Prologo

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Volume 4 di "Lie"

Premessa: nonostante sia un quarto volume, tutti i volumi sono autoconlusivi, di conseguenza potete leggerli separatamente. Consiglio, però, di leggere prima "lie" per capire un po' la storia e conoscere meglio i personaggi.
Ovviamente questo è solo un consiglio, quindi se volete leggere prima questo, poi il primo; oppure solo un volume, potete farlo tranquillamente.


Evangeline

L'apparenza è tutto.

Fin da bambini ci insegnavano il contrario, dicendoci di essere noi stessi, che gli altri ci avrebbero accettato per ciò che siamo. Ci dicevano di non badare agli standard della società, ci dicevano che i nostri voti a scuola non avrebbero significato niente nella vita reale, ci dicevano di vestirci come più ci piaceva perché a nessuno importava.

Tutte balle.

Gli altri non ci accetteranno mai per ciò che siamo, ma per l'idea che loro si fanno di noi.

Se non rientriamo negli standard della società veniamo emarginati, messi da parte come se non fossimo neanche degli esseri umani.

I professori ci considereranno sempre in base ai nostri voti, così come i nostri amici. Se io prendo un voto basso automaticamente non ho studiato, non prendono mai in considerazione la possibilità che io abbia problemi a casa o anche semplicemente nello studio. Se, invece, prendo dei buoni voti automaticamente sarò una che si impegna tantissimo, che passa pomeriggi su pomeriggi a studiare senza fare nient'altro. Non pensano a noi come esseri umani, capaci di sbagliare o fallire. Se una ragazza che non ha mai fatto assenze all'improvviso sparisce, se ne accorgono, ma non si chiedono cosa sia successo. Fanno una semplice telefonata e si assicurano che lei torni a scuola.
La storia "la scuola aiuta gli studenti" è interamente una bugia. Si, li aiuta, ma li aiuta a fallire.

E anche il fatto che agli altri non interessa come siamo vestiti è una cazzata. Tutti ti giudicheranno sempre in base a ciò che vedono.

Se vedessero una ragazza un po' in carne, con vestiti scadenti e reputata brutta dagli standard della società, chi è che non si fermerebbe all'apparenza? Nessuno.
Tutti le starebbero alla larga, o peggio la perseguiterebbero per il semplice divertimento di prendersela con qualcuno.

Ecco perché l'apparenza è tutto.
Ecco perché mio padre ha avuto ragione ogni volta che lo ripeteva.

Per una che sta perennemente sotto i riflettori come me è più alta la possibilità di commettere un errore e avere mezzo mondo contro, che rimanere in piedi e continuare a fingere di essere una persona che non sono.

Per quanto io possa impegnarmi arriverà sempre il momento in cui la maschera cade e tutti mi vedranno per quella che sono.
Una persona migliore, sicuramente, ma diversa da ciò che la società vuole.
Una delusione, ovviamente.

D'altronde, Evangeline Morris non è nella posizione di permettersi degli errori.
Sarebbe la rovina della sua famiglia.

Ed effettivamente lo sono stata.

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