L'APPRENDISTA

Frammenti Parte I

"Aeloria era un regno immerso nella natura incontaminata, un luogo di bellezze naturali e misteri antichi. Le foreste verdeggianti si estendevano all'infinito, con alberi così alti che sembravano toccare il cielo stesso. I grandi rami si intrecciavano tra di loro, costruendo una volta verde sopra le vaste pianure del regno. La luce del sole filtrava attraverso le foglie, creando un'atmosfera magica e incantevole. I fiumi cristallini scorrevano tra le colline, dando origine ad una rilassante sinfonia con le loro cascate scroscianti. Le acque limpide e trasparenti si riversavano in laghi profondi, dove i pesci dai colori sgargianti nuotavano tra le onde. Gli alberi lungo le rive erano coperti di fiori, dipingendo un'esplosione di colori e profumi.
Si poteva sentire il profumo delle foglie bagnate e dei fiori appena sbocciati, si poteva sentire il calore del sole sulla pelle e l'aria fresca sulla faccia. Gli uccelli suonavano una melodia costante che accompagnava gli abitanti del regno. Il caldo del fuoco delle grotte e delle caverne contrastava con il fresco della foresta, creando un equilibrio perfetto tra calore e freschezza. I colori vivaci della natura, dai verdi delle foglie agli arancioni dei fiori, generavano un'esplosione di bellezza per gli occhi. Le radici degli alberi si snodavano sottoterra, intrecciando una rete di vita che attraversava tutto il regno. Gli animali si muovevano liberamente tra i boschi, alcuni erano addirittura dotati di una strana aura che rendeva i loro movimenti ancora più affascinanti. Ma la vera bellezza di Aeloria era la sua magia.

La magia era una forza che permeava ogni cosa, dalle foglie degli alberi fino alle rocce antiche delle montagne. Gli abitanti del regno la rispettavano e la veneravano come un dono prezioso, un tesoro inestimabile che teneva in equilibrio l'intero ecosistema. Le foreste erano popolate da creature magiche, come i centauri dalle zampe possenti, guardiani delle foreste grazie alla loro forza fisica e alla loro conoscenza della natura, e le fate dalle ali di luce, che si nascondevano tra i rami degli alberi, capaci di curare con un solo tocco. Le grotte e le caverne erano la dimora di creature ancora più misteriose, come i basilischi dalle pietre preziose al posto degli occhi e i grifoni dalle ali d'oro, che si libravano nei cieli. La natura stessa sembrava essere viva e consapevole, come se ogni albero, ogni roccia, ogni ruscello fosse una creatura a sé stante, una parte integrante di una grande e complessa magia.

Gli Eloriani, i nobili abitanti del regno di Aeloria, vivevano in perfetta simbiosi con la natura e la magia che la pervadeva. La magia fluiva loro attraverso le vene come il sangue stesso, ed essi utilizzavano questo dono divino per plasmare la terra, erigere le loro imponenti dimore e proteggersi dalle minacce esterne. Era una parte inseparabile della loro esistenza quotidiana e ciascuno di loro possedeva un talento magico unico, alcuni potevano comunicare con gli animali, altri potevano plasmare il clima a proprio piacimento, altri ancora possedevano capacità di guarigione. La loro connessione con la magia era così profonda che essi potevano percepirla in ogni cosa intorno a loro, in ogni albero, in ogni roccia, in ogni ruscello. Era una benedizione divina per gli Eloriani, un dono che essi veneravano e rispettavano con ogni fibra del loro essere.

La storie narrano di un tempo lontano, quando il mondo era ancora giovane e privo di forma. In quell'età antica, un grande mago di nome Aelorion si levò dalle tenebre, plasmato dalle forze della natura stessa, nato dall' unione tra il fuoco e l'acqua, la terra e l'aria. Con la sua maestosa magia, Aelorion plasmò la terra, creando le montagne e i fiumi, facendo germogliare i primi alberi e dando vita agli abitanti e gli esseri del regno. I primi Eloriani veneravano Aelorion come il loro fondatore e protettore, e la sua memoria continuava ad essere onorata generazione dopo generazione. Fu lui ad insegnargli come utilizzare la magia in armonia con la natura, permettendo loro di vivere in perfetta simbiosi con il loro ambiente. Eresse le basi della loro società, creando le leggi e l'ordine per governare il regno. Era una figura leggendaria, dotato di una conoscenza profonda della magia e delle leggi della natura, e un leader amorevole e giusto per il suo popolo. Il suo potere era così grande che era in grado di plasmare la realtà a suo piacimento e di controllare gli elementi. La sua saggezza era profonda come le foreste più antiche e la sua conoscenza delle leggi magiche era ineguagliabile.

Aelorion non si limitò solo a dare vita alla bellezza del paesaggio e alle creature che lo abitavano, la sua più grande e importante creazione furono i Guardiani della Natura: esseri incaricati di proteggere il regno e mantenere l'equilibrio tra la natura e gli abitanti. Gli Eloriani li consideravano come delle divinità, essenze superiori dotate di poteri che andavano al di là della stessa comprensione della magia. Eppure, nonostante la loro importanza, i Guardiani erano una leggenda, mai stati visti dall'occhio umano. Poco si conosceva riguardo a loro. Non si sapeva se fossero umani, creature magiche o spiriti, ma si diceva che avessero il potere di controllare gli elementi, di prevedere le minacce e di sconfiggere i nemici con facilità. Alcuni narravano di averli intravisti nelle tempeste, altri affermavano di averli sentiti parlare attraverso il vento. Ma tutti concordavano su una cosa: i Guardiani erano la scudo e la spada del regno, una forza divina istituita dal fondatore per preservare la bellezza e la magia di quel luogo incantato.

Gli abitanti di Aeloria vivevano in pace e armonia, sapendo che erano protetti da questi guardiani leggendari. Era come se una forza divina vegliasse su di loro, pronta ad intervenire in caso di pericolo. E così, il regno di Aeloria prosperava, protetto dalla magia e dalla protezione divina dei suoi Guardiani della Natura."

«Ary, dove sei?!» una voce autorevole risuonò in lontanza.