CAPITOLO 6

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Nei giorni successivi conosci i tre studenti del secondo anno, la senpai Maki che come te preferisce essere chiamata per nome, il senpai Inumaki il cui potere è la lingua diabolica che obbliga chi la ascolta ad ubbidire e infine il senpai Panda, questo però non basta a colmare il vuoto lasciato da Itadori, Kugisaki lo sa per questo tutte le volte che sei sul punto di piangere corre ad abbracciarti.

Tuo. Pov

Shin mi accarezza la testa come suo solito «Come ti senti?»
«Credo di averla superata» le lacrime mi tradiscono, mi copro il viso con la mano destra stringendo il pugno nell'altra «Ascolta T/n dovrai saltare l'allenamento per oggi» mi informa il prof Gojo entrando nella mia camera «No, i-io posso farlo» si avvicina scompigliandomi i capelli «Hai bisogno di una pausa da retta al tuo insegnante ok?» annuisco mettendomi di nuovo a letto.

Se ne vanno e dopo un po' entra Fushiguro «Grazie se non fosse stato per te a quest'ora mi ritroverei senza voce» dico ridendo «Prego e non nascondere i tuoi veri sentimenti» ha capito che stavo fingendo, non lo facevo tanto perspicace «É così evidente?» domando diventando triste di nuovo «Appena Itadori viene nominato la tua faccia si rabbuglia proprio come adesso. Volevo dirti che tra un mese ci sarà l'incontro di scambio con la scuola di arti occulte di Kyoto, se non te la senti di partecipare lo capisco» mi ci mancava pure questa rogna cavoli «Non mi tirerò indietro potete contare su di me» alzo il pollice in su facendo un sorriso tirato.
La Senpai Maki viene a chiamarci per dirci che la cena è quasi pronta «Grazie ma non ho molta fame» mi prende la mano trascinandomi fuori dal letto «Continuando di questo passo ti lascerai sopraffare dal dolore e non diventerai mai forte, giusto Megumi?» il moro le da ragione aprendoci la porta, scende le scale per primo seguito da me e la senpai che una volta a tavola mi lascia andare.

Seduto accanto a me c'è il senpai Inumaki il quale mi passa un piatto pieno di cibo parlando con quel suo linguaggio strano, lo accetto volentieri anche se le uniche due cose che capisco sono si e no, tuttavia in questo modo evita di maledire gli altri o se stesso per sbaglio ma alcune volte comprenderlo è davvero un impresa, mentre mangio vedo spuntare un sorriso sul viso di Kugisaki mentre il senpai Panda batte le zampe felice.

Il mattino seguente mi sveglio presto per migliorare la mia abilità di stregone, prima riuscivo ad utilizzare la fiamma oscura una volta sola adesso invece riesco ad usarla tre volte al giorno, al quarto tentativo l'occhio inizia a farmi male perciò mi siedo a terra completamente esausta «Basta così. Ora il tuo professore ti porterà a fare un bel giretto» alzo la testa incrociando gli occhi bendati del prof Gojo «Preferisco allenarmi ancora» mi tiro su perdendo l'equilibrio «Va bene niente giretto però...» mi tiene per le braccia per non farmi cadere «Non strafare ok?» annuisco andando a fare una doccia, dopodiché me ne torno in camera mia e mi rintano sotto le coperte, ho bisogno di stare sola in questo momento, mi manca terribilmente Yuji odio il fatto di non potergli parlare di non poterlo vedere ma il fatto che non potrò più contare sul suo sorriso è la parte peggiore.

In un modo o nell'altro riusciva sempre a farmi sorridere, lui per me c'è sempre stato ma ora non c'è più, le lacrime ricominciano a scorrere e non le fermo anzi mi addormento con esse, fa male tuttavia devo farmene una ragione lui non tornerà più da me.

Jujutsu Kaisen×ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora