Capitolo 1.

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16 giorni prima.

-"Grey, sveglia. C'è una telefonata per te." Vengo svegliata dalla guardiana diurna. Guardo il mio orologio, sono solo le 6:30. Chi sarà mai a quest'ora?!

-"Arrivo!" Metto le scarpe e mi avvio verso il telefono nel corridoio.
-"Pronto?"

-"Mya." Riconosco questa voce.

-"Mamma." Dico sorridendo.

-"Come stai Mya?"

-"Bene mamma, tu?"

-"Io sto bene, ma tuo fratello ha fatto un incidente, non è tanto grave, ma volevo lo sapessi."

-"Ma ora sta meglio? Dov'è?"

-"Siamo in ospedale, giusto il tempo di qualche controllo e poi veniamo a trovarti."

-"Va bene mammi."

-"A oggi allora."

-"A oggi."

-"Ti voglio bene Mya."

-"Anch'io te ne voglio, dai un bacio a Lucas." (Lucas è il fratello)
Attacchiamo il telefono ed io vado a sedermi nella sala tv che dà direttamente sull'entrata. È prestissimo, a quest'ora nessuno è sveglio dei pazienti. Mentre sto leggendo una rivista sulla pesca, noiosa, ma non avevo molte alternative, sento dei rumori provenire dall'entrata. Mi sporgo dalla porta a sbarre che da sull'ingresso per dare un'occhiata.

-"Cazzo non sono pazzo volete fottutamente capirlo? E poi smettetela di trascinarmi, cammino benissimo anche da solo." Urla un ragazzo circondato da guardie.

-"Zitto Styles, sveglierai gli altri ospiti." Dice un infermiera. Ospiti, si è così che chiunque lavori in questa struttura chiama noi pazienti.

-"Io la smetto di urlare, ma voi sbrigatevi a mostrarmi dove dovrò stare, perché sono stanco e voglio dormire." Dice il ragazzo a denti stretti.

-"La stanza non è ancora pronta. Nel frattempo aspetterai in sala tv." Risponde l'infermiera mentre gli fa strada verso la stanza dove sono io. Corro a sedermi sul divano a gambe incrociate, ma poi mi ricordo che sono in camicia da notte e mi siedo con le ginocchia piegate al lato, accendo la tv e guardo l'unico canale che trasmette cartoni. Dopo qualche minuto il ragazzo entra nella stanza, faccio finta di niente e continuo a guardare la tv. Il ragazzo si siede su una sedia vicino al tavolo merenda e prende la testa tra le mani poggiando i gomiti sul tavolo e mormorando parole incomprensibili. Appena termina il cartone, che non ho degnato di minima attenzione, spengo la tv e decido che, anche se sicuramente sarà stra incazzato e sicuramente mi manderà a fanculo, voglio conoscere quel ragazzo. Mi avvicino al tavolo e mi siedo di fronte a lui.

-"Ciao, sono Mya." Mi presento con un sorriso. Lui alza lo sguardo su di me senza dire niente.
-"...e tu sei..?" Niente, ancora niente.
-"Mmh.. Sicuramente sei incazzato, e sicuramente sei nuovo, però vorrei sapere il tuo nome." Ritento.

-"Harry." Risponde continuando a guardarmi con sguardo incazzato.

-"Grazie." Alzo gli occhi al cielo.
-"Allora.. Ti va di parlare? Sai aiuta a mandare via la rabbia."

-"Tu vuoi aiutarmi?"

-"Si. Sembri simpatico, anche se ora sei imbronciato, se vuoi ti aiuto."

-"Oh.. Non voglio starci qui."

-"Quanto ti capisco, però sai aiuta molto questo posto, non è così tanto male quanto credi."

-"Ma io.. Io non voglio stare rinchiuso, ho bisogno di uscire."

-"Ho un'idea. Vuoi uscire? Usciremo... beh quasi. Dopo che ti avranno dato la stanza vieni a bussare alla 128, ti porto in un posto."

-"Perché?"

-"Cosa perché?"

-"Perché vuoi aiutarmi?"

-"Perché quando sono entrata io qua non avevo nessuno ed è stato orribile per il primo anno."

-"Il primo anno? Quant'è che sei qui?"

-"Tre anni esatti tra 15 giorni."

-"Wow."

-"Non volevo guarire." Rido. -"Quanti anni hai Harry?"

-"21, tu?"

-"18 tra 15 giorni"

-"Sei entrata qui dentro il giorno del tuo compleanno?" Strabuzza gli occhi.

-"Già." Annuisco.

-"E.. Ceh.. Perché?"

-"Ho tentato il suicidio, ma non ricordo perchè." Alzo le spalle.
-"Tu come mai sei qui dentro?"

-"Ho tentato anch'io il suicidio... 35 volte.."
Questa volta sono io a strabuzzare gli occhi.

-"Non deve piacerti proprio la tua vita."

-"Beh si.." Abbassa lo sguardo.

-"Styles, è pronta la stanza." Dice un'infermiera.

-"A dopo Mya."

-"A dopo Harry."

*pensieri di Mya*

•Harry è davvero un bel ragazzo. Ha i capelli lunghi e mossi, gli occhi di un verde che incanta, le labbra dono sortili, ma sono molto appetibili, è molto altro e le sue mani sono gigantesche. Sulle braccia ho visto alcuni tatuaggi e ne ho visti anche alcuni spuntare dalla scollatura della camicia ed altri che si intravedevano da sotto di essa visto che era bianca ed aderente. Si, devo dire che è davvero un bel ragazzo, chissà perché ha tentato il suicidio così tante volte.•

It's all in your head.[IN PAUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora