unico capitolo

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Eccomi , di fronte a me ,  alto e imponente l'edificio che avrebbe portato a un sacco di problemi...

Per il compleanno quei pazzi di Hyunjin e Seungmin hanno ben pensato di farmi lo scherzo di un appuntamento al bordello , loro scherzano e ridono dicendo che sono single da un eternità è che sarebbe ora di trovarmi un ragazzo.
"Pff" sbuffai
Mi sono ritrovato in una situazione del genere , è state certi che non è così che magicamente troverò la relazione dei sogni , anzi al contrario tra pochi minuti sarò nel imbarazzo più totale mentre spiego al povero ragazzo che hanno assunto che è stato tutto un malinteso è non faremo nulla....credo?
-
"la sua stanza è la 69 al secondo piano"
mi indica la signorina alla reception che mi consegna la chiave con qui chiudere poi la porta.
prendo un respiro profondo è mi dirigo al 2 piano , l'ansia mi divora, spero che il ragazzo sia comprensivo è non si offenda se mi rifiuto di .... INSOMMA tanto lo pago comunque no?

Sono davanti alla porta, "ok forza minho"
busso per poi aprirla ed entrare.
La stanza è un unica camera con un letto matrimoniale , delle tende rosse è su un tavolino sono presenti oggetti vari come preservativi , gel lubrificante , alcuni sex toys e altri utensili vari del mestiere.
I miei occhi vagano fino ad arrivare ad una figura giacente sul letto che mi guardava curioso.
Finalmente i nostri occhi si incrociarono , era un ragazzo giovane sulla ventina, i capelli mori con una frangia che gli ricadeva sulla fronte, sembravano molto morbidi , mi soffermai sul suo volto fin troppo a lungo non rendendomi conto che il ragazzo di fornte a me fosse completamente nudo.
SOBBALZAI è mi coprii velocemente gli occhi
"scusa scusa non volevo gurdarti"
arrossí pesantemente trasmettendo l'imbarazzo all'altro ragazzo
"n-non pensarci, dopotutto è normale che ti mi veda" disse con una nota di amarezza finalmente si alzò è si diresse nella mia direzione prendenomi la mano, finalmente aprii nuovamente gli occhi cercando di non guardare altro che non sia il suo giovane volto , il ragazzo si diresse verso il letto facendomi sedere mettendosi poi al mio fianco.
"quindi?"
"quindi cosa?"
"sai com'è normalmente quando qualcuno viene qui non perde molto tempo ,varca la porta , ti salta adosso , ti scopa e se ne va..."
"ah...giusto.."
il ragazzo si avvicino a me maggiormente i miei occhi vagarono per il suo corpo senza rendermene conto, inevitabilmente pensai che fosse davvero bello è attraente
"come ti chiami?"
il ragazzo iniziò a ridere
"sai ... da tanti anni che lavoro qui nessuno prima d'ora mi aveva chiesto quale fosse il mio nome" sorrise
"allora sarò il primo"
"han jisung, mi chiamo così è tu?"
"lee minho"
"sei sicuro di sapere dove ti trovi?"
"al momento non ne sono più tanto sicuro"
ammise minho
"non vuoi...?"
"non so nemmeno questo "
minho era andato la con tutt'altre intenzioni ma da quando aveva messo piede in quella stanza era stato trasportato dalla fraganza incantevole di jisung è non riusciva a levarli gli occhi di dosso, ogni cm di lui lo trovava perfetto, la sua pelle liscia e vellutata , i suoi fianchi stretti cavoli lo facevano impazzire , le sue gambe sottili e slanciate , le sue mani piccole si sarebbero facilmente potute racchiudere nelle sue , era semplicemente bellissimo.
jisung notò come l'altro lo guardasse è per la prima volta non provo disagio o paura , gli occhi di minho non erano colmi di malizia e cattiveria come quelli di tutti gli uomini che erano entrati là dentro , lui lo guardava incantato come se il suo corpo fosse un opera d'arte, è nonostante sembrasse li piacesse non si azzardava a toccarlo o a forzarlo in nulla che non volesse , oltre al viso anche il resto di quel minho sembrava angelico.
"jisung.....ti andrebbe di conoscerci?"
subito si maledì di averglielo chiesto rendendosi conto che probabilmente una persona che lavorava in quel ambito non avrebbe mai potuto interfacciarsi con dei clienti al di fuori del bordello.
"mi farebbe piacere"
jisung in quel momento non pensava a nessuna possibile conseguenza , voleva solo saperne di più su quel ragazzo che tanto lo incuriosiva.
I due rimasero in silenzio, non sapendo cosa dire , più il tempo passava più minho sudava , era sempre stata una persona timida è non sapeva per niente come si flertasse o roba del genere.
Jisung era un po' a disagio per quella situazione, è non sapeva come comportarsi.
"senti jisung...non è che non mi piaccia il tuo corpo ma.. non ti senti un po' a disagio a stare svestito ? davvero non penso che faremo qualcosa puoi metterti tranquillamente qualcosa"
"sai tra le regole che ci vengono imposte non possiamo indossare nulla quindi..."
minho senza pensarci prese la coperta che si trovava sul letto è la avvolse intorno al ragazzo.
"è volere di questo cliente che tu sia a tuo agio ... vuoi forse insoddisfarlo?"
gli fece un occhiolino con una nota di ironia.
Jisung diventò rosso , era la prima volta che qualcuno era così gentile con lui , un calore si diffuse in tutt il suo corpo mente minho si assicurava di coprirlo bene.
Questo gli fece ricordare quando da piccolo sua madre lo stringeva a se per trasmetterli calore , da quando era morta nessuno gli aveva dato un minimo di affetto, si era ritrovato sommerso di debiti è obbligato a prostituirsi per potersi guadagnare il minimo per soppravvivere.
"jisung perché piangi?"
senza che se ne fosse accorto una lacrima gli aveva rigato il volto mentre ripensava al suo passato , un altra regola era non piangere di fronte ai clienti
"oddio no scusami non volevo ti prego perdonami"
iniziò a supplicare con la paura negli occhi
Minho rimaneva senza parole nel vedere ciò che un povero ragazzo di qualche anno in meno di lui era obbligato a sopportare, sembrava totalmente nel panico per ogni piccolo gesto, chissà cosa avrà passato..
"posso?"
il più piccolo gli fece un cenno per poi essere stretto in un forte e caloroso abbraccio
"shh tranquillo"
sembrava così ridicolo visto esternamente che due persone che erano praticamente esteanee si comportavano in questo modo , ma al momento era l'ultimo dei loro pensieri.
Minho al momento era completamente accecato, non sapeva nemmeno lui che gli fosse preso ma una cosa era certa, jisung lo aveva completamente stregato.
I due passarono interminabili minuti insieme , non fecero nulla per qui era consono quel posto , si limitarono ad accocolarsi vicini è accarezzarsi a vicenda scambiandosi qualche parola provandosi a conoscere meglio , quando era ormai terminato il tempo minho si scambiò il contatto Line con Jisung è a malincuore dovette andarsene .
Onestamente si sentiva male a doverlo lasciare , sapeva bene che dopo di lui in quella stanza sarebbe arrivato qualcun altro con sicuramente meno buone intenzioni, non voleva , ma che cosa ci poteva fare? lui non era assolutamente nessuno per dire a un ragazzo che conosceva da un oretta in croce di lasciare a casissimo il proprio lavoro , di qui tra l'altro non sapeva nemmeno nulla ; ovviamente ci sarà un buon motivo perché qualcuno così sensibile e sofferente a quel ambiente ci lavori comunque no?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 21, 2023 ⏰

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«𝑆𝐶𝑅𝐸𝐴𝑀» ᴏɴᴇ sʜᴏᴛ - 𝓂𝒾𝓃𝓈𝓊𝓃ℊ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora