//

139 17 59
                                    

Minho era uscito dal bar dove aveva un lavoro part-time e stava camminando in mezzo alla strada mentre parlava con Jisung.

Jisung? Lui è il ragazzo con cui Minho ha perso la testa. Gli piaceva da anni, gliel'aveva anche detto anni prima ma l'unica risposta del minore fu:

"Non sono ancora pronto per una relazione, se mi vuoi davvero, aspettami"

Minho ogni volta che sentiva l'ultima frase si sentiva sfruttato, ma non sapeva di cosa. Odiava quelle parole ma non riusciva davvero a non fargli non piacere il minore.

Ogni giorno e ogni notte era nella sua testa. Solo lui.

Ha provato ad avere altre relazioni ma ogni volta che pensava al biondino i sentimenti per quella persona svanivano. Se li aveva ovviamente.

Aveva un immensa cotta sul ragazzino di 2 anni più piccolo di lui, ma quest'ultimo pare che non gli importava.

Mentre camminava per la strada messaggiava con Jisung, sorrideva ad ogni messaggio che il biondino mandava, indifferentemente se era un messaggio carino o diverso.

Amava il fatto di star parlando con LUI.

Mentre parlava con Jisung gli si scaricò il telefono, quindi dovette per forza smettere di messaggiarlo.

Mentre camminava, in mezzo alla strada vide due signori bendati con due pistole e diverse mazze in mano. Se gli fosse stato possibile avrebbe chiamato la polizia, ma aveva il telefono spento.

Camminava sotto sotto al muro per non farsi scoprire.

Riuscì a passare quella stradina e tirò un sospiro di sollievo.

Stava camminando tranquillamente sapendo di aver passato quei due uomini, finchè sentì due mani buttarlo a terra per poi vedere questi due uomini avvicinarsi.

"Ciao Lee Minho"

"Non ti conosco lasciami andare!" Urlò e cercò di liberarsi dalla presa dall'altro uomo molto più grande di lui, ma che non si poteva vedere in faccia.

Tutto ciò non avvenne davanti alla gente, ma stavano in una stradina buia, lo si hanno fatto arrivare con solo una spinta dato che si trovava alla mia destra.

"Tu non mi conosci, ma io si. Tu sei molto ricco, hai un sacco di soldi, perche non me ne dai un po'? Anche perche l'altra opzione sarebbe morire"

Minho era distrutto.

A lui i soldi servivano, i suoi genitori erano morti nella sua stessa situazione in quel momento. I soldi gli servivano per vivere. Aveva una casa, una macchina, animali e anche Jisung. Aveva Jisung. Jisung era il suo posto felice.
Jisung era tutto ciò di cui aveva bisogno.
L'avrebbe aiutato, lo conosceva. Jisung era innamorato di Minho ma non era ancora pronto. Anche Jisung aveva occhi solo per Minho, non faceva altro che pensare a lui. Forse era come Minho.

Quel giorno Jisung aveva deciso di dare la risposta andandolo a trovare. Gli piaceva e finalmente si sentì pronto di dire di si.

Quando a Minho si spense il telefono, Jisung capì che era un avvertenza per dirgli di partire.

Si era già fatto la doccia e si era già vestito perche sarebbe dovuto andare a casa sua alle 20, ma erano le 19:24 e una mezz'oretta non sarebbe dispiaciuta a nessuno.

Partì e prese la stessa strada che percorse il maggiore poco prima.

Mentre camminava sentì delle urla di Minho provenire da una strada buia e dove vanno sempre i  a spacciare e bere.

Sapeva che qualcosa non andava quindi si fece coraggio ed entrò, ritrovandosi un Minho pieno di sangue e lacrime agli occhi mentre due uomini ,sui 50 anni circa, lo stavano brutalmente picchiando.

Ti amo||minsung one shot (sad)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora