Io non pensavo, non penso e non penserò.
Credo di non esserci portata nel farlo.
Un gesto così naturale e umano che contraddistingue ogni anima come unica, in questo mondo pieno di riflessi.
Ma gli specchi si rompono facilmente e la nostra immagine si frantuma tra le nostre mani e ci feriamo.
Sempre se non stiamo già sanguinando.
Tu neanche hai pensato vero?
Rispondo io per te: tu non l'hai fatto.
O magari nella tua mente qualcosa fioriva, ma non ero io.
Io sono appassita ormai da tempo, senza te che sei la mia acqua non cerco nemmeno di prostrarmi alla luce del sole.
Ho lasciato che tutto si spegnesse improvvisamente: ho creato fuori e dentro di me un blackout apocalittico che mi porta al degrado morale e fisico.
"Premi " mi ordino "Premi! "
La mia figura tremolante allo specchio minaccia di spararsi un colpo in testa.
Rido di quell'immagine puntando l'arma verso quel riflesso che tanto ripudio.
-Bang - sussurro premendo il grilletto.
*Click *
Lancio l'arma scarica sul letto accanto ad alcuni proiettili sparsi come foglie su un sentiero, per poi dirigermi in bagno spogliandomi ad ogni passo, seminando i miei abiti dietro di me come una scia di briciole per ritrovare la strada di casa.
Mi butto sotto il getto bollente dell'acqua della doccia.
Guardo per terra il trucco colato formare decine di gocce nere come il cielo fuori dalla finestra quella notte: senza stelle e senza risposte.
"-Ti amo -
- Sei serio? -
-Certo, ti amo incondizionatamente -Bugiardo. "
Presa da un fastidio percettibile mi porto le mani in testa infilando le dita tra i capelli .
"-Mi hai tradita -
-Cosa? -
-Ti ho visto con quella.
Mi hai tradita davanti agli occhi -
-Scusa -Scusa... Scusa?! "
Ogni ricordo trascina con se un bruciore al petto e sento il mio cuore sciogliersi come un pupazzo di neve abbandonato al sole.
O almeno quello che ne rimane.
"-Mi ami? -
-Certo -
-Forse non hai capito la domanda: mi ami? -
-Sì, io ti -
-No. Tu non ami -
-Lasciami spiegare... -
-No.
Tu non mi ami.
Fine -
-Non è vero... io... -
-NO! NON MI PRENDERE IN GIRO! -
-Calmati, hai bisogno di calmarti...lasciati abbracciare...-"-No! NO! - le mie mani afferrano aggressive ciocche di capelli e tirano non curanti per poi distendersi dinanzi a me come per allontanare quel qualcuno che prepotente nella mia mente fa a pugni con la mia coscienza -NON MI TOCCARE! - la mia voce sguarcia il silenzio come un fulmine a ciel sereno mentre le mie braccia si muovono sgraziate e scordinate sbattendo sulle pareti
-LASCIAMI ANDARE! SMETTILA DI ESISTERE! - bisognosa di comprensione mi porto le braccia al petto fregando sulla mia pelle nuda e rovinata da graffi involontari, come quando cerchi di scaldarti proteggendoti dal freddo -Non mi toccare... te ne prego... abbandonami, esci dalla mia testa...- lenta e priva di animo mi accascio a terra strisciando la schiena contro il muro in piastrelle farfugliando suppliche che nessuno sentirà.
"Arriverà presto il momento di sentire le tue "
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Questo é quel che rimane.
RomanceCosa capita quando quella luce si spegnerà? Sarò capace di camminare al buio? Perché io penso proprio che mi inciamperò, cadendo per l'ultima volta.