Scappando da te...

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'COSA?!' urlai contro la mia coinquilina, che non fa altro che correre urlando per il nostro minuscolo appartamento. È fuori di testa questa ragazza e spesso, anzi spessissimo mi chiedo cosa ci faccio ancora qui seduta su questo letto al posto di inseguirla e soffocarla con le mie manine.
Fermi un attimo... Non mi sono presentata... sono Agata, ho 18 anni e sono definitivamente in mezzo agli escrementi fini al collo. Mi sono trasferita da non poco a Parigi, ben 3 anni e vivo con questa pazza, Mariangela, una riccia rossa da 'ogni riccio un diavolo e capriccio' ma sono dettagli da tralasciare. Bene vi chiederete perchè sono così infuriata, beh ve lo spiego ora. Abbiamo ricevuto l'invito per l'ammissione alla miglior università, era il mio sogno da piccina. Era... da quel giorno non lo è più. Sono sola ormai, era il nostro sogno, il nostro obbiettivo... in due, ma ora sono sola. A riportarmi l'ala realtà dal mio piccolo momento di tristezza è proprio il mio diavolone, con la mia valigia rigorosamente gialla con una giraffa sorridente, al quanto inquietante, in mano.
'Avanti dobbiamo andarci, non puoi tirarti indietro così, siamo state scelte tra 12 partecipanti capisci?! è la nostra opportunità. io non ti lascio, ci andremo insieme e se osi obiettare o solamente provarci di nuovo ti raso i capelli nel sonno. e sai che ne sarei capace.'
ormai era deciso, non posso dirle di no dopo averle dato delle speranze. Inizia a lanciare i miei abiti ovunque cercando di centrare la povera valigia. Io mi stendo a letto, in silenzio. Non la fermo perché sono una persona pigra che non ha voglia di preparare una valigia ma preferisce stare stesa sul letto aspettando che qualcuno la alzi dal letto e porti  davanti al dormitorio dell'università dove dormirà mangiando pop corn caldi guardando una stagione della sua serie tv preferita. Ma questo sarebbe un bel sogno. infatti, Gella, con la grazia di un elefante mi catapulta giù dal letto lamentandosi della mia pigrizia. Impreco a bassa voce alzandomi.
Che sia...