Solangelo

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Nico stava pensando a Will, dopo la vittoria contro Gea e i tre giorni in infermieria non riusciva a togliersi dalla mente il volto del ragazzo, i suoi soffici capelli che paiono una nuvoletta dorata e il sorriso abbagliante che in qualche modo riusciva a contagiarlo. Cercava di trovare cose negative nel figlio di Apollo, ma proprio non ci riusciva, era perfetto, ma Nico non voleva ammettere di essersi innamorato di Will, sarebbe stato un altro amore non ricambiato e avrebbe finito per soffrire di nuovo. Il figlio di Ade aveva sofferto già tanto e non voleva aumentare il peso che portava nel cuore.
Toc toc.
Qualcuno bussò alla porta della cabina 13 facendo sobbalzare Nico che cadde dal letto -Ma chi è?- Si chiese il figlio di Ade avvicinandosi zoppicando verso la porta, poiché cadendo si era fatto male al ginocchio. Aprì la porta e Nico si sentì quasi svenire perché fuori dalla cabina 13 c'era un ragazzo alto e abbronzato con capelli color dell'oro -Che ci fai qui Will?- Chiese Nico tentando di dare alla voce un tono irritato -Oh niente, solo che...ti sei fatto male?...presto siediti sul letto di devo guardare il ginocchio- -Ma...- cercò di ribattere il figlio di Ade ma è risaputo che Will è ottuso -Ordine del dottore- rispose in tono serio -E va bene- disse Nico andando verso il letto -Okay, sta volta hai ragione, non zoppichi già più- disse Will, Nico si girò e gli lanciò un occhiataccia, risultato? Il figlio di Apollo scoppiò a ridere.
Si sedettrero uno accanto all'altro sul letto -Allora- esordì Nico -Perché sei venuto qui?- -Per un saluto- rispose Will alzando le spalle -Senti biondino, tu non puoi venire a scocciare qui per un saluto!- sbottò Nico -Guarda, lo fai ancora, ti isoli, fai tutto tu!- Rispose Will offeso alzandosi da letto e avviandosi verso la porta -Dopo la guerra contro Crono tutti mi dicevano bravo- disse Nico con una lacrima pronta a scendere lungo le guance del ragazzo -Poi hanno iniziato ad evitarmi...è per questo, è per questo che me ne sono andato- -Ma ora sei qui e hai degli amici- rispose Will con tono dolce voltandosi verso il figlio di Ade -Ci sono io qui per te- poi corse ad abbracciarlo e ad asciugargli le lacrime.
-Conforto- bisbigliò Nico che era stretto tra le braccia del figlio di Apollo -Cosa?- chiese Will -Conforto- ripetè Nico -Solace significa conforto- -Si, avvolte i nostri cognomi ci rappresentano- rispose Will -Come il tuo, Nico. Tu sei il mio angelo- -Come?- Nico era confuso cosa intendeva dire Will con "Sei il mio angelo".
Will sorrise di nuovo e Nico si sentì pervadere sa un senso di gioia -Baciami- disse il figlio di Apollo -Come?- Ripetè Nico ancora più confuso.
Poi si baciarono e il suo cuore si sciolse, Nico si sentiva scivolare via dalla realtà, come quando viaggiava nell'ombra, solo che era una sensazione più piacevole, più dolce, più...confortante.
-Ti amo Nico- gli bisbigliò Will all'orecchio dopo che le loro labbra si furono staccate -Anch'io Will- rispose Nico e si lasciò trasportare via da un altro bacio.

Ogni riferimento alla nuvola spidy è puramente casuale.

Conforto (Solangelo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora