*9 aprile 2002,flashback*
"Percy Jackson, il tuo destino è stato scritto tempo fa! No! Il mio destino lo decido io!"recitava Luke saltellando sul divano. Papà mi aveva detto che io e Luke non eravamo veramente fratelli, papi si era risposato con una certa Liz, che aveva già un figlio, Luke hemmings.Infatti a volte mi chiedevo per io e lui avessimo cognomi diversi. Il piccolo ragazzino biondo stava ancora recitando sul divano quando tirai un urletto felice"Luukee!! Ho passato la palestra ghiaccio! Il mio Torterra è al livello 89!! Sono un genio!" rise "bravo Mikey".
Adoravo i capelli di Luke, erano abbastanza corti di un biondo cenere tirati all'indietro. Aveva dei bellissimi occhioni azzurri. Una sua particolarità era che non stava mai fermo, MAI e chiaramente dopo aver visto 12 volte 'Percy Jackson' aveva ormai imparato a memoria le battute e in assenza dei nostri genitori si divertiva a recitare saltando sul divano come un coniglio impazzito"Nooo Percy! Non dovevi lasciare Annabeth lì!"gridava mio fratello.
"Luke!non saltare sul divano! È la milionesima volta che te lo dico!"lo riprese Julie,la nostra babysitter "E tu Michael smettila di giocare a quel Robo...che diventerai scemo!" "Scusa Julie"disse lui arrosendo leggermente, lo faceva molto spesso con le persone che non conosce o che gli facevano paura.
"Sì Julie...smetto tra poco..."dissi io "alla prossima palestra..."aggiunsi sussurando.
Mamma diceva che eravamo maturi per avere solo 6 anni, avevamo iniziato la scuola un anno prima e ci volevamo tanto bene.
"Basta ho detto di smetterla! Sciendi subito dal divano! Adesso!"gridò Julie al mio fratellino che subito dopo andò a nascondersi nello sgabuzzino"smettila anche tu con sto aggeggio!"disse strappandomi di mano il 3DS "no! Avevo quasi finito il percorso!"strillai "rimammelo!"urlai in preda al panico. Mi aggrappai alla sua gamba ma lei riusciva a camminare anche con i miei 20 kg addosso, cambiai tattica; mi buttai per terra e iniziai a urlare battendo i piedini sul pavimento ma lei era troppo impegnata a far uscire Luke dallo sgabuzzino."esci, dai,Luke?"diceva in tono dolce che però lasciava trasparire esasperazione "sei cattiva!"l'accusava mio fratello "È possibile che i bambini più scalmanati me lo ritrovo sempre io!?!"sbuffó lei.
Salii sul tavolo apparecchiato per l'arrivo dei miei genitori e lanciai un bicchiere per terra che si ruppe attirando l'attenzione di Julie."Michael! Cosa hai fatto?"
"Rivoglio il mio Nintendo!"
"Non lo riavrai se spacchi i bicchieri!" "Allora me lo vado a prendere"cercai il mio 3DS e lo vidi sul mobile della cucina nel ripiano più alto; mi arrampicai sul mobile di granito facendo cadere involontariamente delle posate e me lo ripresi infilandolo nella tasca del pigiama.la mia babysitter mi vede e se lo riprese senza troppi complimenti, riuscì a trovare il tasto dello spegnimento"Julie cosa hai fatto! ?! Non avevo salvato! Dovrò rifarmi ben 2 palestre!" "Non mi interessa" "a me sì!" Scagliai un piatto per terra, stavo per lanciare anche l'altro bicchiere che Julie me lo tolse di mano appoggiandolo sul tavolo" ascolta piccola peste, ora tu vai a prendere tuo fratello e vi vedete un bel film insieme mentre io pulisco questo disastro,okay?" "Okay ma sappi che lo faccio solo per Luke"si avvicinò alla porta dello sgabuzzino "piccolo, puoi uscire?"chiese gentilmente "che c'è?"Disse lui uscendo da quel piccolo spazio con le lacrime agli occhi "ti va ti vedere un film, Luke?"la guardai male "okay..."sbiascicó il bambino dagli occhi azzurri e mi seguí sedendosi vicino a me sul divano
*
Eravamo sul divano a guardare 'Bambi'e mi venne un'idea fantastica. Luke soffriva molto il solletico e allora mi avvicinai piano a lui sorridendo innocentemente sul divano per poi buttarmi sopra la mia piccola vittima cominciando a fargli il solletico.Tiró un urletto acuto e cominciò a ridere dimenandosi sotto di me. Continuai a torturarlo ridendo a crepapelle mentre lui aveva le lacrime agli occhi e continuava a implorarmi di lasciarlo andare.Giocammo per 20 minuti fino a quando non riusciva più a respirare.Ci rimisimo seduti bene sul divano e lui appoggiò la testa sulla mia spalla e io, a mia volta, appogiai la testa sulla sua. Julie stava togliendo i cocci del bicchiere e del piatto che ho rotto in cucina. "Devi essere coraggioso, devi imparare a vivere solo" le voci della TV uscivano con aria triste, suonò il telefono, lei posò la scopa e andò a rispondere"pronto?" "No, sono la babysitter" "cosa? "Disse incredula. Sbirciai con la coda dell'occhio e mi autordinai di guardare il film e di non impicciarmi ma la mia curiosità era troppa.
"Julie? "Chiesi titubante quando vidi una lacrima scendere sul suo viso "oddio..."sussurrava; iniziai a preoccuparmi e la chiamai di nuovo, lei mi ignoró come fece la prima volta e si sedette al tavolo da pranzo con le mani sulla faccia singhiozzando, insistetti di nuovo, Luke si alzò e mi seguí "tutto okay? "Chiedemmo io e lui contemporaneamente, ridacchiammo e ci toccammo la punta del naso per poi tornare subito seri ricordandoci dello strano comportamento di Julie "Bambini, vi devo parlare"