Capitolo 1

6 0 0
                                    

Era la solita ora della sera e il ragazzo sapeva per certo che la minore sarebbe tra poco arrivata al suo balcone a studiare.

Tolto ogni pretesto buono per stare lì, tra il fresco delle sere d’estate e gli ultimi raggi di sole che il tramonto riusciva ancora a regalare con le sue sfumature aranciate, sapeva per certo che l’unica cosa che la faceva invogliare a stare lì era la sua musica.

Sapeva sentire i suoi silenzi, i suoi ritmi, le sue melodie prive di un titolo.

Perché per il moro l’unica cosa che contava davvero non era un misero titolo per dare un nome alle sue sensazioni, ma erano le sensazioni che avevano bisogno di un suono per essere percepite a pieno.

Erano semplici accordi che parlavano più delle parole stesse ed andavano oltre al suo classico periodo del cosiddetto “blocco dello scrittore”.

Per lui era un classico, un déjà-vu già visto troppe volte per essere definito un periodo no.

Ma dall’altra parte di quel terrazzo, a pochi metri da lui, si trovava quella ragazza che considerava curiosa tanto più che bizzarra.

Era furtiva, quasi non voleva attirare l’attenzione per palesare ciò che stava davvero facendo: ascoltarlo.

Ascoltarlo mentre su quel taccuino scriveva e incideva parole cantate sopra il suono che produceva quella chitarra.

Era finalmente arrivata la sera,quindi non stava a significare che un giorno si stesse per concludere,ma l'inizio di una dolce melodia, una di quelle che attirava sempre la ragazza,da un po' di tempo oramai si era diletta a studiare sopra il proprio balcone,con il tramonto a sorvegliarla fino alla sera dove le stelle le facevano luce su quei quaderni pieni di appunti scolastici.

In genere usava quel taccuino in velluto rosso,dove al tatto sembrava di accarezzare la pelle del moro che all'apparenza sembrava delicata quanto quella copertina, ma da quando aveva sentito per la prima volta note dolci fuoriuscire da quella chitarra,presto le parole di temi con parole complicate e noiose,diventarono musica,parole dolci anche se semplici,odornavano quelle pagine e risuonavano nella sua mente a tempo con le note del maggiore,e quella sera non sarebbe stato diverso.

Seduta sul tavolino da caffè situato sul balcone che dava luce alle pareti della stanza della ragazza, aprì il libro di storia in una pagina a caso giusto per dare una ripassata all'interrogazione che sarebbe avvenuta tra qualche settimana,il quadernino rosso era aperto davanti a lei,dove il testo che aveva scritto sentendo l'ultima melodia,spiccava inciso nero su bianco mentre nella sua testa risuonavano melodiose assieme alle note di quella chitarra che ogni volta la facevano sognare.

La situazione era ormai la stessa da circa due mesi a questa parte.

ombre fugaci si univano in quel buio pesto di quella stanza da letto illuminata dalla luce della sera.

“stronzo” pensava il maggiore ogni qual volta che quel momento si presentava davanti agli occhi.

strano come la minore non si fosse per nulla accorta di quella situazione creatasi con la sua coinquilina.

Eppure la situazione sembrava essere solo un segreto nascosto tra quei due così affiatati da riuscir a soggiogare quella ragazza.

Il maggiore guardava con ribrezzo quella scena in cui purtroppo non poteva mettere le mani.
avrebbe voluto tanto, ma non avrebbe potuto farlo, finché tra lui e la più piccola non ci fosse stato almeno una parola.

Quella sera la sua coinquilina non c'era,le aveva detto che aveva un appuntamento quindi avrebbe avuto tutta la casa per lei, aveva indeciso di invitare il proprio ragazzo,ora che ci pensava...era tanto che non passava il tempo con lui,negli ultimi mesi era impegnato e non aveva molto tempo per lei.

«amore...stasera ho casa libera...ho pensato che magari potessimo passare insieme» disse inviando quel vocale con un piccolo sorriso mentre nel frattempo leggeva il libro di storia.

il "Ding" del telefono la fece risvegliare e il suono della voce del ragazzo rieccheggió nel silenzio della sera.

«mi dispiace amore ma ho un impegno,devo uscire con degli amici,gli avevo promesso che avremmo giocato a calcio» diceva il ragazzo nel messaggio...
gli occhi della ragazza si rattristirono rispondendo con un semplice "ok" al messaggio.

Tornò a leggere il libro di storia poggiando il telefono dopo che il suo ragazzo le lasciò il visualizzato.

La sera era calma ma dentro il suo cuore vi era una paura che aveva come protagonisti il suo ragazzo e la sua coinquilina, nonché l'unica amica sincera... si mise seduta sul balcone portando con sé il taccuino leggendo le parole che accompagnavano le melodie del ragazzo che abitava di fronte a lei,non si erano parlati,ma quelle note parlavano per lui.

Accarezzò la pagina bianca con una piccola lacrima che le rigó la guancia per via dei brutti pensieri che l'annebbiavano e che la fecero sentire sporca ogni volta che ci pensava.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 29, 2023 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

' 𝐎𝐧𝐞 𝐦𝐞𝐥𝐨𝐝𝐲 𝐭𝐰𝐨 𝐡𝐞𝐚𝐫𝐭𝐬. 'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora