Maniacal Center.

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La vicina mi guardó.Ero nel mio giardino,a fare il giro della casa,borbottando.
Mi fermai di scatto e la guardai.
Spostó subito lo sguardo sulle sue rose,riprendendo ad innaffiarle.
Erano le 19.27.
Mia madre torna a casa alle 18.46 ogni sera.
Questa sera no,ma tornerà.
Si.Tra poco.
"Erba." Dissi velocemente,senza un motivo preciso.
Vidi un piccione nel mio giardino,e cominciai a camminare dietro lui.
"Parli con me?" Chiesi,avvicinandomi col viso verso terra,per sentire una sua risposta.
Voló via.Uffi.
Mi misi a piangere,gettandomi a terra.Era buio ormai.

Sentii afferrarmi per le braccia,guardai chi fosse.
Due uomini in camice bianco,accompagnati da un'agente di polizia.
Sulla loro targhetta vi era scritto."Maniacal Center of Mental Instability".
"Normale." Sussurrai,cercando di convincerli.
Mi caricarono su un furgoncino.
Guardai fuori dalla finestra,poi guardai uno degli uomini.Mi stava guardando con uno sguardo compassionevole,perchè?
"Luna Park?" Chiesi,entusiasta,battendo le mani e ridendo.
"Si,Luna Park,Rosaline." Disse uno dei due,sorridendomi.Aveva occhi scuri,i capelli rasati.
Uh,che bello.
Arrivammo dopo 39 minuti e 27 secondi.
Ma quello che vidi fu l'opposto di un Luna Park.
Mi presero per le braccia e mi dimenai,mentre loro mi trascinavano all'interno dell'edificio.
Porte di ferro,blindate.Studi medici.Sale operatorie.
"Brutto.Normale!" Sputai con rabbia quando mi lasciarono davanti un medico,nel suo studio.
Uscirono,chiusero la porta,e mi lasciarono col medico.
"Benvenuta,Rosaline." Mi mostró i suoi occhi azzurri come il ghiaccio.Brividi.
"Vivrà qui.Da ora.L'hanno segnalata allo Stato i suoi genitori." Brutti,cattivi.
"Come si sente?" Mi chiese,mentre scriveva qualcosa sul suo Pc.
"Tastiera." Borbottai,col viso perso a guardare il muro dietro lui.Sentivo il rumore delle dita che schiacciavano i tasti.
"Ore nove,colazione.Ore dodici,pranzo.Ore tre,uscita libera.Dalle tre alle sei,ha il libero diritto di camminare per i corridoi.Alle sei,deve essere di nuovo in stanza.
Ore sette,cena.Ore otto,somministrazione dei medicinali."
Vidi rientrare i due medici e portarmi in una cella.
Non opposi resistenza,era semplicenente normale.
Normale e impassibile.
Mi chiusero dentro.
Tutto buio,un letto nell'angolo.Un lavandino e un tavolino con fogli,una penna e matite colorate.
"Buio." Sussurrai,sedendomi sul letto.

N.A.
Dal prossimo capitolo inizia il pov's Harry.
Rosaline viene deportata in un centro psichiatrico.
Continueró domani,con un nuovo capitolo.
-Sarah-

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 18, 2015 ⏰

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