Incontro:

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Vuoi vendetta?
Il ragazzo strinse gli occhi, mentre i fantasmi e le voci urlavano attorno a lui, nel buio dei Monti Sepolcrali.
Vuoi vendicarti?
Gli occhi color oro tornarono ad aprirsi sulla desolante zona di corpi sepolti ed in decomposizione. Alcune spade sporgevano dal terreno, e il giovane cultore strinse le mani nel terriccio molle sotto di lui. Il nastro aveva invaso il suo campo visivo, ricordandogli con ennesimo dolore ciò che avevano fatto alla sua Setta. I Wen l'avevano bruciata, avevano ucciso i suoi discepoli, ferito il suo Leader.
Vuoi il nostro aiuto?
Il giovane cultore strinse le mani nel terreno molle, forzando il proprio corpo ad alzarsi. Doveva accettare l'offerta di quei spiriti risentiti? La sua ragione spingeva a rifiutarla, dirgli che era più onorevole morire piuttosto che sporcare il proprio status, Setta e corpo con una tale emozione corrompente. Il ragazzo spinse le proprie braccia per alzarsi, alla vista di alcuni spiriti e cadaveri che lo avevano visto. Senza fiato spinse il ginocchio destro contro il terreno, per alzarsi istintivamente. Ma il giovane cadde con il viso contro lo stesso, al sentire un'onda di dolore risalirgli il corpo fino al cervello; mentre i cadaveri velocizzavano la corsa scomposta, per raggiungerlo. La gamba, per un istante si era dimenticato di averla spezzata. Con egoismo ed arroganza insorgente, tornò a guardare quei morti. Non voleva morire, non lì, non così. Non senza aver raso al suolo la Setta Wen, non senza aver ripagato Wen Ruohan, Wen Xu e Wen Chao nello stesso modo. Il ragazzo strinse le mani nel terreno, cercando di rialzarsi per fuggire, nonostante la vicinanza dei cadaveri ed il dolore. Doveva ucciderli, sterminarli, bruciarli. Doveva ripagarli con la stessa moneta. Doveva...
Vuoi vendetta, Lan Wangji?
Il giovane guardò i cadaveri fermarsi difronte a lui, gli spiriti svolazzare in modo nervoso ma senza avvicinarsi ulteriormente. Il Lan voltò lo sguardo alla propria destra, notando solo ora delle vesti nere e degli stivali dello stesso colore. Quel corpo non sembrava appartenere ad un cadavere; o avrebbe sentito la sua camminata molto prima. Il cultore alzò lo sguardo verso il viso di quella persona, o essere. Nessuna persona era mai sopravvissuta ai Monti Sepolcrali. Non poteva essere umano. Ma prima che potesse vederlo in faccia, egli tornò a camminare e si fermò di fronte a lui, quasi a proteggerlo con il suo corpo. Wangji si spinse a sedere sul ginocchio sano, l'adrenalina ferocemente in circolo per l'istinto di fuggire; ma la logica a dirgli di alzarsi con calma, di non scivolare. << Chi sei? >> chiese, guardando la figura dalle vesti nere ed i capelli lunghi e neri, raccolti in un nastro rosso sangue << Perché sei qui? >> aggiunse, una volta in piedi. L'essere scoppiò a ridere, come se trovasse divertenti le sue domande. Il ragazzo mantenne un'espressione il più neutra possibile, cercando di restare in equilibrio su una gamba sola, e di non posare su quella ferita. << L'unica risposta degna di esser formulata, non è la mia >> rispose l'essere, prima di voltarsi a guardarlo. Wangji strinse la mano destra attorno alla manica della sua veste, per gli occhi rossi e totalmente demoniaci che lo guardavano. Il demone, dall'aspetto di un ragazzo poco più che ventenne, lo guardava con malizia ed un sorriso divertito. Il giovane cultore cercò di mantenersi dritto, di non tremare, di non aver paura; o almeno, di non farlo trasparire sul suo corpo. Il demone diede le spalle ai morti, che non si erano ancora allontanati << L'unica risposta che questi morti ed io, vogliamo sentire: è la tua >>. Wangji deglutì, facendo un piccolo passo indietro, deglutendo a fatica la saliva in bocca. Cosa voleva dire? Quale risposta? Il demone sorrise nuovamente, quasi se trovasse divertente l'innocenza del ragazzino; ed aprì bocca per ripetere la domanda. << Vuoi vendicarti? >>. Il ragazzo guardò con orrore, terrore e ripugnanza, i cadaveri sotterrati e non, rivolgergli quella domanda; mentre il demone parlava, la sua bocca si muoveva ma non emetteva suono. << Cerchi vendetta? >>. << La vendetta corrompe lo spirito >> protestò, recitando d'istinto una delle leggi della Setta Lan. Il demone continuò a sorridere, nonostante la risposta. Wangji strinse la manica, al vederlo avvicinarsi, fino a fermarsi difronte a lui. Gli occhi rossi lo scrutavano attentamente, poi tornarono a guardarlo negli occhi ambrati. << Il tuo corpo è ricolmo di rabbia e vendetta. Davvero, quella è la tua risposta? >>. Il Lan portò istintivamente la mano alla spada, più per cercare conforto che per il coraggio di affrontare il demone difronte. << Hai perso la spada? >>. Wangji riuscì a malapena a parlare, per la rabbia contenuta a fatica << Non l'ho persa >>. Il demone gli sorrise, e si allontanò. Portò le mani dietro la schiena e cominciò a camminare lentamente, difronte a lui << Quindi, non hai perso la tua spada; ma non è qui con te. Non cerchi vendetta; ma non hai detto di no >>. Wangji pensò ad andarsene; ma la strana protezione che il demone gli offriva dai cadaveri vicini, gli impediva di muoversi. Da solo non sarebbe mai riuscito a difendersi dai morti. Il Lan non si era mai reputato un abile manipolatore; ma l'unico modo per sopravvivere in questo posto, era sopraffare il demone. E se non poteva con la forza, l'avrebbe fatto con le parole. << Quale risposta dovrei considerare? >> insisté. << Non cerco vendetta >> protestò, guadagnandosi l'espressione divertita del demone << Ma se puoi aiutarmi a fermare la Setta Wen, ti ascolterò >>. << "Aiutarti"? >>. << Posso ripagare il tuo aiuto >>. Il demone fece una smorfia, guardandolo. << Se potrai aiutare le Sette contro i Wen, ti ripagheremo con tutto ciò che vorrai >>. Il demone rimase in silenzio, il viso ancora contratto in una smorfia. Dopo qualche istante di silenzio, parlò. << Non mi interessa l'oro, le sete o i gioielli >>. << Cosa desiderate, allora? >>. Il demone continuò a guardarlo; poi sorrise e negò con la testa. Sembrava divertito, compiaciuto. << Sei un ragazzino divertente, devo ammetterlo >> disse; prima che i cadaveri tornassero ad avanzare verso di loro << Ma non sono io, quello a dover rispondere >>. Wangji deglutì, indietreggiando; prima di accorgersi che altri cadaveri erano arrivati alle sue spalle, e gli bloccavano la fuga. << Cerchi vendetta, Lan Wangji? >>. << Come sai il mio nome? >>. Il demone non rispose, continuando a sorridere. Wangji deglutì, tornando vicino a lui << Uccideranno anche te. Fermali >>. Questa volta il demone scoppiò a ridere e si incamminò verso i cadaveri. Wangji lo prese istintivamente per la veste, ma quando la stoffa gli sfuggì dalle mani; non lo fermò. Il demone camminò con tranquillità attraverso i morti, che non mostrarono alcun interesse per lui. I cadaveri tornarono a fermarsi appena circondarono il Lan, impedendogli di fuggire. Erano a due metri da lui, poteva sentire il loro odore di decomposizione. << Dunque? Cerchi vendetta, oppure no? >>. Wangji strinse i denti, e chiuse gli occhi, al vederli avvicinarsi ulteriormente. I loro passi pesanti, il loro puzzo, i loro versi. Il cultore sentì il corpo tremare, sentendo le mani dei cadaveri afferrarlo per le braccia. Nella sua mente il dibattito interno che stava avendo tra la logica e la paura era sempre più accesa, più incline alla rabbia, al pensiero di non voler morire lì; al costo di diventare anche lui un demone. Il Lan strinse gli occhi, esalando un debole respiro, al sentire i denti di un cadavere posare sul suo bicipite << Aspetta >>. I cadaveri si fermarono, ma strinsero saldamente le mani su di lui. Wangji tornò ad aprire gli occhi, rendendosi conto solo ora delle mani che erano pronte a farlo a pezzi, delle bocche pronte a divorarlo. Il demone lo guardava da fuori della cerchia di cadaveri, gli occhi rossi curiosi. Il ragazzo cercò di muovere la testa per guardarlo meglio; prima di accorgersi che un cadavere lo aveva preso per i capelli, tirandogli la testa all'indietro per esporre il suo collo. Sospirò con fastidio, per non poter controllare la situazione e poter quindi apparire lui, quello in vantaggio e superiorità << Se ipoteticamente, volessi vendicarmi. Come potresti aiutarmi? >>. Il demone lo guardò in silenzio, poi prese uno strumento dalla cintura. Il giovane si chiese se avesse avuto occasione di ascoltare il suono di un xiao per l'ultima volta; ma il demone lo impugnò come un dizi ed iniziò a suonarlo. Lentamente i cadaveri allentarono la presa sul Lan. Wangji sentì la presa sui capelli allentarsi e provò a tornare dritto; ma la mano si strinse nuovamente a pugno. Il demone smise di suonare, guardandolo in silenzio. Senza aggiungere altro, come se quella fosse una dimostrazione sufficiente. Wangji guardò i cadaveri, fermi ma dall'evidente istinto omicida. Poteva rubare i suoi cadaveri ed uccidere i Wen. Anzi, gli bastava imparare a controllarli. L'esercito di cadaveri poteva anche crearlo da sé. Sì, poteva ucciderli. Non sarebbe stato difficile. Uccidere Wen Chao, e Wen Xu, e poi Wen Ruohan. Lan Wangji tornò a guardare il demone, ed annuì << Insegnami >>.

Angolo Scrittrice:
Nuovo inizio, nuova storia!
Se il capitolo vi è piaciuto, lasciate stelline e commenti, sono sempre curiosa di leggervi💜

Are you a Man or a Monster? | WangXian / WuJiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora