IF WE WERE VILLAINS

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"Aveva visto una povera capinera chiusa in gabbia: era timida, triste, malaticcia; ci guardava con occhio spaventato; si rifuggiva in un angolo della sua gabbia, e allorchè udiva il canto allegro degli altri uccelletti che cinguettavano sul verde del prato o nell'azzurro del cielo, li seguiva con uno sguardo che avrebbe potuto dirsi pieno di lagrime. Ma non osava ribellarsi, non osava tentare di rompere il fil di ferro che la teneva carcerata, la povera prigioniera."

Storia di una capinera, Verga.

Storia di una capinera, Verga

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NOME:

Berenice.

Berenice, da Pherenike, è un nome di derivazione greca, composto da due parole: 'portare' e 'vittoria', dunque significa 'portatrice di vittoria'. Con questo nome si ricordano regine e principesse d'Egitto, Giudea e Siria.
Una di queste è Berenice seconda moglie di Re Tolomeo Ermegete, la leggenda narra che la bella fanciulla offrì la sua chioma splendente alla dea Afrodite Zefirite affinchè il suo amato, partito per una campagna militare, tornasse salvo e vittorioso. In realtà c'è più di un personaggio nella storia della letteratura con questo nome, a partire dal personaggio del racconto dell'orrore di Edgar Allan Poe, alla tragedia di Jean Racine.

Se dovesse essere sincera, la ragazza affermerebbe di non amare particolarmente il propio nome: oltre a pensare che abbia un suono strano e al non capire bene il perché, lo associa in continuazione a personaggi discutibili. Le sembrava forse così strano perché lo metteva a confronto con "Beatrice", il quale suono era così dolce e le dava l'impressione di una nome principesco? Berenice, più che un nome da principessa, le sembrava un nome da antagonista, una di quelle che rovinava la storia proprio quando i protagonisti pensavano di aver vinto, e non le piaceva come cosa. Per non parlare del fatto che fosse difficile trovare un soprannome per lei, perché tutte le abbreviazioni del suo nome, come "Bere" e "Nice", non le piacevano per niente. Se si fosse chiamata semplicemente "Beatrice" questo problema non ci sarebbe stato ma no, sua madre aveva dovuto per forza scegliere un nome del genere per essere originale!
Lisa l'aveva scelto per due semplici motivi: ripeteva spesso che avere un nome unico era importantissimo perché tendeva a rimanere più impresso rispetto a nomi semplici, attirava maggiormente l'attenzione; in più voleva allontanare la bambina dalla sua cultura di origine, voleva eliminare ogni traccia di quest'ultima perfino da lei.
Crescendo, Berenice ha cominciato a sentire il forte bisogno di distaccarsi dal proprio nome, o più che altro dall'identità che era legata ad esso, ma non ha mai trovato il coraggio di farlo. Dopotutto, come avrebbe potuto sfuggire dalla propria identità? Mattia Pascal ci aveva provato e non aveva avuto successo, dubita fortemente che per lei l'esito sarebbe diverso.
Forse è per questo che recitare le piace così tanto: le permette di sfuggire temporaneamente dalla realtà, di assumere un'identità diversa e scordarsi di tutto. Nonostante poi debba tornare ad essere "Berenice", porta sempre dentro di sè una piccola parte dei personaggi che ha interpretato.

  ❝ 𝐓𝐇𝐄 𝐀𝐑𝐂𝐇𝐄𝐑 ❞ | i miei oc Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora