inaspettato

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Erano passati molti mesi dalla prima volta che avevo incontrato Eddie, pre precisione 4 mesi.
Era marzo da qualche giorno ma il caldo iniziava già a farsi sentire, e la cosa bella che non eravamo noa che lontanamente vicini all'estate, bha io non lo so.
In quei quattro mesi io ed Eddie avevamo molto legati, eravamo inseparabili. Andavamo a scuola in sieme, suonavamo, fumavamo,studiavamo,dormivamo in sieme. Ah sì Eddie viveva ormai da noi siccome, per colpa di un litigio suo zio lo aveva sbattuto fuori casa e noi lo avevamo accolto con grande piacere, questa scena mi sembra di averla già vista.

Eddie: o no te non mi farai cambiare idea, col cavolo
Asia: ma daiii
Eddie: ciccia senti a me piace
Asia: ma se te li tagli così corti sembri un fungo poi
Eddie: un fungo?
Asia: si un fungo, ma non di quelli bellini pucciosi, di quelli brutti che come li guardi ti ammazza pure l'anima
Eddie: esagerata. Ma se le cose sono così non me li taglio
Asia: sarà meglio sennò ti faccio dormire sul pavimento
Eddie: Nono ok non me li taglio, dormo bene nel letto accanto a te.
Asia: esagerato

Si dormivamo insieme

Eddie: asia...
Asia: si?
Eddie: oggi dovrei andare da mio zio a prender-
Asia: si ti accompagno io tranquillo game master
Eddie: e si ma fammi finire di parlare cazzo, comunque grazie
Asia: me lo chiedi ogni singola settimana, é ovvio che so cosa mi devi chiedere, e tu dovresti già sapere la risposta
Eddie: chiedere non fa mai male
Asia: giusto

Presi le mie converse  e me le misi poi presi la giacca e uscì dalla camera

Eddie: ei ei dove vai?
Asia: a fare un giro nel bosco
Eddie:vengo anche io
Asia: ok

Prese a sua volta la giacca e uscimmo di casa.prendemmo la strada che c'era dietro casa mia, é una stradina più corta ma se vai piano é molto lunga da fare. Eddie si prese una sigaretta e la mise sulle sue labbra. In quel momento nella mia testa uscì un'immagine che non pensavo poter mai immaginare,me e lui che ci baciamo. Ok posso dire che un pochetto mi piace, lo ho capito qualche giorno fa, quando Eddie non c'era e a me mancava. Cazzo ormai non faccio nulla senza lui.

Eddie: ei tutto bene? Ti vedo pensierosa
Asia: sisi tutto ok

Mi passo la sigaretta ma rifiutai

Eddie: ok qua c'è qualcosa che non va
Asia: perché?
Eddie: perche non rifiuti mai la mia sigaretta
Asia: no é solo che stavo pensando a una cosa, tutto qui
Eddie: a che cosa?

Non volevo dirgli cosa in realtà, ma in quell'attimo non sapevo cosa inventarmi quindi sparsi una cosa a casissimo

Asia: a mio padre, e alle cose che ha fatto
Eddie: ahh basta a pensare a lui. Non so cosa ti abbia fatto o detto, ma devi dimenticarla capisci?
Asia: si lo so ma non ci riesco.

Arrivammo al solito tavolino e ci sedemmo

Eddie: lo so, ma ora sei qui ah hawkins, dai tuoi amici, da tuo fratello, da me, mh ok quindi prova a non pensarci più! Liberati da quei pensieri brutti e lanciali fuori da te, dimenticali
Asia: e come cazzo faccio a liberarmi di queste cose? Sono pur sempre il mio passato!
Eddie: non so parlane con qualcuno
Asia: e chi? L'unica persona che mi ha ascoltato e che sa tutto é dhara la mia migliore amica, quella della Francia
Eddie: sisi so chi é. Se voi ci sono io, non sono in gran che come amico, però so ascoltare, e anche tanto sai?
Asia: ok, dovrei riuscirci, credo. O forse no

Rimasi in silenzio per un po' poi mi decisi. Cazzo da una bugia é uscito tutto questo, e sto per parlare ad Eddie cosa mi faceva mio padre, wow che graaaande passo avanti

