Amore, tempo e morte.

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tw: c'è una citazione di un film in particolare,
scoprite quale.







25 dicembre, ore 02:23

Simone porta le proprie braccia al petto, incrociandole l'una sull'altra, sfrega i palmi su di esse, sta cercando di recuperare quel calore che il vento gelido di dicembre gli sta portando via. Indossa un cappotto di velluto color cammello, che riesce a ricoprire la propria figura fin sotto le ginocchia, al di sotto di esso veste un maglione di lana verde a collo alto e un paio di pantaloni neri, che comunque non sono in grado di riscaldarlo abbastanza.

Si guarda intorno, sfinito e arrabbiato. Non c'è anima viva, in quel vicolo buio di Roma, ed è alquanto naturale un simile evento, dato l'orario inusuale e la data poco consona a far riversare persone da sole in strada.

È la notte di Natale, dopotutto, ed è nel calore di un camino accesso e nella vicinanza delle persone a te care che va a formarsi il vero concetto di quel momento.

Ma Simone quel camino accesso lo vede spento da anni, e il calore delle persone a lui care ha smesso di cercarlo da un pezzo.

Sente delle risate in lontananza, quando passa accanto a piccoli spiragli di finestre socchiuse, dal quale pare levarsi il significato più alto di felicità.

Ed è su una di quelle finestre che pone la propria attenzione.

Il camino è acceso, all'interno di un grande spazio che sembra essere, con ogni probabilità, il salotto di quell'abitazione. Le luci sono soffuse, colorano l'abitacolo di un tenue arancione, il calore che emanano le lucine dell'albero di Natale accanto ad una piccola tv che passa le immagini di un film natalizio, Simone riesce a percepirlo anche a quella distanza, mentre porta le mani chiuse in un pugno sulla bocca, e ci soffia dentro del fiato caldo.

È uno spazio vuoto, ad ogni modo, non vi è presenza di alcun essere umano, molto probabilmente prigionieri di quel sonno a cui lo stesso Simone sente il bisogno di lasciarsi andare.

Ma basta un attimo, piccolo e infinitesimale, quanto basta a Simone per poter godere di un momento vero, felice, angosciante: due figure adulte, un uomo e una donna, con una quantità indefinita di pacchi regalo in mano, si avvicinano lentamente all'albero di Natale e, altrettanto lentamente, posano i pacchi sotto di esso. 

I regali di babbo Natale.

Le labbra di Simone acquistano una parvenza di sorriso, seppur quella situazione sia a lui sconosciuta. È bello, vedere l'amore generare amore.

Immagina e sente i sorrisi di quei bambini che l'indomani godranno di tale sensazione, di quella magia a cui ancora possono sperare e aggrapparsi.

Ed è istintivo, naturale, ritrovarsi a sorridere

Così come lo è per la donna, quando volta il capo e incontra Simone.

E gli sorride, con le labbra e con gli occhi.

Simone la vede, ed è il sorriso di quella donna a generare la prima vera scintilla di calore che sente quella sera.

Le sorride di rimando, impacciato e imbarazzato, per aver quasi preso parte ad un momento tanto intimo e privato, prima di congedarsi con un piccolo cenno del capo e allontanarsi da quella finestra. Si guarda di nuovo intorno, mentre soffia altro fiato caldo sulle mani gelide e le infila, subito dopo, nelle tasche dei pantaloni che indossa.

Amore, tempo e morte - Simuel Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora