Ricordi..

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Non ho mai pensato alla vecchiaia, alle rughe e a cosa avrei voluto.
Da giovane non volevo essere una di quelle vecchiette che vagano tutto il giorno solo per rompere ai giovani.
Penso di esserci riuscita, non guardo i giovani che corrono con nostalgia, ho corso abbastanza.
Io volevo starmene giorni interi a leggere, guardare serie TV e mangiare, quand'ero giovane non potevo leggere tutto il giorno, non potevo starmene ore davanti alla TV, e non potevo mangiare troppo per paura di ingrassare. Ora non ho questi problemi.
Sono seduta in veranda, guardo i fiori ordinatamente fioriti sulle aiuole.
Vedo passare una giovane coppia che si tiene per mano, non provo invidia e nemmeno nostalgia.
Ma con un sorriso torno a ricordare un mio grande amore.

Dovete sapere che alla giovane età di 18 anni io non ero una ragazza bella e popolare.
Io me ne stavo con il mio gruppo di amici a farmi i fatti miei, ho passato anni fantastici con loro.
Le vacanze insieme, le feste che duravano tutta la notte, le mie amiche che piangevano per degli idioti, i miei amici piangere per un cuore spezzato, io che non provavo i loro stessi sentimenti.
Tutti i miei amici mi dicevano che quando succede succede. Io non lo cercavo ne lo aspettavo, si dia il caso che alla fine è arrivato.
Lui era il venticello estivo, le onde che vanno e vengono portando via una parte di te, le scarpe comode, le ore passate sotto la doccia, i buongiorno appena sveglia, il sentirsi bella anche struccata.
È arrivato senza chiedere il permesso, si è preso qualcosa di mio lo ha tenuto e conservato con cura.
Ha avuto le mie prime volte, e le ha rese memorabili.
Ha avuto i miei primi imbarazzi, le guance rosse, il mio coprirmi il viso con le mani e ha fatto in modo di trasformare tutto in un bacio.
Lui non era un ragazzo cattivo, ne stronzo, ne strano. Era semplicemente lui, e questo credetemi mi metteva sempre in imbarazzo.
Lui non ha mai commesso reati, ma neanche mai stato noioso.
Non ha avuto un'infanzia tormentata, ne lui ha dovuto curare nessuna mia ferita.
Semplicemente si è perso in me, ho almeno è ciò che mi diceva.
Io non era solo persa ero proprio dispersa e non volevo trovare la via di casa, stavo bene quando c'eravamo solo io e lui.
Io e lui a tenerci per mano sulla spiaggia, io e lui sotto le lenzuola al mattino, io e lui in bagno mentre gli facevo la barba, io e lui mentre passaggiavamo, io e lui sotto le stelle.
Lui mi ha promesso di portarmi a Londra, e mi ci ha portata.
Sapeva quanto amavo la confusione, le cose esagerate. Io non volevo una passeggiata nel bosco, preferivo una passeggiata in centro con la costante paura di perdere la sua mano, e la felicità nel ritrovarla.
Lui mi ha mostrato veramente il mondo, con tutte le sue sfaccettature.
Non mi ha mai lasciato per poi riprendermi, lui era un tipo coerente.
I primi giorni pensavo che mi avrebbe lasciata stare per una delle mie amiche, come facevano tutti.
Ma lui voleva solo me, quando poi gli ho chiesto il perché ha scelto me e non una delle mie bellissime amiche mi ha detto che erano troppo chiassose.
Poi mi ha detto che ero bella.
E io gli ho creduto.

Sono stata con lui 2 anni della mia vita.
Le mie amiche non si comportavano più tanto da amiche, lui diceva che erano gelose.
Perche io una cosa me la so tenere, loro no, dopo un po tutti si sufano delle cose usate.
I suoi genitori mi guardavano strano, lui diceva che era la loro faccia.
Un giorno gli ho sentiti parlare di me, dicevano che non sarei andata da nessuna parte con la scuola di fotografia.
La madre voleva di più per suo figlio.
Non andai più a casa sua finché non dovetti dirglielo.
Allora decidemmo di rimanere da me.
I miei erano entusiasti di lui.
Loro erano felici se io sorridevo, se lui mi trattava bene.
Passava ore a parlare con mio padre, io ero felice, ma un po gelosa.
La mia prima volta mi ha portata al mare, ha prenotato una stanza d'albergo.
L'ha cosparsa di petali di rosa, e mi ha spogliato delle mie insicurezze.
Dopo non è fuggito, ma supplicava che non fuggissi.
Rimasi con lui, mi promise un per sempre.
Io credevo nei suoi per sempre.
Forse lo è stato per sempre non so.
Lui mi ha dato tutto, rabbia talento e determinazione.
Lui mi ha dato sicurezza, decisione e mente aperta.
Non pensavo che amare volesse dire tutto questo, non sapevo della preoccupazione quando non risponde ai messsagi e la felicità quando scopri che non ha sentito il telefono e non che lo hanno rapito gli alieni.
Non sapevo che amare volesse dire anche soffrire.
Io dolore è arrivato dopo anni e nel modo peggiore.
Lui non mi ha mai tradita, mai sminuita, mai risposto male, mai aggredita, ma mi ha dato la sua presenza.
E quando a cessato di essere accanto a me, io non ero più completa.
Ho urlato, gridato, pianto, graffiato, perso la voce,le unghie, le lacrime,la voglia.
Non era colpa sua.
Sua madre ha fatto tutto.
Lui doveva diventare un grande medico, così lei lo ha mandato in Australia a lavorare per uno dei migliori chirurghi del mondo.
Era un onore per lui.
Ma non voleva me lo ha detto.
Ma lui è andato via.
Quando è partito piangevo e sorridevo, quello era il suo futuro.
Non potevo negargli di realizzare il suo grande sogno.
Lui ha detto che ero io il suo grande sogno.
Ma sua madre mi stava trasformando in un incubo.
Dopo che è partito non ho risposto alle sue mail, lui doveva pensare al suo lavoro.
Ma io ho raccolto ciò che lui mi ha lasciato e ho cercato di dimostrare per anni alla madre che non sarei diventa una fallita.
Alla fine c'è l'ho fatta?
Si, e Dio quanto ho goduto quando a mia faccia era sulla copertina.
Dopo che l'amore della mia vita è partito, ho passato 5 anni facendo un lavoro da schifo e pagandomi l'Università. Quando sono uscita con il massimo dei voti mi hanno subito notata.
Ho scalato la vetta del successo e sono arrivata a fare il capo di una troup di fotografi.
Ho ripagato i miei genitori per tutto quello che hanno fatto per me.
E ho fatto vedere a quella stronza chi sono.
Lui mi scriveva solo più 2 volte all'anno.
Mi raccontava che gli stanno spaccando la schiena, studia come un cane e il ospedale lo trattano come un inetto. Mi ha anche spiegato che tutti iniziano cosi. Mi ha detto di non avere più una vita.
Quando finì gli studi avevo 25 anni lui 27 e finalmente era un medico.
Mi racconto dell'emozione provata.
Mi disse che forse aveva fatto la cosa giusta andandosene.
Lo pensai anche io.

Mentre guardo quella coppia allontanarsi vedo lui avvicinarsi a me, con le rughe sul viso eppure un sorriso.
Per mano tiene il nostro nipotino.

Dovete sapere che un anno dopo l'ultima lettere io ero per un congresso in America, avevo aperto una mostra per mostrare i miei scatti.
C'era una sua foto, e un uomo girato a guardarla.
Quando mi avvicinai all'uomo e gli chiesi se gli piaceva, mi disse che si piaceva.
Persi il cuore, pensai solo che lui che era un chirurgo avrebbe dovuto rimettermelo apposto.
Piansi, era gioia vera.
Lui sorrise e mi abbracciò forte, quelle braccia, la sua essenza, il suo tocco, il suo profumo. L'avevo sognato per anni.
Ogni notte dopo aver passato una giornata sui libri, stringevo il cuscino pensando fosse lui.
Mi promise che questa volta era per sempre.
Mi sposò. Senza dirlo alla madre.
Alla stronza quansi venne un'infarto.

Ora che lo guardo ringrazio le onde.
L'ora vengono e vanno, ma poi tornano.
La mia è rimasta affianco a me, finché morte non ci separi.

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