Asia: allora emh, come dire. Sappiamo entrambi che noi due ci siamo visti da piccoli, e che ci siamo regalati quelle collane. In quel momento ero appena scappata da mio padre e mia madre. Loro erano in casa, stavano litigando come ogni singolo giorno, urlavano come sempre, ma era un modo diverso. Si urlavano cose orribili del tipo: devi morire bastardo, troia, non dovevo sposarti, sei un pezzo di merda e cose peggiori anche. Poi arrivo il momento
Eddie: che momento
Asia: il momento del silenzio...non mi piaceva il momento del silenzio a me, e tutt'ora non mi piace. Quendi poi senti un fortissimo rumore, rumore di un vetro che si rompeva. Scesi velocemente le scale, e vidi la cosa più brutta di sempre.
Mia madre a terra con il braccio sanguinante e mio padre davano a lei, in piedi con un pezzo di vetro enorme. Distinto presi mio fratello, che allora aveva solo 1 anno, quindi immaginati. E uscimmo di casa. Mia madre mi sorrise quando stavo chiudendo di fretta la porta di casa, era felice di vedere me e mio fratello che stavamo andando via, vai da una vita infelice, con un genitore orribile, che menava a morte me e mia madre, fortunatamente non arrivo a dustin.andammo in quel prato, dove ci siamo incontrati per la prima volta e iniziai a piangere tantissimo. Avevo paura, paura di non poter più riabbracciare mia madre

Iniziai a piangere

Asia: paura del destino a cui andavo incontro, paura di mio padre, insomma tutto quanto. Avevo portato con me dei fogli, acquarelli, due coperte e il telefono.
Avevo preso tutto di corsa quindi non sapevo bene bene cosa avevo preso di preciso. Subito copri Dustin, era inverno quei di faceva molto freddo e per la fretta la giacca l'avevo dimenticata a casa. Poi lo misi di fianco a me, si era addormentato. In tutto questo io continuavo a piangere tantissimo. Poi sei arrivato te e mi hai fatto sorridere. Poi il trasloco dove mio padre mi lasciava i lividi ovunque. E quando dico ovunque, dico la verità. Me li lasciava sulle braccia,gambe ,collo,pancia,viso, schiena piedi, ovunque. E mi diceva sempre che ero grassa, che ero una vergogna per la famiglia che dovevo mangiare dimeno che ero una balena, e io gli credevo e anche tanto, così iniziai a mangiare sempre meno, fino a quando non mangiai proprio più e svenni in classe per un calo di zuccheri

Stavo piangendo e non poco

Eddie: wow, che pezzo di merda
Asia: già, che pezzo di merda
Eddie: dai vieni qui

Apri le braccia, dove subito dopo chiuse con me dentro. Era un abbraccio sincero, molto affettuoso. Quell'abbraccio diceva più di mille parole

Eddie: non piangere, ora quelle cose appartengono al passato. Noi ora siamo al presente, vivitelo e non pensare più a quel bastardo ok? Qua ci sono io che ti proteggi dai cattivi, c'è dai guarda quanto sono cattivo, so anche fare una faccia da duro guarda

Fece finta di fare una faccia da duro. Il risi

Eddie: evvai ce lo fatta
Asia: a fare cosa
Eddie: a farti ritornare il sorriso. Mi piace il tuo sorriso. In realtà mi piace tutto di te, i tuoi occhi colori nocciola, i capelli, la risata, la voce, tutto quanto e non sai quanta voglia ho di assaporare quelle labbra carnose

Rimasi un po' spiazzata da quello che aveva detto, ma nonostante tutto non mi staccai un secondo dal suo corpo.
Mi allontanai solo per guardarlo in faccia, subito dopo successe. Mi baciò. Diciamo che parti come un bacio, poi si trasformò in una limonata. Dopo qualche minuto ci staccammo, dove amo prendere fiato o morivamo

Eddie: vedo che la pensi come me eh
Asia: si, lo pensa da giorni in realtà
Eddie: solo giorni?
Asia: si perché? Tu da quanto?
Eddie: diciamo em... 4  mesi
Asia: cioè da quando ci siamo visti per la prima volta?
Eddie: esatto
Asia: ah, e io non me ne sono accorta
Eddie: esatto
Asia: si sta facendo tardi, andiamo da tuo zio prendiamo le ultime cose e andiamo a casa ok?
Eddie: ok principessa
Asia: ORA HO CAPITO PERCHE MI CHIAMAVI COSÍ
Eddie: buongiorno principessa
Asia: ho ci vuole il tempo eh
Eddie: sisi

Andammo a casa di suo zio, prendemmo digli scatoloni e tornammo a casa, giusto in tempo, appena entrati a casa scoppio un temporale. Mangiammo e andammo a dormire, rigorosamente uno abbracciati all'altro.

sei solo tu quello che ho<3 - Eddie Munson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora