Malù era finita nel gattile ed io dovevo recuperarla, decisi di andarci quella notte stessa però dovevo attrezzarmi. Avevo tutto quello che mi serviva, l'esperienza per creare un gas soporifero per la guardia e l'abilità di non farmi vedere mentre scappavo. Quando mamma andò a dormire io mi alzai, mi rivestii, presi le chiavi di nascosto e uscì. Avevo visto la strada del gattile quando i poliziotti l'hanno portata lì e me l'ero memorizzata completamente. Quando arrivai erano le 3:00 di notte, bussai alla porta, il guardiano mi aprii e io gli spruzzai il gas soporifero in faccia, siccome le gabbia erano più di 100 e le chiavi altrettante per fare prima decisi di mettere la mano in ogni gabbia e l'unico gatto che non mi avrebbe morso sarebbe stata lei (tutte i gatti erano uguali alla mia). Alla fine trovai Malù, presi le chiavi e le provai tutte sulla sua gabbia ma proprio mentre stavo per mettere quella giusta arrivò mia madre che aveva dedotto che ero scappato è andato al gattile. Mi prese per mano con una stretta fortissima e mi trascino in macchina mentre io la supplicavo, "Ti prego fammi tenere Malù." ma la sua posizione rimase quella di sempre. Prima che partissimo scesi dalla macchina, aprì la gabbia di Malù, la presi in braccio e scappai per l'ennesima volta. Sapevo che mi avrebbe ritrovato così decisi di andarmene in un'altra regione, in Toscana a Firenze. Peccato però che in treno non potevo andare da solo a meno che non ero maggiorenne e perché non avevo soldi. Iniziai a pensare come risolvere quei due problemi e mi venne un' idea, per risolvere il primo mi sarei travestito e il secondo sarei andato a lavorare. Il biglietto costava 150 € e io li avevo guadagnati come cameriere ad un ristorante, così presi il biglietto e partii. Dormii insieme a Malù per quasi tutto il viaggio e quando arrivammo gli sussurrai all'orecchio, "Da oggi inizieremo una nuova vita.".