Prologo.

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"È tutto nella tua testa". Questa frase continua a ripeterla la mia psicologa. "È tutto nella mia testa" mi ripeto. Si deve esserlo, ho talmente tanti casini nella mia testa, ma fuori è tutto tranquillo.. almeno così ricordo. Sono Mya Grey, ho 17 anni e tra qualche giorno diventerò maggiorenne. Sono due anni, 11 mesi e 15 giorni che sono rinchiusa dentro questo centro psichiatrico, sin da quando il 10 marzo del 2012 ho cercato di suicidarmi buttandomi dal tetto di casa mia. Non ricordo più, ormai, i motivi per il quale volessi farlo e spero non mi tornino in mente quando tra esattamente 16 giorni uscirò da qui. Sto bene qui dentro, infondo è come se abitassi in un hotel dal quale non posso uscire in cui però posso sfogarmi con le parole. Ormai mi sono abituata alla mia routine: svegliarsi alle 8:35, fare colazione, lavarsi, leggere libri in cortile o (di nascosto) sul tetto, pranzare, ascoltare musica leggendo libri sul letto, parlare con Miss Penctiton (psicologa), conversare con qualche paziente più pazzo di me in sala TV, cenare, sgattaiolare sul tetto di nascosto per guardare le stelle ed ascoltare musica, tornare in stanza e dormire, poi di nuovo tutto da capo (tranne quando vengono a trovarmi mia madre, mio fratello o mia nonna). Spero di trovarmi bene nel mondo "reale", perché qui ormai è diventato il MIO mondo.
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Saaaalve, come già avevo accennato ecco la mia nuova storia. Questa l'aggiorneró mooolto raramente (okay la smetto di trascinare le parole). Ditemi se il prologo vi piace, se si lasciate una bella stellina e qualche commento.

All the love, Vivi ❤️

It's all in your head.[IN PAUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora