Nota dell'autrice

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Proprietà letteraria riservata

Copyright ©2022 Fleur du Mar fl3urdumar@gmail.com

È severamente vietata la riproduzione anche parziale dell'opera senza il consenso scritto dell'autore. Prima edizione: 2022 Editing a cura di Done&Tail e Fiorenza Borgia Cover realizzata da Catnip Design di Pamela Fattorelli © |Numero deposito Patamu 185262


Caro lettore, voglio dirti giusto un paio di cose prima che inizi la lettura del romanzo che hai tra le mani. L'idea di Liuma è nata circa cinque anni fa quando, in modo del tutto casuale, mi sono imbattuta nel popolo ittita. Pur avendo fatto studi umanistici, degli Ittiti avevo solo un vago ricordo risalente ad alcuni passi della Bibbia.

Ho iniziato a documentarmi meglio e sono rimasta profondamente colpita dalla figura di Suppiluliuma I, un uomo la cui vita è stata piuttosto avventurosa e, ahimè, in buona parte dimenticata dai posteri. Ciò che sappiamo di lui ci arriva, per lo più, da "Le Gesta di Suppiluliuma", scritte da suo figlio Mursili II, che inizierai a conoscere in questo romanzo e che troverai anche nei libri successivi.

L'aspetto che ci tengo a sottolineare è che, per quanto "Liuma" sia un romanzo che non ha alcuna pretesa di rappresentare una puntuale veridicità storica, di fatto narra di avvenimenti che, a grandi linee, sono realmente accaduti.

Alla fine del libro troverai un'ampia bibliografia che attesta tutti i documenti che ho consultato e su cui ho fatto affidamento per ricostruire nel modo più autentico possibile il mondo di quell'epoca e le vicende che riguardarono i popoli dell'Anatolia e della Mesopotamia.

I nomi dei personaggi sono tutti ispirati a persone realmente esistite, anche se non sempre contemporanee di Suppiluliuma, questo perché non volevo cimentarmi nell'impresa di inventare nomi che non fossero adatti all'epoca e al popolo ittita.

Le celebrazioni, le preghiere, i riti, le danze sono tutti descritti nei vari documenti che ho trovato in questi anni e che si basano sulla traduzione e interpretazione delle tavolette rinvenute nella città di Hattusa. Perciò, ad esempio, le frasi pronunciate nel rito "Bere gli Dei" sono realmente quelle utilizzate all'epoca ittita. Lo stesso dicasi per la preghiera di guarigione tratta dal papiro di Ebers. Anche i sogni narrati sono stati, in buona parte, realmente rinvenuti sulle tavole.

Sulla base di molte di queste informazioni ho poi lavorato di fantasia, faccio riferimento ad esempio alla scelta da me fatta nel romanzo in merito alle origini di Suppiluliuma, sulle quali gli storici sono ancora abbastanza divisi. Quello che fin da subito mi ha affascinato di quest'uomo è il contrasto tra ciò che ci è stato tramandato di lui e ciò che si percepisce dalle sue azioni. Viene descritto come un uomo cinico, pronto a rimangiarsi la parola data pur di raggiungere i suoi obiettivi, un guerriero temibile e privo di scrupoli. Eppure quest'uomo, che scaccia la prima moglie senza alcun rimorso, difende la seconda, Malnigal, proteggendola dalle accuse di stregoneria che a più riprese le vengono mosse dai nobili di Hattusa. Da autrice di romance, ho letto tra le righe frammentate dei pochi documenti disponibili una grande storia d'amore tra due persone culturalmente molto diverse e che per caso il destino ha fatto incontrare.

Inoltre ho scelto di seguire un filone di pensiero che vuole il popolo ittita discendente da una tribù del nord Europa insediatasi in Anatolia. Il culto del dio Teshub/Thor, dio del tuono e dei fulmini e l'uso di copricapi cornuti mi hanno indotto a immaginare un re ittita molto diverso anche fisicamente dalla sua controparte femminile, Malnigal.

La storia, si sa, è narrata principalmente da uomini che raccontano le gesta di altri uomini, eppure qualcosa su Malnigal è trapelato. Le accuse di aver corrotto la corte di Hattusa con le prostitute da lei introdotte è una delle notizie giunte fino a noi e la dice lunga sul carattere di questa donna.

Ho dovuto necessariamente adattare l'età di molti personaggi, soprattutto di Malnigal e dei figli di Suppiluliuma, per adeguarmi alla sensibilità contemporanea, dove un matrimonio tra un trentenne e una tredicenne non sarebbe considerato moralmente accettabile. Questo che hai tra le mani è un romanzo che narra una grande storia d'amore che in qualche modo cambia l'assetto politico di un territorio. Suppiluliuma I è stato una meteora splendente che ha illuminato i cieli dell'Anatolia e della Mesopotamia per un breve periodo, per poi venire inghiottito dalle tenebre dell'oblio. Ho avuto la presunzione, o il coraggio, lascio a te decidere, di narrare la sua vita, riempiendo i tanti vuoti storici con la mia immaginazione. A questo punto, posso solo invitarti a chiudere gli occhi e a far scorrere indietro le lancette del tempo. Buon viaggio. 

Liuma --Serie Il Leone di PietraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora