PROLOGO

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Yanfei

-No signore, lei deve pagare questa somma per il danno causato all'artefatto di cor lapis della signora Xiaoyan. Se non lo fa, andrà contro la legge 43 dell'articolo 9, ci siamo capiti?

Dissi con tono deciso e sbuffai. Xiaoyan era una donna di 38 anni e proveniva da una famiglia benestante, possedente di una delle tante miniere nel Chasm. Il signore a cui stavo parlando si chiamava Wei, Li Wei. Era un uomo sulla cinquantina, ma ne dimostrava almeno 67. Continuò a insinuare che non aveva nemmeno toccato l'artefatto di Xiaoyan, ma l'ha fatto. Sospirai. Xiaoyan era abbastanza arrabbiata, perché lo avrebbe dovuto dare ai suoi genitori come regalo ma, a quanto pare, Wei gliel'aveva impedito. Stavo per avere un crollo emotivo, ma le colpe erano solo mie. La legge era l'unica forma di giustizia, ed io l'avevo studiata. Avevo studiato tutto. E mi sono ritrovata a sentire la signora piagnucolare e il signore ad urlare. Presi un gran respiro e misi la costituzione a posto, sul mio fianco, poi presi il catalyst. Non avrei dovuto farlo, ma minacciare Wei era l'unica soluzione rimasta. 'Non farlo, è sbagliato', 'Finirai tu nei guai, e non lui'. La mia voce interna continuava ad avvisarmi. Sollevai l'arma e il signore balzò all'indietro, cadendo.

Uno, due e tre passi verso di lui.

Lui si portò indietro, finché si scontrò con la parete. Il mio sguardo si scurì e diventò sempre più glaciale.

Lacrime, sudore e paura erano visibili sulla sua faccia. Perfetto. Prima che potessi aprire la bocca e dirgli di pagare il danno alla signora, una ragazza gli si parò davanti.

Il Fuoco Brucia, ma due insieme?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora