primo calore pt 1

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KUROSHI POV

ormai era circa un mese, che avevo scoperto il mio secondo genere...

I miei genitori mi stavano sempre appiccicati, per paura che il calore mi venisse all'improvviso, e io non fossi abbastanza lucido da capire cosa stia succedendo...

Ho parlato molto con mio padre, il verdino, e anche se all'inizio c'era molto imbarazzo, da parte mia, nel parlare di certe cose, alla fine parlarne si è rivelato tranquillizzante...

Mi ha parlato di come fare a riconoscere quando mi sta per venire, mi ha aiutato a trattenere l'odore, per il tempo necessario per reagire...

Però non mi ha mai parlato di un suo calore...

E questa cosa mi sembra strana. Dopo tutto quello che ci simo detti, la sincerità con cui, anche io mi sono aperto con lui, ha evitato di parlare di cose personali, e questo mi dispiace davvero molto.

Oggi infatti, mi sono svegliato con l'intento di chiedergli qualcosa in più.

Voglio sapere come mai svia l'argomento.

Non voglio che tra noi ci siamo segreti, e come non li ho io, non dovrebbe averli neanche lui...

Con questi pensieri in testa, mi alzo dal divano, in cui ero sdravaccato, a vedere un film, e mi dirigo in cucina, dove si trovano i miei.

Oggi a casa ci siamo solo noi tre, dato che izumi e katsumi sono dalla nonna mitsuki, che voleva parlare con loro di:
"Cose da alpha"

Non ho capito che intendesse, ma quando lo ha detto, i miei si sono messi a ridere, e il biondino ha anche sputato il caffè...

Entro in cucina, e saluto quest'ultimo, che stava preparando la colazione, mentre il verdino era seduto al bancone della cucina, che sorrideva con un thè caldo in mano.

Mi siedo accanto a lui, e dopo essermi preso di coraggio gli faccio la fatidica domanda.

K: "p-papi...ma...c-come mai n-non mi parli mai, di-di come è stato i-il tuo p-primo calore...?"

Lo vidi bloccarsi e sgranare di poco gli occhi.

Sembrava nervoso, e la mano con la tazza iniziava a tremare.

Vidi arrivare di corsa il biondino, che lasciò tutto, e gli tolse la tazza dalle mani,  abbracciandolo e accarezzandogli la testa.

I: "k-kuro...n-non..."

Cercava di parlare ma sembrava avere un attacco di panico, così anche io mi spaventai, e cercai di aiutarlo in qualche modo.

K: "kuro, per ora aspetta ok? Ora io e izu, andiamo in bagno, si sciacqua la faccia, beve qualcosa, e poi ne parliamo, sempre se izu vuole...ok piccolo? C'è la fai ad alzarti izu?"

Vidi il verdino annuire, per poi alzarsi, tenendosi a lui, e dirigersi in bagno.

Ero rimasto stralunato.

Perché quella reazione?

Come mai mio padre era improvvisamente gentile e tranquillo?

Di solito urla sempre, e si arrabbia facilmente, ma ora...sembrava un altra persona...

Li vidi uscire dal bagno, e sedersi sul divano, facendomi segno di raggiungerli.

Li guardai dubbioso, non sapevo che fare...

Da un lato, avrei voluto chiedere, sapere..

Dall'altro invece volevo rispettare la loro privacy, e volevo farlo stare tranquilli...

I: "kuro...mi..mi spiace per la mia reazione di prima...solo...non mi aspettavo domande simili...e a volte, rivangare il passato fa male...in ogni caso, il motivo della tua domanda è sicuramente il fatto che non ti piace avere segreti con noi..vero? Ora...sono qui...neanche io voglio segreti con la mia famiglia...quindi...sono qui...fammi tutte le domande che vuoi, e risponderò..."

Ero un attimo sbigottito, da come ne parlava, sembrava fosse stato qualcosa di grave, eppure non lo ho mai visto giù di morale come ora...

K: "io...i-io vo-volevo sapere come....c-come erano s-stati i tuoi primi ca-calori..."

Lo vidi bere un sorso di thè, e poi , subito dopo, cominciò a parlare.

I: "la prima volta che mi successe, ero a casa, con mia madre...sai, mia madre è una beta, e mio padre un alpha, quindi io, pensavo di essere o un beta, o un alpha...invece...il giorno prima del mio quattordicesimo compleanno, entrai in calore, era in anticipo, ma può succedere a volte...mia madre era corsa in bagno, dove ero io, ed era rimasta bloccata davanti la porta. Vedevo offuscato, e sentivo caldo ovunque, il mio corpo era una fiamma, un fuoco alimentato dal calore, e io ero il combustibile.
Mia madre chiamò tua nonna, mitsuki, per farsi aiutare a placare il mio odore, dato che neanche lei riusciva ad entrare nella stanza...quel giorno, mio padre tornò a casa, e..."

Lo vidi esitare, e una lacrima scese dai suoi occhi, come se fosse sfuggita alla sua volontà.

Io intanto ero immobile, ascoltavo la storia, senza fiatare, già troppo immerso nel suo racconto.

I: "vedi, mio padre, è sempre stato violento...beveva molto, e avvolte tornava a casa ubriaco e picchiava sia me che mia madre...ma quel giorno, non si limitò solo a quello...
Quel giorno, tornò a casa, ancora lucido, e sentì l'odore dei miei feromoni... pensò subito che io fossi un omega, e si disgustò...era un disonore per lui, avere un figlio, che faceva parte della fetta debole della società....così...quel giorno, quando sentì il mio odore, si approfittò del mio calore, e...mi picchiò, per ore, fino a quando, mentre io ero stremato, a terra, e senza forze, lui abusò di me...
Quella volta, non lo dissi a nessuno, ma mi si bloccò il calore...ero incinto...e allora, decisi, con mia madre, di andare in una clinica per togliere il bambino...
Questa cosa, non la sapeva nessuno, apparte mia madre, fino ad ora...il mese successivo, per evitare lo stesso dolore, decisi di farmi prescrivere le pillole, e ovviamente, agevolai il 'lavoro' a mio padre...dato che prendevo le pillole, non si faceva scrupoli ad abusare di me, anche fuori dal periodo del calore...andò avanti così per due anni...tutti i miei primi calori li ho passati con lui, senza neanche volerlo...
È per questo che ora, con te, sono molto protettivo...non ho intenzione, di lasciarti subire qualcosa del genere...non a te, e nemmeno ai tuoi fratelli...non permetterò a nessuno, di farvi soffrire come ho fatto io...non parlo mai, dei miei primi calori, perché se ci ripenso, vedo solo lui, e sapere che non è in carcere, e non è neanche morto, e che quindi potrebbe tornare, e terminare l'opera, mi fa paura...voglio che voi cresciute tranquilli, per quello che vi sarà possibile...non vi parlo di me, perché la mia vita e solo uno strascico... è come lo strascico di un abito da sposa...
L'abito è meraviglioso, e ti fa sentire bene indossarlo, perché è un occasione speciale...ma lo strascico...quello è la parte del vestito che si rovina, si strappa, si sfila, e viene abbandonato subito dopo la cerimonia, perché ormai è distrutto e sporco...
Lo strascico è l'esatto esempio della mia vita, prima del marchio di kacchan...per questo non ve ne parlo mai"

Immobile.

Ero impietrito.

Gli occhi sgranati, e il fiato dimezzato.

La storia era un misto di dolore e paura, e io, non riuscivo, anzi...

Non volevo, immedesimarmi...

E ripensandoci, non avrei neanche dovuto forzarlo a parlarmene...

~ANGOLO AUTRICE~

ho sofferto...

Questo capitolo me lo sono sudato...

Il titolo, non è senza significato...

Cioè, ho voluto unificare, il rapporto genitore/figlio, tra izuku e kuroshi,
E quindi ho deciso di chiamare i capitoli 'primo calore' perché sarà l'esperienza di entrambi.

Qui, nel primo, ho voluto mettere la parte più delicata e triste, ma da qui in poi, (solo per la vostra gioia) continuerà il pov di kuroshi, e chissà...magari entrerà in gioco kota....

E nulla cuccioli miei!

Vi lascio per oggi!

Bye lattughine🖤🖤🖤

SPIN OFF DI: "OUR NEVER ENDING STORY" [bakudeku omegaverse]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora