Capitolo 5

1.2K 86 189
                                    

Harry l'indomani si sveglia nel suo letto

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Harry l'indomani si sveglia nel suo letto. Non ricorda come c'è arrivato ma con orrore si accorge di star indossando ancora i vestiti della sera precedente. Fortunatamente si è tolto gli stivali prima di addormentarsi.

Guarda la sveglia sul comodino e gli manca un battito quando si accorge che le lezioni sono iniziato da tre ore.

"Ma che diavolo!" Impreca tra i denti. Oggi aveva lezioni che non avrebbe dovuto saltare e appunti che avrebbe dovuto prendere. Sprofonda la testa tra le mani e soffoca un urlo di frustrazione. Non ricorda quasi niente di ieri sera, vorrebbe piangere e prendersela con Niall per non averlo svegliato ma col senno di poi Harry sa che c'è una buona probabilità che Niall stia ancora dormendo, lui non va quasi mai a lezione di mattina.

Si infila sotto la doccia con l'intenzione di schiarirsi le idee e lavare via i ricordi di ieri sera. Odora di sudore, di fast food e di troppi profumi scadenti messi insieme che lui decide di identificare con l'unico sinonimo che li accomuna: povertà. Dopo essersi lavato indossa un maglione bianco e un paio di pantaloni blu fatti su misura che gli cadono benissimo sulle cosce e nascondono le sue odiose maniglie dell'amore che gli rovinano i fianchi.

Ha perso un'intera mattinata di lezioni solo perché è stato troppo stupido dal non puntarsi la sveglia prima di addormentarsi e questo è abbastanza per fargli decidere che non sprecherà il resto della giornata a causa dei comportamenti irresponsabili della sera prima. Alle due inizierà la prima lezione del corso d'arte tenuto del professor Smith e l'unica sua preoccupazione è essere preparato. Sistema la valigetta da disegno con tutto quello che pensa possa servirgli. Quando finisce controlla ben due volte che le matite, i pennelli, le tempere, i carboncini, i fogli, le tele e i quaderni siano tutti presenti e al loro posto.

Il salotto è vuoto. Niall deve essere andato a lezione stamattina, perché l'appartamento è immerso nel silenzio e questa è un'ulteriore prova del fatto che il biondo non ci sia.

Accende la televisione mentre aspetta che arrivi l'ora di pranzo. Il destino deve divertirsi a prendersi gioco di lui perché adesso davanti a Harry, sui sessanta pollici del loro televisore al plasma, c'è un Jack Tomlinson ventenne che ricorda - un po' troppo, per il personale gusto di Harry -  la versione anni novanta scapestrata di Louis Tomlinson. Il film però è bello. Un cult del cinema in cui un artista dei bassi fondi, interpretato da Jack Tomlinson, e una borghese americana, interpretata da una giovane Catherine Linslet, si trovano ad affrontare un viaggio in nave, insieme, finendo con l'innamorarsi. Harry non cambia canale solo perché quello è uno dei suoi film preferiti e non perché così può cercare di trovare le infinitesimali differenze tra Jack e Louis. Non sono tante, anzi, se guardati superficialmente le differenze sono quasi nulle. Harry però è un pittore e uno dei suoi talenti è saper osservare e captare dettagli che qualcun altro non noterebbe, come il fatto che l'arco di cupido di Louis sia a forma di cuore mentre quello di Jack è più arcuato. Gli occhi sono la differenza più grande; sono completamente diversi nonostante sembrino identici. Quelli dell'uomo sembrano potergli scandagliare l'anima tanto sono profondi ma hanno, a differenza di quelli di Louis, una vena più maliziosa. Gli occhi di Jack Tomlinson sembrano pronti a carpirti ogni segreto, quelli del figlio invece sembrano solo nasconderne uno.

Golden CageDove le storie prendono vita. Scoprilo ora