CAPITOLO 18

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Mi risveglio nella stanza di Ciro. Connetto bene la vista e vedo mio fratello tenermi la mano e Ciro seduto su una sedia:

Io:<<E-Edo>> biascico un pochino, mi alzo e subito mi rimetto giù che sento girare tutto e mi fa male atroce

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Io:<<E-Edo>> biascico un pochino, mi alzo e subito mi rimetto giù che sento girare tutto e mi fa male atroce. Ciro si avvicina a Edo

Edo:<<comm te senti?>>

Io:<<mi fa male la testa, dammi qualcosa per il mal di testa>> mi guardano seri

Ciro:<<no, niente pillole>> lo guardo male

Io:<<stai scherzando? Ho un mal di testa, se mi alzo mi sento svenire. Era meglio si nun me svegliavo>>

Edo:<<non dirlo neanche per scherzo Rosalì!>> li do le spalle e guardo fuori dalla finestra

Io:<<uscite! Voglio rimanere sola e sono stanca>> sento la porta aprirsi e poi chiudere.

POCHI MINUTI DOPO

Sto tremando a causa della droga...Ormai sono in astinenza. Incomincio a sentire caldo e poi freddo, dopo qualche secondo corro in bagno a vomitare e sento qualcuno tenermi i capelli.

Ciro:<<va tutto bene ciù ciù!>>

Io:<<ciù ciù nu cazz!>> alzo un pochino la voce, mi lavo i denti e mi sdraio sul letto che continuo a tremare

Ciro:<<fatti aiutare!>>

Io:<<AIUTARE? NON MI STAI AIUTANDO! MI AVETE PORTATA CON LA FORZA IN UNA STANZA DEL CAZZO COME SE FOSSI UNA PEZZENTE E VUOI CHE CHIEDA IL TUO AIUTO? VAFFANCULO CIRO>> chiudo gli occhi e dopo un po' sento la porta sbattere. Mi alzo dal letto, mi avvicino alla porta e vedo che è aperta. La apro lentamente e scendo le scale per non farmi vedere. Sento tutti che parlano in cucina e corro alla porta di casa, la apro ed esco fuori e incomincio a correre il più velocemente possibile e senza farmi vedere dalle guardie.

Edo:<<ROSALIAAA!!>>

Ciro:<<A' RO' CAZZ È ANDATA?>> prendo la moto di Edo e con i fili la provo ad accendere e parte il motore ed esco fuori dalla villa

Edo:<<Ciro jamme a prenderla>>

Ad un certo punto mi giro e vedo Ciro sulla sua moto e dietro di lui c'è Edo. Vado più veloce e mi ritrovo in una strada deserta dove ci sono solo alberi, alberi e la strada è terra. Mi rigiro e mi sta alle calcagna. Mi sta scoppiando la testa, mi tocco la testa, apro gli occhi e stavo andando contro ad un albero che subito faccio una manovra per non andare a schiantare e perdo l'equilibrio della moto e cado per terra, mi alzo subito e incomincio a correre velocemente possibile. Mi rigiro, ma non trovo Ciro ed Edo, ma...Don Filippo e Romeo. Vado nel panico e corro più veloce e mi nascondo dietro ad un albero e respiro affannosamente e mi ricordo ora di avere la mia pistola, la tiro fuori e la porto al petto.

MARE FUORIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora