L'orologio appeso al muro del salotto segnava dieci minuti alle due del pomeriggio.
L'appartamento di Buccellati non era granché illuminato di per sé, e a causa del tempo nuvoloso filtrava poca luce dalle finestre, perciò Giorno accese la lampada dietro al divano prima di accucciarsi tra le coperte e mettersi a leggere.
Finalmente aveva un pomeriggio libero e poteva dedicarlo alla lettura, eppure non aveva sfiorato ancora nessuno dei romanzi impilati sul tavolino. Era invece concentrato a leggere una rivista vecchia di un paio di mesi.
Fece scivolare le dita sulla carta patinata e voltò la pagina, ma dopo un po' di minuti tornò indietro di nuovo, come se l'unica cosa ad interessarlo davvero fosse unicamente tra quelle due facciate. Rilesse quei pochi paragrafi più e più volte, senza nemmeno rendersi conto di quanto sembrasse strano, ma in fondo era convinto di essere solo nel soggiorno.___
Mista si era svegliato da poco. Aveva passato l'intera notte in missione assieme ad Abbacchio, perciò si era concesso di dormire tutta la mattina.
Entrò nel soggiorno intento a recuperare del cibo per il suo stand, ma non poté fare a meno di notare il suo compagno di squadra raggomitolato sul divano, con i capelli biondi sciolti che gli correvano lungo le spalle e gli occhi verdi fissi, completamente catturati dalla lettura. Lo vide sbattere le ciglia lunghissime e voltare più volte la stessa pagina, per poi mordersi la nocca dell'indice destro.
Mista si chiese cosa stesse leggendo con così tanta attenzione, e si sorprese quando si rese conto che, incredibilmente, Giorno stava diventando sempre più rosso in viso."Che stai leggendo?" Nell'istante stesso in cui pronunciò quelle parole si maledisse per averlo fatto. Giorno infatti sobbalzò e si premurò di chiudere la rivista.
"Niente!" Si affrettò a rispondere.
A Mista faceva uno strano effetto vedere il compagno così agitato.
Era sempre così serioso e imperturbabile, perciò decise di stuzzicarlo un po'.
"E dai, prometto di non giudicare" disse ridendo "Non sarà mica una di quelle riviste sporche di Narancia? O peggio... una di quelle di Trish?"
"No, niente affatto."
Quando Mista abbassò lo sguardo, per cercare di intuire lo stesso di cosa si trattasse, si rese conto che i colori e la composizione della copertina gli erano familiari "Aspetta, ma quella è mia!" Constatò "L'ho comprata due mesi fa. L'hai presa da camera mia?" Il tono di Mista era più divertito che accusatorio, ma questo non impedì a Giorno di mettersi comunque sulla difensiva.
"No."
"Giorno, guarda che non mi arrabbio mica, eh. Sapessi quante volte Narancia prende le mie cose senza chiedere." Scrollò le spalle, avvicinandosi e sedendosi accanto a lui. Allungò la mano e assottigliò gli occhi "Fammi vedere."
Non gli interessava nemmeno che fosse sua o di qualsiasi altra persona, ma voleva sapere a tutti i costi cosa ci fosse in quella rivista che lo stesse mettendo tanto in imbarazzo.
"L'hai presa da camera mia, vero?" Chiese di nuovo, con tono leggermente più basso e per tutta risposta Giorno cercò di apparire il più calmo possibile, alzando le spalle "Forse."
Mista fece per afferrare l'oggetto del suo interesse, ma nell'istante in cui le sue dita ne sfiorarono la carta Giorno lo trasformò in un garofano rosso.
A quel punto Mista si accasciò contro lo schienale del divano, sospirando sconfitto "Così non è giusto, però..." si lamentò e solo in quel momento l'espressione del compagno si addolcì.
Era da ormai qualche settimana che si erano resi conto del reciproco interesse che provavano l'uno per l'altro, ma oltre alle carezze furtive scambiate alla fine delle missioni, non avevano mai fatto nulla che potesse stabilire di preciso cosa potessero essere.
Giorno aveva avuto un colpo di fulmine la prima volta che si erano incontrati al Libeccio ed era stata in assoluto la prima volta che gli capitava di provare qualcosa del genere. Non era sicuro di riuscire ad interpretare del tutto correttamente i segnali che gli lanciava Mista e se doveva essere sincero temeva di star fraintendendo tutto.
Da qualche settimana faticava a tenere a freno i sentimenti sempre più forti che provava, ma aveva deciso che non avrebbe fatto nulla senza avere prima delle certezze.
"Perché non vuoi farmi vedere cosa leggi?" si lamentò Mista.
"Perché no." Si limitò a rispondere l'altro. "Però... insomma... ti spiace se la tengo?" Chiese a voce bassissima e a quel punto sentì Mista sospirare esasperato.
"Prima me la trasformi in un fiore e poi mi chiedi se puoi tenerla?" Sbuffò divertito "Va bene, tienila pure. Ma non perdermela, dentro c'è una sezione sullo zodiaco che è attendibilissima! Forse te ne avevo parlato qualche giorno fa, ora che ci penso..."
Per una frazione di secondo Mista vide le guance di Giorno colorarsi di nuovo, prima di vederlo alzarsi "Grazie, Mista. Mi sono ricordato che Bucciarati mi aveva chiesto di mettere su l'acqua per il tè." Mormorò dirigendosi a passo svelto verso la cucina e lasciando Mista più confuso di prima.
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Cornered
Fanfiction[Giomis] [Everybodylives!AU] Questa storia partecipa alla "Headcanon Challenge" indetta dal forum Siate Curiosi Sempre. Giorno vorrebbe confessare a Mista ciò che prova per lui, ma si rifiuta categoricamente di farlo prima di avere la certezza di es...