"Lucy.. Continuo a non capire...."
Mi iniziai a innervosire: cosa c'era da capire?!
Cosa trovava difficile da comprendere?!?

Sei tu che sei stramba.....

È ovvio che lui non ti capisca...

Arrendo ti alla cruda verità.....

Ti sentirai meglio.

"niente, io........voglio stare da sola."

Gli feci cenno di andarsene, non lo sopportavo più stava diventando davvero irritante. Lui mi guardó, sorpreso, ma non si mosse minimamente, rimanendo fermo nel posto in cui era seduto.

Continuai a guardarlo pazientemente aspettando che finalmente mi lasciasse in pace;momento che tardó di diversi minuti ad arrivare.

Finalmente si alzó e aquantopare trovó altamente interessante la punta delle proprie scarpe, solamente quando si trovó sulla soglia della porta si degnó di guardarmi in faccia: aveva gli occhi colmi di tristezza e rammarico.

"io...."
Non fece in tempo a terminare la frase che gli sbattei la porta in faccia con un tonfo.
Per alcuni istanti continuai a udire il suo respiro davanti alla porta, peró, infine si allontanó con passo pesante. Feci un respiro frustrato, per poi scoppiare in un pianto isterico,caddì sulle ginocchia, in balia della disperazione causata dall'opinione dei mie fratelli.

Visto? Fai proprio schifo.....

Perché mai qualcuno ti vorrebbe volere bene?

Sei un mostro......

Hanno paura di te.......

"aiutatemi......."
Il mio sussurro fu inghiottito dal silenzio della camera, non permettendo a nessuno di udirlo.

Fai schifo persino ai tuoi fratelli.....

Se tu morissi non sentirebbero nemmeno la tua mancanza....

"Fatela smettere..."

Forza, arrenditi.......

Faresti un favore a tutti......

Morendo....

" Toglietemela dalla testa....."
Nessuno rispose alla chiamata delle mie suppliche.
Rimasi nella mia piccola stanza, da sola;nessuno mi venne a chiamare per la cena..... Non che me lo aspettassi.

I miei fratelli sanno essere.... Intuitivi, anche se in quella precisa situazione non vi era la necessità di essere Ehinstein per comprendere che non avrei mangiato.

Per questo mio affronto sarei stata punita, né ero a conoscenza, anche in questa situazione mia madre non diventa clemente, ci mancherebbe! A lei frega poco e niente della situazione, dobbiamo solamente seguire le regole e io non andando a cena ne avevo infranta una.

Cercai di portare la mente altrove, mettendomi a rileggere per almeno la milionesima volta uno qualsiasi dei libri appoggiati sullo scaffale, erano molto, ma dico molto  usati:
Erano stati di  George e  prima di Sam e ancora prima di Max.

Ripensare a loro mi provocó un dolore all'altezza del cuore, non riuscivo più a pensare a loro senza che la mia mente tornasse a quella conversazione in cui mi dicevano che ero pazza.
Allora presi una decisione: sarei scappata via da quella lurida casa e sarei tornata a New York!

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 30, 2022 ⏰

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il male dentro di me.      TMNT STORYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora