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Zaliki

Notai che non si muoveva e girandole intorno vidi un galleggiante arancione attaccato alla sua pinna, scorsi che sotto di lei c'era un cucciolo punzecchiare con il muso la sua pancia, mi avvicinai a quest'ultimo e mimai con le mani "Sei il figlio di Zuk?" annuii, era sofferente, aveva capito cos'era successo a sua madre...Mi avvicinai all'occhio di Zuk e vidi che era morta da poco.

Neteyam

Ero nel centro del villaggio con zaliki che piangeva abbracciata a me e c'era Tonowari sopra una specie di basso tavolino che urlava
"Questa guerra è arrivata da noi, non non ce ne staremo con le mani in mano, risponderemo, non possiamo farci trattare in questo modo!" disse facendo il loro "gesto" di guerra, per poi essere seguito da tutti i Metkaina lì presenti 
"Non potete ci distruggeranno, hanno molte più armi sensa un piano ben elaborato non andremo da nessuna parte"disse mio padre cercando di tranquillizzarli
"per ora dobbiamo avvisare tutti i Tulkun di mettersi al sicuro, e di non allontanarsi tanto dal rif"disse di nuovo
"daccordo andate ad avvisare tutti i Tulkun"disse il capo, tutti quanti iniziarono ad andarsene comreso mio fratello
"Hei Zaliki vuoi provare a..." dissi chiedendole di staccacarci
"Va bene, anche perche devo fare una cosa" disse prendendo la sua treccia, feci lo stesso e ci dividemmo vidi che  ebbe un attimo di confusione, la presi per le spalle
"Tutto bene?"

Zaliki

"tutto bene?" mi chiese
"Si sto bene" dissi, mentii, mi sentivo stordita, stanca, ma almeno mi riuscivo a tenere in piedi.
"Daccordo io vado ci incontriamo al molo tra più o meno mezz'ora ok?"
"Va bene" lo vidi avviarsi verso un posto a me sconosciuto
"Ah Neteyam" dissi cercando la sua attenzione
"Dimmi"disse voltandosi
"...niente ne parliamo dopo "  lo vidfi fermarsi un attimo sul posto e poi avvicinarsi, mi baciò.
"Questo e per l'opzione che non ci sia un "dopo" mamma mia che pessimista
"Okey" dissi andando dal figlio di Zuk
Mi trovavo a riva
"Woo woo tuc tuc tuc" facevo versi per chiamarlo, poco dopo me lo ritrovai sotto i piedi
"Ehi dovevo avvisarti, non voglio che fai la stessa fine di zuk" gli mimai, essendo il figlio della mia sorella nello spirito è come fosse mio, solo un pò più grande.
"Vieni" gli feci segno nuotando verso un posto sicuro.
Mi stavo avviando verso il molo solo che vidi una nave quasi in fiamme e davanti a essa la famiglia Sully ce circondavano un corpo, ERA NETEYAM.
Chiamai la mia ilu e mi avvicinai fino a salire su quel masso
"Neteyam, Neteyam, no, no, no, no, no" lo portai al mio petto piangendo, in quel momento non stavo dando conto a nessuno, chiusi gli occhi, non riuscivo ad accettarlo.

Jake

"Papà" disse per poi  fermarsi e morire, o almeno così credevo vidi arrivare Zaliki che si mise a piangere sul corpo di Neteyam, chiuse gli occhi, i sui capelli diventarono neri, lei si alzò e mi chiese
"Chi è stato?" notai che i suoi occhi non erano rossi, o per lo meno non solo, passavano dal grigio al marrone , al roso, fino all'azzurro
"Quarich" vidi che una Tsurak la stava aspettando in acqua, mi accorsi che dalla sua schiena comparvero dei fasci di luce che attornarono mio figlio.

Zaliki

Andai sulla nave e utti i soldati che mi minacciavano li feci fuori creando dei massi enormi sopra le loro testa, così facendo rimanevano schiacciati dandomi un senso di soddisfazione che però non verrà mai colmato al massimo finche non vedro il corpo di quel Quarich bruciare. Andai da quello che mi sembrava un avatar
"Tesorino dove posso trovare il colonnello Quarich, eh"
"Non ne ho idea, lo giuro" bugia, lo uccisi, un altro e un altro, niente, dovevo fare da me, lo cercai ovunque uccidendo chiunque si pareva davanti. Arrivai in una stanza dove lo trovai, creai una catena di pietra mettendogliela al collo
"Ehi ehi ehi con calma" disse togliendosi la catena
"Tu devi essere la na'vi maglica" sisse con sarcasmo
"Anche, la na'vi che ti farà penare di una morte lenta e molto sofferente" dissi facendo altre quattro catene per bloccargli gli arti e creando un coltello, un taglio sulla gamba, uno sul braccio, sul petto, per poi inire puntandogli il coltello al collo, taglio, una morte netta.
"Zaliki" sentii il mio nome, mi voltai e solo li mi accorsi dei fasci di luce dietro di me.

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