<<Julia! Svegliati.>> sento mio fratello Peter, o meglio, il mio gemello, entrare in camera mia per poi sfilarmi le coperte, è giugno ma io comunque rimango fedele alla coperta.
<<Dai, Julia alzati perfavore, sennò sarò costretto a prenderti con la forza, mancano solo tre ore alla partenza!>> oh, vero. Oggi è precisamente il 28 Giugno, sono le 06:00 e alle 09:30 abbiamo la mitica partenza "Italia-California" ragazzi! Molta gente sarebbe super eccitata di andare in California, in realtà lo sarei stata anch'io, se non fosse per il fatto che dovrò abbandonare tutti i miei amici, e non dimentichiamo che dovrò andare a vivere dalla nuova compagna di papà che ho visto solo due volte via facetime. Senza dire nulla mi alzo e mi chiudo in bagno, oggi di fare colazione proprio non mi va quindi inizio subito a prepararmi.
Però mi sa che ho chiuso la porta un po troppo forte perché sento Peter rimproverarmi per il mio cattivo umore, fa nulla. Mi lavo i denti e faccio la mia solita skincare mattiniera, poi entro in doccia e nel giro di un'ora sono fuori dal bagno. Non mi va di truccarmi, tanto in aereo dormirò e poi chissene non devo mica uscire con i miei amici, non è nulla di importante per me quindi perché truccarsi. Come vestiti opto per una t-shirt della Nike bianca ed il pantalone nero della tuta della medesima marca, tanto per comodità.
Sono le 09:26 e stiamo salendo sull'aereo, per la prima volta in vita mia prendo un'aereo in anticipo, e ne ho fatti di viaggi. Sono tra i miei due fratelli mentre papà è giusto dietro di noi, con altri due sconosciuti accanto.
<<Miraccomando Julia, non mancare di rispetto a Melyss e suo figlio, Matthew.>> dice James.
<<Non ho bisogno delle tue stupide raccomandazioni, James.>>
<<Melyss è una donna davvero gentile e sono felice che papà si stia rifacendo una vita dopo quello che è successo, quindi ti prego non fare una delle tue solite cazzate.>> no ma questo è tutto fuso, quali cazzate poi? Sono la persona più pacifica del mondo davvero.
<<James non scassare il cazzo semmai sei te quello che fa cazzate>> non risponde ma mi da una gomitata dritta nello stomaco. Menomale che è più grande e più "maturo".
<<Mi fai male!>> rispondo, quasi urlando. Diciamo che mi ha ricordato un'episodio passato, ma come potrebbe capire, è l'unico tra me, papà, peter e lui a non esserne al corrente. Ma penso che l'avrebbe usato come arma per farmi del male, quindi meglio così.
Oh, scusate, molto probabilmente non starete capendo di che parlo, magari in futuro riuscirò a parlarne!
<<Stai zitta, cazzo siamo in un aereo.>>
"Il bro è aggressivo"
penso.<<Bimba sveglia>> che schifo di soprannome è questo adesso? Apro gli occhi e vedo Peter che prova ad alzarsi, avevo dimenticato che soprannomi osceni mi da ogni tanto.
<<Siamo quasi arrivati, e tu hai ovviamente dormito per tutto il tempo.>>
"Che novità."
Penso.<<Ok.>>rispondo, troppo assonnata per dire più di due parole.
<<Su non addormentarti che tra meno di 5 minuti atterriamo.>>
Rispondo con "ok" e inizio a fissare il vuoto per far passare il tempo, ecché passa tempo.
Ok, abbiamo appena recuperato le valigie e noto una donna ed un ragazzo avvicinarsi, molto probabilmente saranno Melyss e Matthew, visto che la donna ci sta salutando con un sorriso a 32 denti. Si fanno sempre più vicini e quando lo sono abbastanza per creare conversazione la donna che suppongo sia Melyss parla.
<<Ehy, piacere Melyss.>> dice
<<Ehy amore, eccovi!>> risponde papà.
amore.
<<Ragazzi, presentatevi.>> continua papà
<<Julia, piacere.>> rispondo piatta
<<Ehy, piacere Peter.>> Peter fa uno dei suoi splendidi sorrisi, che mette in risalto le fossette. Mentre James sembra aver già preso confidenza perché va direttamente ad abbracciare il ragazzo. Credo che abbiano fatto amicizia già prima di vedersi, ma ok.
Dopo aver parlato per un pò andiamo in auto e ci dirigiamo verso casa, dopo 40 minuti siamo davanti ad una casa poco più grande della mia all'apparenza, quindi praticamente enorme. Entriamo e Melyss inizia a parlare.
<<Matthew, tesoro, puoi mostrare ai tuoi fratelli le loro camerette?>>
Fratelli? Cosa mi sono persa.
<<Pff, mamma devo mostrare a James la città, a proposito Peter se a te va puoi anche venire con noi!>> risponde, entusiasta solo all'idea, uh, ok.
<<No, no, prima fai vedere dove si trovano le loro camere da letto e dopo potete uscire, poi perché non portare anche Julia>> risponde la madre.
<<Pff, va bene, ah e poi non possiamo, magari sarà per la prossima volta>> risponde con meno entusiasmo.
<<Venite.>> continua.
Camera mia è molto carina devo dire, è simile a quella dell'Italia, a proposito, già mi manca. È grande ed ha un letto matrimoniale al centro, c'è una scrivania spoglia e poi c'è una porta che ti porta dentro quella che dovrebbe essere una piccola cambia armadio. Mi sa che devo decorare questa camera perché è sfoglia se non per il letto e le altre cose essenziali.
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Come Nel Mio Mondo.
RomanceJulia Smith, una ragazza italiana di 14 anni, di buona famiglia. Ha due fratelli, uno di 16 anni e l'altro, Peter, è il suo gemello, infatti loro due hanno un legame davvero unico, invece con James, il fratello 16 enne, ha un rapporto davvero brutto...