- Stai proteggendo Jackie? - annuì, smettendo di balbettare.
- Perché? -
- E' parte del branco -
- A che branco appartieni? -
Di nuovo, si oppose. Si mise le mani nei capelli cercando di resistere all'urgenza di rispondere ai miei ordini.
Impallidì gemendo. Doveva fare un male cane. Mi serviva vivo e in forze se volevo avere delle risposte soddisfacenti.
- Lascia stare - si calmò. Lo lasciai riprendere fiato, mentre guardavo fuori dalla carrozza per accertarmi che non ci fosse nessuno di pericoloso intorno.
- Lo faresti per tutti quelli del tuo branco? -
- Sì -
- Vi comportate tutti così nel tuo branco? -
- Sì -
Mi presi del tempo per riflettere: come potevo arrivare al nocciolo della questione?
- Che ne pensi dei Red Fang? -
Corrucciò le sopracciglia - Non mi piacciono -
Era il più grande tra i tanti branchi che abitavano nella città. Erano famosi per il loro temperamento particolarmente tranquillo.
- Spiegati -
- E' difficile. Pensano solo a loro stessi e sono corrotti. Hanno dimenticato cosa significa essere un mannaro - ben contento di potersi spiegare, continuò - Noi siamo impeto e fratellanza, tempesta e famiglia. Noi siamo i portatori del messaggio della Terra -
- E' un motto? Che significa? -
- E' il nostro mantra. Liberemo i maledetti dall'oppressione umana, cercheremo una cura alla maledizione! Espieremo le nostre colpe e torneremo uomini. Rinnovati, creeremo un nuovo mondo insegnando una nuova umanità -
Lo osservai confuso. Aveva un'espressione... strana. Era lo stesso sguardo che avevano gli uomini mentre parlavano del loro dio. Com'era possibile? Un mannaro che aveva... fede?
- Volete creare una nuova umanità, perché? -
- Le industrie che producono in massa i fucili che usano per sottometterci stanno distruggendo la Terra. Quando cureremo la maledizione, diventeremo i nuovi uomini -
- Cosa ne farete dei vecchi uomini? -
La sicurezza dal suo volto sparì - Credo... li uccideremo? -
- Sembra pericolosa la Terra. Quindi non odiate i vampiri? -
- Nessun maledetto è escluso dalla salvezza -
- Eppure il tuo amico ne ha ammazzato uno poco fa -
Si guardò intorno, dubbioso - Jackie... aveva un'idea diversa da quella di Anne -
- Chi è Anne? -
Impallidii, si era forse tradito? Iniziò a resistere. Subito gli dissi che non importava.
- Quindi non siete tutti d'accordo nel tuo branco. C'è chi pensa che i vampiri non abbiano diritto alla salvezza e invece c'è chi segue il pensiero di Anne. E' una sorta di sacerdotessa? - annuì.
- Sei sempre stato nel branco? -
- Ne faccio parte da tre anni -
Ora arrivava la domanda più importante.
- Hai sempre provato... emozioni positive. Intendo vere emozioni positive. Non quella recita che fate voi mannari -
Si fece pensieroso. Stava per rispondere, quando un movimento ai lati del mio campo visivo attirò la mia attenzione.
Una figura ammantata... stava correndo verso di me? Un istante, era vicina... troppo veloce. Saltai fuori dalla carrozza. La figura tirò una spallata alla carrozza che con un boato venne scaraventata via.
Si gettò su di me. Per un soffio schivai la sua mano. Grossi artigli mi strapparono la divisa.
Pericolosa... dovevo neutralizzarla.
Sussurrai e le ombre della notta presero vita, avviluppandomi come una turbinosa cappa. Mi feci trasportare dal turbinio e in un battito di ciglia fui alle sue spalle.
Esclamò sorpresa girandosi e coprendosi la faccia. L'ombra prese la forma di quattro spuntoni affilati che cercarono i suoi punti vitali.
Il suo mantello fu dilianato, lei indietreggiò. Era una donna. Aveva dei lineamenti duri e un'espressione truce. I suoi occhi neri mi fissavano, mentre pensava alla prossima mossa.
