Capitolo 1.

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Capitolo 1.

Avete presente quelle fotografie sfocate, fatte assolutamente per sbaglio?

Ecco, tutto questo era quello che successe trentasei ore prima. Qualcosa di totalmente sbagliato e sfocato.

La testa mi pulsava come un martello pneumatico. L'avevo fatto di nuovo, mi ero ubriacata come una cretina ancora una volta.

Instintivamente mi toccai il collo, il segno viola era decisamente troppo visibile per non essere notato.

Avevo il volto di quel ragazzo impresso nella mente. Per quanto riuscissi a ricordare, era un'immagine fissa.

Stavo diventando letteralmente pazza.

Uscì frettolosa di casa per evitare mia madre, con la scusa dello studio ero riuscita a chiudermi in camera senza far notare l'evidente segno sul collo, che sicuramente non sarebbe piaciuto.

Neanche a me faceva tanto impazzire, o quasi.

Appena varcai la soglia del portone una folata di vento mi scompigliò i capelli che avevo sistemato per ore.

Fantastico, odio Novembre.

Salutai sorridente Nicole, prima di darle un dolce bacio sulla guancia.

"Amanda Rose Grier chi ti ha fatto quel succhiotto?" Mi chiese Nicole seria dopo avermi squadrato, ovviamente scherzando.

Oh fantastico, i tre kg di correttore non sono serviti a niente.

"Nicole! Sai che odio quel nome" cercai di svincolare la domanda.

Non avevao assolutamente intenzione di menzionare l'argomento 'Venerdì sera', mi vergognavo troppo di parlarne.

"Mandy sputa il rospo, chi te l'ha fatto?" Insistette curiosa Nicole.

"Non lo so" dissi piano, per poi rivolgere subito il mio sguardo verso il marciapiedie.

Non era assolutamente una scusa, anche se aveva tutta l'aria di esserlo.

Non avevo la minima idea di chi fosse il ragazzo, ho ricordi davvero troppo sfocati di lui. Tutto ciò che la mia mente riesce a ricordare minimamente sono i suoi occhi color nocciola, ed i suoi capelli del medesimo colore.

Ma nient'altro.

"Giuro Nicole, non ho idea di chi sia stato. È successo tutto quando mi hai mollato alla festa per andare da Matt. Ero ubriaca fradicia, perché te ne sei andata?" Le chiedo, se fosse stata con me ora non starei impazzendo.

Ma non è certo colpa sua, sono io l'idiota.

"Pensi che io fossi sobria?" Scoppia in una fragorosa risata, in effetti mi sembra quasi impossibile.

Quella casa era un macello di vomito, fumo ed alcool ovunque.

Ew.

"Ma non ti ricordi proprio niente?" Mi chiese stringendosi nel cappotto di pelle.

"Mm, ricordo poco. Penso avesse i capelli marroni e gli occhi nocciola" cerco di fare mente locale, ma di lui non ricordo assolutamente niente.

"Non mi viene in mente nessuno" disse Nicole, dopo aver esaminato il suo repertorio di ragazzi con i capelli marroni.

"Possiamo non parlarne più? Ma invece, tu e Matt?" Chiesi, assumendo una faccia pervertita.

Scoppiammo entrambe a ridere.

"Lascia perdere" disse lei rivolgendomi un enorme sorriso e mettendomi il braccio attorno al collo.

C'incamminammo verso il centro di San Francisco parlando del più e del meno.

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"Dove sono i vecchi?" Chiesi a mio fratello Hayes, sbattendo la porta di casa a causa del vento.

"Sono usciti a cena fuori" rispose lui continuando ad ingozzarsi di patatine, senza staccare gli occhi dalla televisione.

"E Nash?" Mi misi davanti allo schermo per essere cagata.

"Ti levi!" Mi urlò scocciato. Quanto amo sfotterlo.

"Grazie, sempre molto gentile Hayes" sorrisi in modo ironico.

"È in camera sua con Taylor, ora te ne vai?" Mi liquidò Hayes.

No. No. Non con quella puttana, no.

Salì le scale in silenzio fino ad arrivare alla camera di Nash.

La sua risata da oca si sente fin fuori alla porta, vorrei aprire e sbatterla fuori a calci.

Mi detesta quasi quanto io detesto lei.

Non riesco a capacitarmi del fatto, che mio fratello possa stare con una come lei.

"Hayes quando se ne va la stronza?" Dopo essermi fatta una doccia, scendo in cucina dove Hayes è ancora lì, esattamente come un ora prima.

"Non lo so, la puttana ha deciso di restare anche per cena" oh fantastico.

Dopo qualcosa che sembrano 20 anni, i due piccioncino scendono le scale mano nella mano.

Bleah. Io ed Hayes ci scambiamo uno sguardo disgustato.

Io e mio fratello minore ci sediamo a mangiare sul bancone, mentre i due si siedono al tavolo.

"Fa un po' schifo questa pasta, Amanda" mi confessa l'oca con quel suo sorriso irritante.

Ma non ha ancora capito che non mi deve chiamare Amanda?

"E perché sei ancora qui allora? Mandy doveva cucinare per me e per lei, ma visto che tu sei sempre tra le palle.." Mi difende mio fratello Hayes, prima di essere interrotto da Nash.

Quella sttonza può anche andarsene se non gli piace la roba che cucino, tanto nessuno la trattiene.

Ah no aspetta, Nash.

"Hayes sta zitto e mangia" lo zittisce mio fratello maggiore.

"Oh Nash, fanculo. Se vuoi continuare a difendere la tua ragazza puttana al posto dei tuoi fratelli, fa pure!" Gli urlo contro mentre la troia sembra compiaciuta.

Mi alzo frettolosamente dal tavolo, e salgo di corsa le scale.

Prima che quella facesse irruzione nella vita di Nash, io e mio fratello eravamo molto più legati. Ora quasi ci sopportiamo.

Mi butto a peso morto sul letto, ed una lacrima mi riga il volto.

Non sopporto questa situazione.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 19, 2015 ⏰

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