阳光 //jensoo

Capitolo 1

È una mattina come tutte le altre.
Il sole è alto nel cielo, gli uccelli cinguettano fra di loro e svolazzano fra gli alberi di ciliegio, che sono finalmente sbocciati. In mezzo alle foglie del ciliegio che cadono tranquillamente c'è la figura di una ragazza che corre.

Jisoo Kim, così si chiama la nostra protagonista. Nata nel mese di gennaio, ha però un cuore caldo come i mesi d'estate. È figlia unica, suo padre è un bancario e sua madre fa la casalinga. La nostra Jisoo è abbastanza alta da riuscir ad aiutare sua madre a prendere ciò che sta sull'ultima mensola della cucina. Ha un sorriso caldo che potrebbe far sciogliere persino la neve, ed ha dei lunghi capelli scuri che incorniciano il suo volto angelico ed i suoi vispi occhi generosi.

Ahimè, però, Jisoo ha dei difetti, come tutti noi, no?
Jisoo è un po' goffa, ed è anche questo il motivo per cui adesso si ritrova a correre tra le strade che portano alla sua scuola. E l'altro è che ha una cotta per Jennie.

Jennie Kim, coincidentalmente ha il suo stesso cognome ma a dir la verità non hanno nessun legame di sangue, anzi.

La famiglia di Jennie viveva accanto a quella di Jisoo, ma quando la madre di Jennie decise di risposarsi e di andare a vivere col marito a qualche ora lontano da lì Jennie decise di rimanere. Ed ovviamente la famiglia di Jisoo decise di prendersene cura come se fosse la loro figlia.

Jennie era poco più alta di Jisoo, aveva degli occhi scuri stupendi che però sembravano di ghiaccio, una bocca che rimaneva quasi sempre immobile, sembrando quasi che non sapesse sorridere e delle guanciotte che facevano venir voglia di strapazzarle quasi sempre. Aveva dei lunghi capelli tinti con dei colpi di sole. È per Jisoo era la ragazza dei sogni.

Ma ritorniamo alla nostra Jisoo che stava correndo come una pazza verso l'ormai quasi vicina entrata della scuola. E che entrando non si era resa conto delle scarpe slacciate, che superando il cancello che stava per chiudere, attraversando il cortile, entrando nell' edificio, stava per cantare vittoria, quando inciampò tra i lacci delle sue scarpe, scivolò e BOOM, si schiantò contro la porta dell' infermeria.