Brevi racconti horror

L'uomo con il coltello

Il ragazzo,immobile nel suo letto,al buio, sentiva quei passi salire le scale. Il cuore batteva forte e,ad ogni passo,il battito del suo straziato muscolo cardiaco aumentava. Pensò che forse doveva nascondersi,ma ormai era troppo tardi: l'uomo,spalancò la porta e,pian piano,si avvicinò al letto,sul quale era sdraiato il ragazzo. Questi,ancora immobile,sentiva il fiato caldo dell'uomo sul suo collo. La paura saliva,insieme all'ansia e al panico. Tutt'un tratto,proveniente dal piano inferiore,si sentì un urlo. L'uomo abbandonò il ragazzo e si diresse al piano di sotto:perfetto! Aveva tempo per scappare. Aprì la finestra;guardò in basso : era troppo alto. Però,non aveva altra via di fuga,si fece coraggio e saltò giù. L'impatto a terra fu talmente forte che la caviglia del ragazzo si ruppe. Emise un rumoroso gemito di dolore;l'uomo lo sentì e,guardando dalla finestra poteva vedere il ragazzo accovacciato che si stringeva la caviglia. Il panico prese il sopravvento,era immobilizzato,voleva scappare ma qualcosa glielo impediva. L'uomo si avvicinava sempre di più,il ragazzo, con uno scatto si alzò e,zoppicando, si diresse verso il bosco. Un fetore lo assalì. Si tappò il naso e continuò la sua fuga: non riusciva a distinguere le immagini,era confuso, gli girava la testa. Si voltò per controllare se l'uomo le seguiva ancora,ma l'occhio gli sfuggì sulla caviglia,usciva del sangue. Barcollò per qualche metro;si sentiva mancare,e cadde a terra,privo di sensi. Si risvegliò la mattina seguente. Si guardò la caviglia,non sanguinava ma gli doleva la testa. Si alzò in piedi ; si guardò intorno. Non vide nulla,anzi, non ricordava niente di quello che era successo. Si diresse verso casa cercando di ricordare ma invano. Arrivò nel giardino antecedente: i ricordi rifiorirono. Si girò di scatto e,dietro di lui,c'era l'uomo con il coltello...