Posso solo chiedere perdono
per questa cosa orrenda
che state per leggere
⚠ Smut ⚠Manuel non sapeva neanche come ci era finito ad un mercatino di natale, sapeva solo che stava camminando in giro per Roma alla ricerca dei regali per sua madre e il suo ragazzo e, improvvisamente, si era ritrovato a guardare delle bancherelle con sopra di tutto e di più sul lungotevere.
Aveva già adocchiato qualcosa di carino per sua madre a una bancarella di una signora che vendeva gioielli fatti a mano. Che poi lui di gioielli non ci capiva niente, ma appena li aveva visti aveva pensato subito ad Anita, così – anche se voleva prima finire di fare il giro – aveva già capito che poteva iniziare a concentrarsi solo sul regalo per Simone.
Dopo aver visto altri due o tre stand, capitò davanti a uno pieno di macchine fotografiche e videocamere di ogni tipo. Lui non ci aveva mai capito niente di quella roba, e non era sicuramente un appassionato di fotografia ma Simone si. Durante l’estate della maturità, Simone aveva iniziato a maturare una grande passione per le foto e i video, soprattutto grazie all’interrail che Dante aveva regalato a entrambi.
Avevano visitato le principali capitali europee: Parigi, Amsterdam, Bruxelles, Berlino, Vienna. E di ogni città avevano almeno 5000 foto, molte tutte uguali o solo da angolazioni leggermente diverse, proprio perché Simone stava ancora imparando.
Potrei comprargli una macchina fotografica, pensò Manuel tra se e sé, almeno ne avrebbe una tutta sua e non dovrebbe chiederla sempre a suo padre.
A quanto pare, si era fermato così tanto a riflettere da farsi notare dal proprietario della bancherella. «Salve, posso fare qualcosa per lei, giovanotto?»
«Io.. Uhm… - Manuel guardò le decine di macchine posate ordinatamente sul banco – stavo… cercando un regalo pe il ragazzo mio. Però nun so molto pratico de ste.. cose.» disse grattandosi il collo a disagio.
Al signore fece quasi tenerezza. «Come ti chiami ragazzo?»
«Manuel.»
«Bene Manuel, io sono Giorgio. Intanto devo sapere se stavi cercando una fotocamera, una videocamera o qualcosa che abbia entrambe le funzioni?»
Già quella domanda lo mandò in confusione, eh me stai a fa na bella domanda.
Giorgio vide il panico negli occhi di Manuel e, con un sorriso dolce, capì di doverlo indirizzare lui. Prese tra le mani una macchina semplice, perché una cosa semplice sembrava proprio quello che stava cercando Manuel.
Gliela porse e il suo sguardo si illuminò mentre la stringeva tra le mani. «Questa è una Nikon B500. È una digitale, con Bluetooth, cavo USB e fa anche filmati in HD. È una delle più semplici e facili da usare che ho, perfetta per chi è ancora alle prime armi.»
Manuel annuì ascoltando più attentamente tutti i tecnicismi che Giorgio non mancò di spiegargli, e che ovviamente non capì.
«Comunque dentro c’è il libretto originale con tutte le specifiche.» Grazie a Dio, pensò Manuel.
Chiese poi il prezzo rimanendo felicemente sorpreso rientrasse nel suo misero budget. «La prendo.» Giorgio gli sorrise per poi iniziare a preparare il pacchetto regalo.
Una volta finito e pagato, Manuel lo salutò augurandogli un buon natale, «Spero piaccia al tuo ragazzo…»
«Simone.»
«Spero piaccia a Simone.» disse sorridendogli Giorgio per poi salutarlo e augurargli una bella giornata.
Manuel tornò indietro verso la bancherelle per comprare il regalo a sua madre con un gran sorriso sul volto.