I Dalton-Le gemelle di Joe

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I fratelli Dalton erano ormai arrivati a casa loro. Ma' Dalton é andata ad aprire e gioiosa ha abbracciato i suoi figli. Li ha fatti accomodare dentro casa preparando del té e, dopo averlo servito ai figli, é andata di sopra a preparare i loro pigiami.
Ma' Dalton:"*pensa* I miei ragazzi sono evasi, i miei piccoli sono evasi"
Una volta tornata sotto, ha notato che i ragazzi stavano seduti sul divano guardandosi intorno mentre bevevano.
Averell:“Mammina cara, é tutto come ce lo ricordavamo, non é cambiato nulla!”
Mamma:“Sono contenta che ti piaccia ancora, mio piccolo Averell. Ma sono ancora più felice che siate riusciti ad evadere. Come avete fatto?”
Jack:“Joe ha preso una forcina alla signorina Betty, io ho aperto la porta della cella, William ha preso la chiave del penitenziario e Averell ha aperto e richiuso il portone.”
Mamma:“Ma che bravi i miei ragazzi!”
Joe:“Mamma, come ci arriviamo in Spagna?”
Mamma:“Ci penseremo domani. Ora andate a dormire.”
Hanno finito il té e sono andati a dormire.

***********il giorno dopo***********

I quattro fratelli Dalton si sono risvegliati avvolti nelle loro coperte candide e sono andati di sotto dopo essersi messi i vestiti che la loro mamma aveva preparato la sera prima:
★Joe indossava una camicia bianca e rossa, pantaloni neri e stivali da cowboy (che per fortuna non gli hanno ricordato Lucky Luke).
☆Jack portava una camicia nera, i pantaloni verdi e stiavali da cowboy.
‡William portava una camicia verde, i pantaloni neri e gli stivali.
†Averell aveva la camicia bianca, i pantaloni marroni e gli stivali.
(Tipo i vestiti che portavano al penitenziario solo di colori diversi)
Al tavolo della cucina stava seduta Ma' Dalton a sorseggiare latte da una ciotola. A turno i figli le hanno dato il buongiorno e si sono seduti davanti alle loro scodelle di latte e cereali.
Joe:“Ora parliamo delle mie gemelle.” Appena lo ha detto, si é reso conto di quanto suonassero fighe nella sua testa le parole "le mie gemelle" forse era più che altro "mie gemelle", ma già sentiva che era il gemello più felice del mondo.