Ed era in un posto pieno di luce, il biondo iniziò a camminare avanti ed ogni passo si sentiva sempre più leggero.
I capelli spettinati, gli occhi stanchi con le occhiaie, i tagli profondi delle vene, quel fulmino nero che aveva tra i capelli biondo pastello sparì.
Indossava delle scarpe da ginnastica nere, una maglietta bianca con sopra una felpa nera e il cappuccio tirato sulla testa, i pantaloni neri coprivano le caviglie in cui c'era una catena di note musicali sulla caviglia destra e degli auricolari legati da un filo rosso sulla caviglia sinistra.
Camminò per molto tempo, almeno questa era la sua impressione, si guardò davanti e si fermò di colpo.
La vide finalmente.
Vide la bambina che amava.
Aveva un sorriso in faccia e lo salutò con un leggero cenno della mano.
I capelli a caschetto viola che erano un tempo si erano allungati, una tunica bianca copriva tutto il corpo minuto della bambina di dieci anni.
Piedi scalzi erano sporchi e il vestitino era un poco sporco di fango, aveva una ghirlanda di fiori sulla testa.
"Denki, puoi venire da me, puoi raggiungermi e puoi cantarmi quei mille versi." Disse la piccola viola al grande biondo, ci fu un sorriso sincero e felice, chiuse gli occhi ed aprì le labbra per far vedere i denti nel suo sorriso.
Gli porse la mano e il maggiore se ne stupì, balbettò diverse cose e tutte queste non avevano un senso logico.
"D-davvero?" La bambina annuì e così prese coraggio, afferrò la piccola manina e così si trasformò anche lui nel bambino che era, sul corpo indossò la stessa tunica, ma di color giallo grano, si sorrisino a vicenda e corsero via rimanendo insieme come avevano sempre aspettato.
Intanto al cimitero, la mamma della Jiro stava andando alla tomba, aveva dei fiori del colore preferito della sua bambina.
Ma si fermò quando vide il volto innocente del biondo, non si accorse del sangue che usciva e gli sembrò che stesse dormendo.
Così sorrise, abbassò lo sguardo e gli volle sussurrare da lontano.
"Non ti odio, prenditi cura di Kyoka."
Se ne andò lasciando dormire pacificamente insieme i due bambini, ormai si erano ritrovati e lei lo aveva capito, non poteva odiare quei volti.
Così puri, innocenti e innamorati, avevano quel sorriso che lei non aveva più da molto tempo, così decise di lascarli finalmente andare.
Potevano dormire insieme pacificamente dopo tanto finalmente ce la avevano fatta.
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Bad Liar|KamiJirou|
Lãng mạnUna ragazzina di 10 anni che racconta tutto attraverso le stroffe della canzone degli Imagined Dragons, Bad Liar. Una lettera che avevo scritto per raccontarti la mia vita. Attenzione -i personaggi sono stati creati dalla disegnatrice del manga Boku...