Del corto pelo nero le ricopriva gli avanbracci. Una pantera? O una tigre nera? Non era quello che mi preoccupava. La mia oscurità l'aveva appena ferita e il suo stile era... strano.
Mi stava studiando, pensando attentamente alla sua prossima mossa. I mannari erano impetuosi e fulminei; sfruttavano la loro forza fisica spaventosa in assalti rapidi e improvvisi.
Gettò per terra il suo mantello distrutto e nella sua mano comparse una pistola. Sparò.
Sorpreso, per un soffio schivai il proiettile. Ora mi era davanti... mi ero fatto fregare.
Un passo indietro. L'oscurità non fece in tempo a protegermi, i suoi artigli mi scavarono in profondita nel braccio destro. La notte mi ammantò e mi allontanai, lei non continuò l'assalto.
Cazzo, sapeva combattere contro un vampiro di alto rango.
La mia ferita iniziò a rimarginarsi.
- Sei arrivata! - la voce del mannaro che portavo nella carozza attirò la mia attenzione.
A fatica era uscito dalla carrozza accartocciata e ora scuoteva la testa scacciando gli ultimi effetti della mia malia.
- Sei tu Anne? -
Le ombre danzavano intorno a me, si mise in posizione di attacco.
- Aspetta, non mi interessa combattere -
Valutò per qualche attimo le mie parole - Ci lascerai andare? E secondo te mi berrei una stronzata simile, signor Quarto Difensore Scelto? -
- Ho parlato con il ragazzo e... avete attirato la mia attenzione - pensai alle parole giuste - Il ragazzo ha la Scintilla, vero? -
Alzò le sopraccciglie stupita - Non ci credo... un vampiro che sente la Scintilla? -
- Quindi è così... devo sapere. Cosa l'ha risvegliata? -
- Perché vuoi saperlo? -
- Voglio anche io... la Scintilla. Voglio sentire delle vere emozioni - la osservai, colto da un'illuminazione - Aspetta, anche tu hai la Scintilla! Il tuo stile di combattimento è troppo simile a un essere umano. Un mannaro non riuscirebbe mai a trattenersi in battaglia! -
- Se te lo dicessi ci lascersti andare? Davvero? - non credeva alle sue parole.
- Racconterò di essere stato sopraffato. Il suo amico ha ucciso un vampiro, ma a me non frega un cazzo! Voglio solo la Scintilla! -
Vedendo l'esitazione della donna il ragazzo le se avvicinò - Fermati! Non vorrai findarti di un sangue gelido!? -
- Lo sai come funziona con la Scintilla... alcuni la sentono, altri no. Non è un qualcosa che si può spiegare. L'unico modo per cui in primo luogo conosce la Scintilla è... che vuole liberarsi -
- Non è possibile... un sangue gelido non può capire la scintilla -
Ignorando il ragazzo, rilassò la sua posa e rinfoderò gli artigli - Vuoi sapere della scintilla? -
- Più di qualunque cosa al mondo -
- Anche del tuo lavoro? -
- Perché? -
- Non ti dirò della scintilla, a meno che non ti unisca a noi -
Il ragazzo reagì scioccato - Cosa... - lei gli intimò il silenzio con un'occhiataccia.
Potevo combattere, potevo torturarla... ma mi avrebbe detto la verità? Ripensai alla mia vita.
Un vampiro impazziva, io lo ammazzavo. Un mannaro impazziva, io lo ammazzavo.
Tornavo a casa, dove non c'era riposo. Ogni passo rischiavo una pugnalata alle spalle. Ogni passo rischiavo di pestare la tela che le famiglie del consiglio tessevano per provare a controllare gli umani.
Bevevo sangue, dormiva di giorno. E il ciclo ricominciava. Cosa avrei perso accettando la sua proposta? La Scinitilla... non potevo resistere.
- Fammi strada -
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L'Origine della Scintilla
VampireVampiri, mannari e umani combattono dalla notte dei tempi. Un giorno però il sanguinoso conflitto finì con la vittoria degli umani. Furono poste leggi a cui i mannari e i vampiri dovevano sottostare. Così si crearono le Città della Notte, dove le tr...