Amore Alcolico

Dedicato a Claudia che ha creato parte dei dialoghi che leggerete e mi ha sostenuto in questa stesura ❤️

Contiene scene dal contenuto esplicito

Azzurro, nero o bianco?

Simone continuava a farsi quella domanda da circa mezz'ora, infilandosi e sfilandosi le solite tre camicie. Non riusciva a decidersi e Manuel non era di nessun aiuto.

"Quale mi sta meglio?" chiese Simone per la quarta volta tenendo in mano le tre camicie e mentre le posava a turno sul petto.

"Simo, te l'ho già detto: te stanno bene tutte e tre" rispose esasperato il maggiore.

"Non mi sei di aiuto" controbatté spazientito Simone voltandosi nuovamente verso lo specchio.

"Nun è colpa mia se con la camicia sei più bono der solito e nun me riesco a decidere" scherzò Manuel osservando il minore arrossire attraverso lo specchio.

Simone teneva particolarmente a essere elegante quella sera ma la motivazione non aveva nulla a che vedere con l'evento. Erano stati invitati alla festa di compleanno di un amico di Manuel, o per meglio dire Manuel era stato invitato, gli era stato detto che avrebbe potuto invitare anche il suo gruppo di amici e il maggiore aveva confermato la loro presenza specificando che sarebbe venuto anche il suo ragazzo, non trovando nessuna resistenza o fastidio da parte del festeggiato. Simone era stato vicino al collasso quando aveva assistito alla scena circa una settimana prima e ancora aveva la pelle d'oca ripensandoci. Stavano insieme da qualche mese ormai e quella festa sarebbe stata la loro prima vera uscita come coppia.
Fino a quel momento erano stati a qualche cena di famiglia, erano usciti con il loro solito gruppo di amici o, più spesso, ero usciti solo loro per poi finire a pomiciare in qualche parco lontano da sguardi indiscreti oppure a casa di uno dei due.

Andare a quella festa, ballare insieme, conoscere gli amici di Manuel e con molta probabilità scambiarsi qualche effusione, era l'ennesimo muro che Simone vedeva abbattere da parte del maggiore dopo tanta sofferenza.

"Simo, hai ancora molto prima di scegliere la camicia?" domandò Manuel con un tono misto tra lo spazientito per l'enorme quantità di tempo che il minore stava impiegando per la scelta che avrebbe portato i due ragazzi a fare ritardo alla festa e il divertimento che gli procurava Simone che faceva di tutto per apparire impeccabile agli occhi degli amici del maggiore.

"Manu, per favore... Non mi mettere ansia" lo ammonì Simone mentre ancora indeciso su quale camicia indossare, stava cercando di sistemare i capelli.

"Se proprio ti annoi metti un po' di musica dal mio telefono" concluse Simone tornando a dedicarsi alla scelta del vestiario e all'acconciatura.

Manuel non rispose ma al contrario prese il telefono di Simone, lo sbloccò e fece partire una delle playlist.

La canzone che partì era composta da chitarra e batteria ed il ritmo era molto orecchiabile ma nemmeno il tempo di iniziare l'ascolto da parte di Manuel che Simone cambiò canzone passando a quella successiva.

"Perché la salti? Me piaceva" commentò Manuel alzando gli occhi dal telefono dove stava messaggiando con i suoi amici per l'indirizzo della festa.

"Boh così, non mi piace troppo e dato che è il mio telefono la musica la scelgo io" mentì Simone fingendo di concentrarsi nuovamente sulla scelta della camicia.

Non era vero che non gli piaceva quella canzone anzi, la amava come amava il cantautore; il problema è che gli ricordava un periodo non troppo felice della sua vita. Era stata la colona sonora del periodo nel quale tra lui e Manuel i rapporti erano tesi a causa della sera del cantiere. Manuel gli era stato vicino in quel periodo ma aveva anche frequentato un numero imprecisato di ragazze e Simone aveva finto che tutto ciò non lo ferisse. Il minore aveva frequentato a sua volta alcune persone ma ogni sera, quando si coricava, metteva le cuffie ed ascoltava quella canzone fissando le foto sue e di Manuel sul cellulare. Gli sembrava che quella canzone fosse l'unica davvero in grado di capire cosa provasse.