La mia vita

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Sono nata dall'unione di una donna mortale e Apollo, dio della musica, nel distretto 7 di Panem.

Mia madre venne uccisa da un pacificatore quando avevo circa 2 anni. Il mio genitore divino riuscì a farmi viaggiare indietro nel tempo, portandomi nella Londra del passato, e a farmi adottare da una coppia di giovani maghi. Tutto questo senza che io mi accorgessi di che cosa stesse succedendo.

Vivevo tranquilla, con molti amici maghi. I miei unici problemi erano la dislessia e l'iperattività, ma cercavo di non farci troppo caso.

Ad 11 anni ricevetti la mia lettera per Hogwarts. Strano vero? Io non credevo di avere un genitore divino, ero stata cresciuta con i principi dei maghi.

Quando la lettera mi arrivò, i miei genitori inizialmente non volevano mandarmi alla Scuola di Magia. Il perchè l'avrei scoperto più tardi.

Alla fine riuscii a convincerli. Con un leggera mano divina, sempre senza che io lo sapessi.

Alla scuola venni smistata nella casa dei Grifondoro. Lì conobbi Chris ed Emma, quelli che ora sono i miei migliori amici.

Subito dopo la fine del mio primo anno ad Hogwarts cominciarono ad accadermi cose strane. Chris continuava a seguirmi senza un apparente motivo e i miei genitori non volevano lasciarmi a casa da sola.

Un giorno, mentre stavo tornando a casa dopo aver comprato alcune cose a Diagon Alley, mi si avvicinò una ragazza. Era alta, con i capelli biondi, quasi bianchi, e gli occhi azzurro ghiaccio. Cominciò a parlarmi di cose come la criminalità, le nuove scoperte scientifiche.Ad un certo punto cominciò a parlare del tempo.Effettivamente stava cominciando a piovere. Mi chiese chi, secondo me, faceva scendere la pioggia dal cielo. Domanda che mi parve un po' stupida. Gli dissi che era il normale ciclo della natura. Lei, cambiando espressione, mi disse queste esatte parole: " No ragazzina, è molto peggio di quel che pensi."

E si trasformò in un mostro. Non la so descrivere, era troppo brutta, io ero ancora piccola e terrorizzata.

Urlai. Che altro potevo fare? Ero paralizzata dalla paura. Riuscivo a malapena a schivare i colpi che cercava di sferrarmi.

A un certo punto apparve Chris, seguito dai miei genitori.

Mio padre Schiantò il mostro e mi prese per mano, dicendomi di correre.

Arrivati a casa trovai anche Emma ad aspettarci.

Mi ricordo che mi fecero sedere sul divano, dandomi un po' di succo di zucca da bere.

E mi raccontarono tutto.Dove ero nata, come ero arrivata a Londra. Quel giorno scoprii anche che Chris era un satiro. Ricordo ancora quando si era tolto le scarpe e avevo visto gli zoccoli. Mi dissero che avevo un genitore divino, e che per quello la chimera mi aveva attaccata.Non mi dissero chi fosse, perchè neanche loro lo sapevano.

Chris voleva portarmi in un posto chiamato Campo Mezzosangue, dove avrei trovato altri come me,ma i miei non volevano.

Perchè? Mi spiegarono anche questo. Ero nata a Panem, avevo dei poteri magici e avevo come vero papà un dio greco. Per la società, quelli come me sono pericolosi. Ci chiamano Divergenti.

Scoprii che anche Emma era nella mia stessa situazione. Nata nel distretto 4 e portata via dal suo genitore divino, Afrodite ( già, lei lo sapeva chi era la sua mammina divina) aveva vissuto a Edimburgo fino a 8 anni, quando l'avevano portata per la prima volta al Campo Mezzosangue. Lì a 11 anni aveva poi ricevuto la sua lettera ed era andata ad Hogwarts.

Quello fu il pomeriggio più strano della mia vita.

Ora, a 14 anni, da settembre a luglio frequento la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, dove non ho raccontato a nessuno la mia storia, e ad agosto vado al Campo Mezzosangue. Mi alleno con i miei compagni della casa di Apollo ( ehy pa') e cerco tutti i giorni di non farmi ammazzare.

Tanto per cambiare sono diventata fangirl a 12 anni. Qualcosa dovrò pur sapere per andare avanti no?

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