💕Jigen x F!reader💕

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Su richiesta da: myfiphina

Spero ti piaccia!<3

Sesso dell* Reader: Femmina

💕Soft💕
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Narrator's pov

Un giorno Y/n stava camminando per il paesino, é sempre stata una cittadina tranquilla e senza problemi come molti borghi giapponesi con poche casucole e neanche una centinaia di persone.
Y/n era una ragazza davvero carina, i suoi capelli c/c l/c (colore capelli e lunghezza capelli) si muovevano a ritmo del venticello che c'era quel giorno, i suoi occhi c/o si illuminavano alla luce del sole e il suo passo era lento e aggraziato. Nonostante fosse una ragazza carina, nessuno le aveva mai chiesto di uscire e un po' si struggeva per questa cosa anche perché tutte le sue "amiche" erano già fidanzate o addirittura tra poco si sposavano, lei era sempre sola, si immergeva nei libri e leggeva e leggeva per ore senza mai stancarsi.
Stava andando alla biblioteca finché non sentì degli spari provenire da un vicolo, non aveva mai sentito degli spari ma intuì che qualcosa non andava. Con passo felpato si avvicinò al rumore degli spari o di qualcosa che cadeva a terra, ma all'improvviso sentì silenzio. Uscì allo scoperto andando dove proveniva tutto quel baccano e vide 3 corpi a terra: 2 quasi simili e uno che colpì la ragazza nel guardarlo.
La prima cosa che notò era con un grosso cappello grigio scuro abbinato al suo smoking, aveva dei capelli corvini che gli arrivavano sotto le orecchie e una bella barba sul mento che si collegava alle basette, aveva una sigaretta in bocca ancora accesa e questo fece capire alla c/c che lui era ancora vivo. Si accovacciò davanti a lui e l'uomo emise un gemito di dolore indecifrabile, lei avvicinò al suo orecchio la bocca dell'uomo aspettando che dicesse qualcosa per poi sentire un sospiro provenire da lui che sussurrava:
<<vai via..>>
<<No non la lascerò qui!>>
Appena lei protestò lui con le poche forze che aveva le puntò la pistola contro e lei si allarmò mettendo le mani in alto, era spaventata ma voleva salvarlo.
<<La prego... Non le farò del male>> lo rassicurò lei con pazienza sussurrando, vide lui che piano piano perdeva i sensi e così la donna ne approfittò per prenderlo da una spalla e portarlo a casa.

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Gli occhi del pistolero si riaprirono appena per poi richiuderli di scatto per la luce di una lampada che lo accecava, dopo che si abituò alla luce aprì gli occhi e si alzò di scatto sentendo un grande dolore al fianco stringendo i denti per il malore. Dopo un po' guardò la stanza dove si trovava e vicino al letto trovò la c/c che era intenta a leggere un libro nel mentre che si mordicchiava l'unghia del pollice, appena lui la iniziò ad osservarla, Y/n se ne accorse e tolse il libro chiudendolo un po' rossa dalla vergogna.
<<Ti sei svegliato finalmente>> disse lei sorridendo senza mostrare i denti.
<<Perché>> chiese lui, lei fece un espressione interrogativa facendo spegnere quel sorriso.
<<Perché... Cosa?>> Chiese lei.
<<Perché mi hai aiutato?>>
Lei ci pensò per un po' di secondi per poi rimettere lo sguardo sul corvino.
<<Penso che aiutare qualcuno non ci sia niente di male, non ti avrei di certo lasciato tutto insanguinato ecco!...>> Disse lei con un filo di imbarazzo.
Lui era confuso, perché non si è allontanata da lui quando gli ha puntato la pistola?
<<Quindi non hai avuto paura? Paura della pistola intendo>> chiese l'uomo.
<<No... O almeno, si all'inizio anche perché non ho mai visto una pistola in tutta la mia vita. Ma so che lo facevi perché avevi paura>> rispose.
<<Io non ho paura di niente>>
<<Tutti hanno paura di qualcosa>> intervenne la c/c.
<<Oltre ai dentisti non ho paura di niente>> rispose lui con un filo di ironia incrociando le braccia, la ragazza di mise a ridere.
Lui la guardò nel mentre che lei si asciugava la lacrimuccia da quanto aveva riso trovandola molto carina ma rimase rigido. Non poteva di certo innamorarsi a prima vista no? Sarebbe da pappemolli come la pensava lui.
<<Comunque non mi hai ancora detto il tuo nome, io sono Y/n>> si presentò lei per cambiare discorso.
<<Io sono Jigen Daysuke>> si presentò anche lui.

<<come vanno le ferite?>> gli chiese la ragazza ancora,

<<beh ancora maluccio ma sto bene, sono un uomo molto forte>> disse lui con virillità e lei sorrise.

Qualche giorno dopo lui si sentì sempre meglio, in questo periodo hanno parlato di tante cose: della vita, dell'amore..

<<Secondo te cos'è l'amore?>> Chiese lei chiudendo il libro che stava leggendo, lui si voltò verso di lei smollandosi la cravatta.
<<L'amore è come una rosa, si è bello ma ha molte spine>> spiegò lui sistemandosi il cappello.
<<Tu come lo vedi?>>
<<Magico.>> Disse lei alzando gli occhi al cielo stringendosi il libro rosso che aveva in mano al petto, <<magico in che senso?>> Chiese l'uomo.
<<Beh è come una magia non trovi? Io credo tanto all'amore a prima vista... Ti trasporta e ti fa volare come se ti spuntassero delle ali>> disse lei sognante.
<<Finché poi non ti tagliano quelle cosiddette "ali">> la interruppe secco accendendo la sua sigaretta, lei ci rimase male, <<perché dici questo? Hai.. avuto brutte esperienze con l'amore?>> Chiese con tono malinconico, lui la guardò, <<Già.. le donne.. per me le donne sono tutte uguali: prima ti amano, poi ti pugnalano alle spalle, oppure cercano troppe attenzioni. Ti prendono il cuore e ci passano sopra con i loro tacchi appuntiti... Per questo l'amore mi fa schifo, non serve per la vita>> spiegò. La ragazza rimase sorpresa da quest'osservazione, era molto profondo ma gli venne in mente un pensiero:

Aveva ... Paura dell'amore?

<<E.. sono tutte così?>> Chiese sconfitta, <<si tutte, forse si salva qualcuna ma.. non ne ho idea>> disse lui per poi guardare con la coda dell'occhio il libro che stava leggendo la c/c.
<<Romeo e Giulietta?>> Disse lui quasi ridacchiando, la donna diventò rossa dalla vergogna e gonfiò le guance.
<<Ec-ecco è il mio libro preferito..>> disse lei sul punto di prendere fuoco, quando parlava di libri non smetteva di parlare e quasi se ne vergognava per questo reagiva così.
<<Beh non è il mio genere ma è un classicone quindi non ho nulla da ridire>> disse lui finendo di ridere facendo un tiro dalla sua sigaretta.
<<Oltre al libro c'è anche un film... Lo hai mai visto?>> Chiese lei, <<si una volta>> rispose. Lei allora si alzò quasi saltellando e andò a prendere uno stereo, lo posò sul tavolo e prese anche un disco e lo inserì partendo una melodia classica.
<<È un po' cupa ma.. è la mia preferita di tutta la opera di Romeo e Giulietta, è la danza dei cavalieri>> disse lei rimanendo in piedi guardando Jigen.
<<Oh sì la conosco.. è molto bella>> disse lui con un sorrisetto per poi alzarsi porgendo una mano alla c/c.

<<Vuoi ballare?>> Chiese con un filo di rossore sulle sue guance, lei rimase di sasso ma sorride e prese la mano del suo cavaliere.
<<Con piacere>> disse lei sorridendo.

Iniziarono a ballare, volteggiando come due foglie d'autunno,
Con lui si sentiva viva, qualcosa che non aveva mai provato prima di allora, proprio come leggeva nei suoi romanzi preferiti, si sentiva come la protagonista di un libro che incontrava per caso il suo cavaliere.

Solo che questa era la realtà.

Quasi a fine balletto lui le fece fare un casquè che rimase in sospeso per un po', lei lo guardò incantata dal momento magico che stava vivendo con un perfetto sconosciuto ma che già amava alla follia: i suoi occhi, i suoi capelli e il suo sorrisetto non la lasciavano stare, navigavano nella sua mente da giorni oramai ma... Se glielo avesse detto lui la prenderebbe per pazza o forse come una bambina che si fa fantasie fiabesche su un uomo maturo come lui.
Ma come d'impatto sentì il suo fiato sul suo viso, erano talmente vicini che i loro corpi sembravano calamite.
<<Sai Y/N..>>
<<Dimmi>>
<<Ci ho pensato sulla questione delle donne e... Sono tutte così.. tranne una>> <<e chi?>> Chiese lei innocentemente, lui le rispose sfiorando le sue labbra con le sue, il bacio fù lento e profondo... Lui gli spostò una ciocca davanti ai capelli e approfondì il bacio entrando dentro di lei e lei non fece altro che seguirlo.
Si staccarono poco dopo ed entrambi avevano il fiatone, lei lo guardò ancora svonvolta e le guance che prendevano fuoco, lui sorrise e la tirò su facendogli il baciamano.

<<È stato un piacere mademoiselle>>....

Ci rincontreremo, Jigen Daysuke.


Fine<3

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