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  POV OLIVER

   *
-Oliver siamo arrivati.- mi sveglia Logan.

-Di già?- Chiedo assonnato. Stavo dormendo così beatamente. Non ho voglia di alzarmi.

-Alzati dobbiamo andare.-

Scendiamo dall'autobus e prendiamo le valigie. Ovviamente la mia è infondo al bagagliaio e quindi arrivo per ultimo, assieme a Logan, nel corridoio dove assegnano le stanze.

Ci siamo messi in fila per prendere le chiavi della stanza. Alle pareti ci sono appese foto delle vecchie squadre incorniciate.

-Che palle.- Sbuffa Logan.

-Tra poco è il nostro turno.- Lo rassicuro.

Mentre ci avviciniamo al signore che consegna le chiavi noto la spilla della squadra di nuoto. Dev'essere il mio allenatore.

-Salve ragazzi, come vi chiamate?- Ci chiede.

Logan sprizza felicità da tutti i pori. Proprio come me, insomma.

-Oliver Hood e Logan Cooper.- Rispondo.

Alza un sopracciglio, scrutando un quaderno. Immagino ci siano scritti i numeri delle stanze.

-Ok ragazzi, siete nella stanza 312.- Dichiara.

-Questa sera ci sarà un falò nella foresta dove ci saranno principalmente ragazzi.-

-Forte!-  Esclamo con tutta la felicità del mondo.

-Ecco le chiavi.-  Ce le passa e non ho tempo di girare lo sguardo che Logan è già dall'uscita del
corridoio ad espettarmi.

Mi incammino verso le scale che portano al quarto piano  dove ci sono tutte le stanze che partono dal 300. Il parquet, che riveste il pavimento di tutta la costruzione, è ben tenuto e lucido, anche se  c'è qualche graffio dovuto al tempo. 

Sono nel portone principale e quindi ci sono piante decorative e dei luccicanti lampadari. Sbuffo. Queste scale sono infinite. Finalmente le rampe  sono terminate e giungo davanti alla camera 312. La nostra camera.

-Finalmente, cazzo- Dice affannato Logan.

È la prima volta che lo vedo stanco dall' inizio del viaggio.

Prendo le chiavi dalla tasca dei miei pantaloni e le inserisco nella serratura.
Non ho il tempo di girarle che sento dei passi attraverso l'entrata e il cigolio tipico
del parquet come se qualcuno stesse camminando.

Subito dopo questo rumore la porta si apre e vedo un ragazzo poco più basso di me , con i capelli scuri e bagnati, come se fosse appena uscito dalla doccia. Gli occhi sono molto scuri, quasi neri e mi fissano come se fossi un alieno, inarcando un sopracciglio con l'espressione confusa.

Ma?

-Come posso aiutarvi?- Chiede quasi infastidito. 

-E' la nostra camera.- Rispondo.

-Oh, non pensavo di avere dei compagni di stanza.- Ammette.

-Manco noi.- Aggiunge Logan.

-Bene ora che ci siamo conosciuti, ci faresti entrare?- Chiedo infastidito.

-Siete sicuri che sia la vostra stanza? Preferivo delle belle ragazze.- Chiede con un ghigno. 

Ma levati.

Gli do una spallata ed entro in camera. La stanza ha il parquet e i muri bianchi come il resto dell'hotel, è arredata in modo semplice ed essenziale. Ci sono tre letti; uno a castello sulla destra e uno singolo vicino alla finestra, da dove si vede tutto il campo.     

you and meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora