mi sono svegliato di soprassalto nei meandri di una stanza arida e scarna,in cui vi era l'oscurità seduta su una sedia a dondolo con un libro di luce soffusa fra le mani. e lei se ne stava lì a dondolare e a canticchiare un armonia che usciva dalle sue labbra di mondo. c'è che poi mi sedetti sulle sue gambe e mi rannicchiai in braccio a lei.. la sua gelida aura era in qualche modo confortante e nei suoi occhi io vi rivangavo il passato aspro e amaro di chi fino a quel momento aveva sempre sperato.
-E.R