la vita di Cielo

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Io mi chiamo Cielo...si,
Cielo.É poco comune,lo só ma non avrei potuto chiamarmi in un altro modo visto che,secondo i miei genitori,il mio nome doveva essere speciale,proprio come me.a volte mi chiedo se il mio nome non sia una punizione,insomma ci avete mai pensato anche voi?non avete mai pensato che se avreste avuto un altro nome sarebbe cambiata un'intera vita?io si,ho sempre creduto che se mi fossi chiamata...Marta,o magari Lucia,per lo meno la metà delle cose che ho vissuto fino ad ora non mi sarebbero successe,e vi assicuro che la mia vita non é da sempre stata rosa e fiori. ora si,posso dire che ho delle amiche,sono favolose,loro non mi considerano così speciale come i miei genitori,loro mi considerano solo una pazza,una simpatica pazza.
A loro piace chiamarmi così e la verità é che non posso dargli tutti i torti,
Sono un pò pazza,ma non potrei mai fare del male a nessuno,solo a me stessa.
Infatti c'é stato un periodo nella mia vita in cui se ce l'avevo con qualcuno me la prendevo solo con me stessa,con il mio corpo....
Ma questo viene dopo,
Andiamo in ordine.
questa é la mia storia:
Alle elementari io avevo un carattere davvero chiuso,
Apatico,sensibile,ero una gran timidona e non parlavo mai con nessuno.
Non avevo nè amici né amiche,non avevo mai stretto amicizia con nessuno,non avevo mai portato nessuna mia compagna di classe a casa,
Non ero mai stata invitata alle feste,nulla di tutto questo.i miei compagni di classe giocavano a calcio,
E io mi ingozzavo di schifezze.le mie compagne di classe giocavano con le bambole,e io mi ingozavo di schifezze.i miei compagni di classe andavano fuori con i loro genitori,ma io invece no,
Restavo a casa a ingozzarmi di schifezze.
Io allora,mi sentivo diversa,mi sentivo un'emarginata,ero una cicciona,timida,apatica ma terribilmente sensibile.
Stesso per mia madre io ero lo zero più assoluto,
Valevo meno di zero e questo mi faceva male,molto male.odiavo tutti,e dico proprio tutti,i miei coetanei.solo per una ragazza provavo odio e ammirazzione allo stesso tempo,lei era la bella Rocio,
La figlia della migliore amica di mia madre.
Lei era(e lo é ancora)la figlia e la ragazza perfetta.
Aveva la mia stessa età,era bella,magra,simpatica,bionda,Carismatica.era la perfezione fatta a persona,io invece ero il suo esatto contrario,io ero sciatta,grassa,apatica,mora,fredda con tutto e con tutti ed ero un vero e proprio disastro.mia madre,che era una tipa snob con la puzza sotto il naso,decise di farmi diventare la brutta copia di Rocio.lei praticava danza,ed io praticavo danza,lei praticava nuoto ed io praticavo nuoto,lei era un'ottima studentessa ed io ero un'ottima studentessa...
Ma lei era magra ed io no,
Lei era bella ed io no,lei era piena di amici ed io no,
Insomma io rimanevo srmpre la brutta copia.
Gli anni passarono e le cose non cambiarono,io rimanevo sempre la copia di rocio ma ero sempre la solita grassona sfigata,con ricio non eravamo affatto diventate amiche ma,al contrario,eravamo in continua competizione giorno e notte.era così arrivato il tempo di iscrivermi alle scuole medie,così,logicamente,mia madre mi iscrisse alla stessa scuola di rocio.
L'anno scolastico inizió come sempre,nessuno che mi calcolava,nessuno che mi parlava,nessuno che ci teneva a fare amicizia con me,tutto come sempre,era come se io ogni anno recitassi sempre lo stesso copione,quell'anno cambiavano solo gli attori e il teatro,le battute erano le stesse. poco a poco peró,iniziai ad ambientarmi,
Iniziai a guardarmi intorno e vidi che in fondo non ero l'unica ragazza grassa di tutta la scuola,in fondo non ero l'unica sfigata che si aggirava da quelle parti e così,feci amicizia con un gruppo di ragazze molto simili a me,per lo meno di fisico ci somigliavamo molto e questo mi bastava.
Finalmente il mio telefono cominciava a suonare,i libri non li leggevo più per divertimento ma per dovere,le passeggiate in macchina con i miei genitori diventarono uscite in comitiva e così via.finalmente avevo degli amici.Ma questo é solo l'inizio,il mio vero incubo deve ancora iniziare.

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