L'incidente

14 3 0
                                    

Era nervosa Beth, lo si capiva dal suo sguardo che si spostava velocemente da una parte all’altra della sala d’attesa e da come stringeva le mani intorno ai lacci dello zaino che teneva sulle spalle. Tirò un sospiro di sollievo solo quando vide la dottoressa uscire dalla stanza di Louren con un grande sorriso sul volto. Non ascoltò nemmeno ciò che la dottoressa stava dicendo che appena ella svoltò l’angolo Beth si fiondò nella stanza 203 e la vide, lì. Bianca come le lenzuola ma sempre bella, di quella bellezza naturale che toglieva il fiato. Si avvicinò al letto e le prese la mano evitando tutti i fili a cui era attaccata nonostante sapesse che non poteva sentire la sua presenza. Louren era sempre stata una ragazza solare e aperta, solo nell’ultimo periodo era cambiata e Beth ancora non ne capiva il motivo. Le guardò il viso e sopra ci vide lo stesso sorriso di quando erano bambine e si prendevano gioco l’una dell’altra. Lentamente, con un dito le sfiorò una guancia e le scostò i capelli dal viso pallido :<< Non so perché tu mi abbia voluto procurare tutto questo dolore ….ma ora che sei qui…sento di doverti dire una cosa Lou…una cosa che non ho mai avuto il coraggio di dirti….Ti amo Louren, ti amo e ho bisogno di te qui, viva. Ti prego, non lasciarmi>>. Uscì dalla stanza in lacrime senza accorgersi che Louren si era svegliata.

Louren era sveglia e non fece in tempo a capire nemmeno dove si trovava che vide Beth uscire dalla stanza in lacrime. Provò a chiamarla ma non le uscivano le parole dalla bocca. Aveva le labbra secche e credeva che non avrebbe più rivisto Beth. L'unica persona che avrebbe voluto vedere per il resto dei suoi giorni. Beth era impavida ma il più delle volte timida e riservata. Lou si era innamorata di lei in terza media e da quando la conosceva non aveva provato nulla di diverso dall'amore. Per Berth si sarebbe anche uccisa se solo quello avrebbe significato vederla felice anche se per un solo ultimo istante. Prenette il pulsantino per chiamare i medici e chiese  dell'acqua .

I dottori le fecero varie domande su cosa si ricordava dei giorni precedenti all’incidente e soprattutto su cosa avesse scatenato in lei quella infrenabile voglia  di porre fine alla sua vita. Più ci pensava e rifletteva su quelle domande più un solo nome le appariva nella mente e un solo ricordo. Beth. Louren ne era consapevole ma non voleva ammetterlo a se stessa, Beth era la causa del suo incidente, lei e il litigio che avevano avuto poco prima. Louren era certa del fatto che Beth lo sapesse ma lei non glielo avrebbe mai fatto pesare. Doveva parlarle e risolvere quel malinteso che si era venuto a creare. Mentre continuava a riflettere, si addormentò.
Beth, dopo essersi calmata, prese un bel respiro e iniziò a camminare avanti e indietro nel corridoio che divideva la cucina dalla porta, indecisa se andare a vedere come stava Lou. La curiosità e l’affetto presero il sopravvento, si infilò il giubbotto ancora molle e uscì di casa.  Lentamente si incamminò verso l’ospedale, nel mentre aspettava al semaforo, controllò il telefono e vide 17 chiamate del giorno prima provenienti dal telefono  di Lou. Ciò significava che era sveglia e soprattutto che era salva. Presa dalla frenesia, corse a più non posso e arrivata all’ospedale, venne fermata da una dottoressa, la quale aveva operato Louren alla testa. Beth non riusciva a parlare, sorpassò la dottoressa e entrò nella stanza di Lou che era distesa su un fianco e il braccio destro penzoloni fuori dal letto. Era carina anche mentre dormiva. Sembrava un angelo, anzi per Beth lo era e lo sarebbe sempre stata. Si sedette su una sedia accanto al letto, le prese la mano e intrecciò le dita alle sua come a dire “io sono qui e non me ne vado”.  Con il pollice  le accarezzava la mano e iniziò a pensare al momento in cui si era innamorata di lei. Avevano lei 13 anni e Lou 14. Erano in un giardino davanti alla  biblioteca della  scuola e dei ragazzi di 15 anni stavano importunando Beth la quale aveva iniziato a piangere. Lou in lontananza stava assistendo alla scena e Beth piangendo la guardava implorandola di aiutarla. Vide  Louren allontanarsi e nel frangente in cui Beth roteò la testa verso i ragazzi se la vide apparire dinanzi che brandiva uno stecco di legno  e che gridava con la voce da ragazza adulta di sparire ai ragazzi. Quel  ricordo la fece sorridere e nel mentre si sentì stringere la mano e chiamare per nome.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 19, 2022 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

L'amore è  un rischioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora