stata fortunata! il figlio del nobile! e..non giudicare,va bene parliamo d'altro..è scesa la vedova?>>

disse mia madre mentre io tagliavo le verdure,mi fermai ed alzai il capo e la guardai.

<<Anche voi che vi preoccupate per lei? è una semplice donna che ha avuto un trauma,la perdita del suo amato..non è una strega nè niente..una semplice donna,è un abitante ovvio che scenda dalla sua dimora,deve pur comprare qualcosa da mangiare anche lei..e solo perché abbia avuto un sesto senso per la signora delle torte,non significa le abbia tirato una maledizione..ora scusatemi,devo finire di tagliare le verdure,madre.>>

devo dire che i miei genitori non si aspettavano che dicessi ciò..io che difendevo una donna tanto audace quanto misteriosa? beh non la conosco ma penso che ci sia altro in mezzo..

la sera,misi la mia camicia da notte e pettinai i miei capelli,prima di mettermi poi nel letto leggendo un buon libro di Shakespeare.. ma ad un certo punto,sentì un tonfo sulla finestra,qualcuno aveva appena lanciato un sassolino.

mi alzo e vado alla finestra,aprendola,c'era Nicola che mi salutava con la mano,non mi aspettavo di trovarlo qui..cosa ci fa qui a quest'ora!

<<Nicola..cosa fai qui? se mio padre ti scopre sei morto!>> dissi bisbigliando.

<<scusi,volevo solamente darle la buonanotte,passavo di qui con il mio cavallo>> disse.

beh gentile da parte sua.
<<Va bene..notte anche a te borbone,ora pussa via!>> dissi.

lui annuì e ritornò al suo cavallo,io rientrai dentro e chiusi la finestra,beato a lui nobile che può uscire quando gli pare e piace..ma sinceramente dai non mi lamento.

mi metto di nuovo del letto e rimbocco le coperte,continuando a leggere finché non caddi nelle braccia di morfeo..

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 17 ⏰

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La Mela Rossa || Ayob MoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora