Regulus Black se ne stava in piedi, sull'ultimo scalino del numero 12 di Grimmauld Place. La schiena più dritta che poteva, cercando di stiracchiarsi per apparire il più alto possibile. Aveva le mani incrociate dietro la schiena e osservava con gli occhi carichi di ansia suo fratello, che con un'aria coraggiosa, fronteggiava il padre.
Orion Black, guardò i suoi due figli, con il volto freddo e impassibile e Sirius scrollò le spalle leggermente mantenedo vivo il contatto visivo col padre. Regulus era abbastanza nervoso sugli esiti di questo confronto e su cosa sarebbe successo- era ormai risaputo da tutta la famiglia che Orion e Sirius non avevano esattamente una buona intesa e tra loro non scorreva buon sangue per la maggior parte del tempo. Regulus trattenne il fiato, mentre Orion Black alzava la mano con un gesto rapido...
Diede una calorosa pacca sulle spalle di Sirius ed entrambi i fratelli lasciarono uscire l'aria che avevano trattenuto nei polmoni fino a quel momento, con un sospiro di sollievo.
"Rendici orgogliosi" disse Orion semplicemente, guardando in basso verso Sirius con calore e determinazione nei suoi occhi.
"Certo, padre" borbottò Sirius a mezza voce.
Si scrollò la mano del padre di dosso e si voltò indietro, incontrando subito gli occhi del fratello. Si fissarono a vicenda per svariati secondi, in silenzio. La faccia di Sirius si aprì a un sorriso furbo e si precipitò verso il suo fratello minore. Le sue spalle, si erano rilassate, il secondo esatto in cui aveva interrotto il contatto visivo col padre ed era naturalmente tornato alla sua postura scomposta. Sirius si fermò ai piedi delle scale, fissando emozionato gli occhi grigi di suo fratello. "Aw, andiamo Reggie, non essere triste", disse e il suo sorriso vacillò per un brevissimo istante.
Regulus, storse il naso al soprannome con cui il fratello lo aveva chiamato, ma lo ignorò.
"Eddai Reg, tornerò presto! E' solamente un anno! Un solo anno lontano da questo vecchio stronzo, eh?" Sirius si indicò e Regulus si lasciò andare ad una debolissima risata. La sua faccia, perse colore molto rapidamente e la sua espressione tornò cupa, mentre gli occhi si alternavano tra i suoi due genitori. Erano immersi in una conversazione a bassa voce e non stavano nemmeno lontanamente guardando in direzione dei propri figli. Regulus si fece più vicino a suo fratello, che era alla sua stessa altezza, anche con i centimetri extra che gli scalini gli davano.
"Per favore Sirius... non andartene" lo supplicò, lanciando velocemente un'altra occhiata ai suoi genitori, soprattutto a suo padre. L'espressione di Sirius si addolcì e allungò una mano posandola con gentilezza sul braccio del suo fratellino. "Reggie.. è solo un anno. Tornerò per Natale e poi ti scriverò ogni giorno, se vorrai!" Diede anche lui uno sguardo ai due genitori. "Solo.. per favore, cerca di restare fuori dai guai, eh? Lo sai che nostro padre si arrabbia facilmente da... okay, cerca solo di non stargli tra i piedi." Queste parole vennero fuori in un sussurro leggerissimo, poco più di un respiro e Regulus sentì chiaramente i peli del suo braccio rizzarsi
"Okay" disse Regulus, raddrizzando la schiena non appena i loro genitori si voltarono di nuovo verso di loro "Te lo prometto".
L'espressione di Sirius si trasformò immediatamente in una di enorme piacere e porse la propria mano al fratello, che sciogliendo le proprie, ancora strette dietro la schiena, la afferrò e la strinse forte.
Le dimostrazioni di affetto non erano esattamente una consuetudine nella famiglia Black. Orion e Walburga, erano entrambi dell'opinione che l'amore e l'affetto fossero visti come sintomi di debolezza dagli altri e avevano inculcato questa idea nei loro figli, fin da quando erano appena bambini.
Per queste ragioni, i ragazzi si erano abbracciati davvero raramente e specialmente, non lo avevano mai fatto davanti ai loro genitori.
Quelli erano semplicemente i modi di fare della famiglia Black.
Regulus guardò mentre suo fratello prendeva il suo baule e lo stringeva con forza. Walburga, posò una mano sulle sue spalle ed entrambi seguirono con lo sguardo Orion che accompagnava Sirius fuori la porta. Un rumoroso CRACK! giunse alle loro orecchie e Regulus capì che se ne eranp andati.
Sirius non tornò mai a casa per Natale.
Lui aveva bisogno di Sirius lì. Aveva bisogno di lasciarsi andare. Di urlare, di colpirlo, di piangergli tutto addosso, perché si era sentito estremamente solo. Voleva andare dritto da lui e lamentarsi.
"Come hai potuto farmi questo?! A me?! Come sei potuto andare a finire tra i Grifondoro?! Ho bisogno di te! Ho troppo bisogno di te! Come dovrei farcela ad affrontare tutto questo da solo?!
Profondamente, dentro di sé, comunque, se ripensava al giorno in cui si erano detti addio sulle scale del numero 12 di Grimmauld Place, lo sapeva. Poteva leggerlo nel modo in cui i suoi occhi sprizzarono gioia, nel modo in cui passarono da un grigio spento a un blu brillante.
Hogwarts era la cosa migliore che fosse successa a Sirius.
E Regulus non desiderava altro che il meglio per suo fratello.
Avrebbe dovuto odiarlo, lo sapeva. Lo seppe nel momento in cui sua madre scoprì cosa era successo a Sirius. Regulus era nella sua stanza da letto, il mento poggiato su una mano, che cerava disperatamente di concentrarsi sul libro davanti a lui. Era così tanto preoccupato per suo fratello e su cosa ne sarebbe stato di lui, durante la sua assenza, che faticava a concentrarsi su qualsiasi altra cosa. Fu allora che il rumore di colpi lo raggiunse. Regulus trasalì, sentendo praticamente il cuore arrivargli in gola, e lasciò cadere il libro che finì sul pavimento.
Un urlo agghiacciante di sua madre, giunse dalla libreria e lui si voltò rapidamente guardandosi intorno nella stanza. Per uno stupidissimo istante, quando aveva sentito la voce di sua madre esplodere con rabbia, aveva dimenticato che Sirius non c'era, che era a Hogwarts a godersi il suo primo anno. Si era voltato a cercare il suo fratello maggiore, l'unico che l'aveva sempre protetto dalla collera dei propri genitori.
Regulus ripensò alle innumerevoli volte in cui suo fratello, il suo eroe, lo aveva salvato e non aveva permesso che venisse ferito dai genitori. Sirius era così, si metteva di mezzo tra Regulus e Walburga o Orion, si prendeva le conseguenze e le punizioni che in realtà spettavano al fratello minore. Tutto d'un colpo si ricordò che sta volta Sirius non c'era e non avrebbe potuto proteggerlo.
Questa volta, avrebbe dovuto proteggersi da solo.
Regulus sgattaiolò verso la porta della sua stanza e la aprì leggermente, il poco che bastava per poter premere l'orecchio contro l'apertura della porta e ascoltare meglio. Non appena ebbe poggiato l'orecchio, sentì il rumore assordante di una delle enormi librerie che crollava al suolo.
Improvvisamente, i colpi, i rumori di esplosioni, le urla e qualsiasi frastuono, cessarono. Regulus potè percepire il terrore e l'ansia che crescevano dentro le sue vene, ma lottò con tutte le sue forze per sopprimerli. Raddrizzò le sue spalle appena avvertì i passi di sua madre che calpestavano le scale, facendosi sempre più vicini a lui. Fece un respiro profondo, anche se un po' tremolante; voleva essere coraggioso come Sirius.
"REGULUS ARCTURUS BLACK!" Walburga entrò nella sua stanza come una furia, mancando di travolgerlo per un pelo. La sua faccia era livida di rabbia e Regulus pensava che da un momento all'altro sarebbe uscito del fumo dalle sue orecchie. "Si, madre?", il ragazzo ebbe non poca difficoltà a mantenere la sua voce ferma.
La collera di Walburga sembrò diminuire in modo notevole, almeno per quel momento. Raddrizzò la propria postura e rilassò la mandibola, cercando di reprimere il sentimento di astio che tentava disperatamente di emergerle dagli occhi.
"Tu sei il figlio più bravo. Lo sei sempre stato e continuerà ad essere così. Tu reclamerai e sosterrai l'eredità della famiglia Black. Prenderai il posto di quella disgustosa vergogna di tuo fratello. Verrai smistato a Serpeverde. Sono stata abbastanza chiara?"
"Si.. madre, certo" disse lui con voce traballante.
Lei annuì, compiaciuta della risposta e uscì dalla stanza dopo pochissimi secondi, usando la propria bacchetta per sbattere la porta. La piccola quantità di polvere che si trovava sul soffitto della stanza di Regulus, cadde a terra per l'impatto e iniziò a volare per la stanza.
Da quel momento in poi Regulus seppe che le cose nella sua famiglia sarebbero cambiate per sempre, in modo irreparabile.
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La storia di Regulus Black - Primo libro ANNI 1-4
FanfictionTraduzione dell'opera di @wickitywhack Regulus Black, il più giovane dei due fratelli Black, è cresciuto credendo alla supremazia del sangue puro e segue alla lettera il volere dei suoi genitori. Quando Sirius Black viene smistato a Grifondoro, tutt...