Veloce
lei correva,
l'impetuosità di onde rampanti;
distratta e senza mente
lei correva,
solchi nella ruvida sabbia pungente.
Oh quello sguardo disperato,
una lacrima di follia bagnava
il volto suo;
il mare impetuoso ballava, stridente
e un uccello migrante volava.
Veloce correva
ma senza perché,
non l'aveva scovato:
troppo tempo ormai trascorso,
troppi sorrisi smorzati.
E in quell'istante implodente,
tempo e corsa sovrapposti,
cadde a terra
e smise di esistere.
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Una lacrima di follia
PoetryÈ una poesia molto breve che ho ideato a scuola, durante una lezione di molti anni fa. L'ho costruita con un'immagine ben definita nella mia testa, spero che possa arrivare.